un incontro stravolgente pt. II

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«Oppure potrei stare qui a farti compagnia»

Stiles sorrise avvicinandosi al più grande, quell'uomo l'ho attirava e non sapeva dirsi se fosse un male o un bene

«mi farebbe piacere».

Mezz'ora più tardi, il più piccolo aveva dato la medicina a Walter, gli aveva fatto un po' di coccole per poi scendere di sotto da cui aveva sentito provenire un buon profumino. Appena varcata la soglia della cucina trovò Derek senza giacca, con una camicia nera che sembrava gli fosse stata cucita direttamente sulla pelle e che preparava qualcosa ai fornelli.

«Che fai?»

chiese avvicinandosi, Derek non si era scomposto di un millimetro come se avesse avvertito la sua presenza sin dall'inizio.

«Sto preparando del risotto, spero non ti dispiaccia»

i loro sguardi si incontrarono, facendo nascere un sorriso sui volti di entrambi che si persero per qualche secondo negli occhi dell'altro.

«Assolutamente no, ti rende molto sexy»

e il filtro bocca - cervello era ufficialmente partito, complimenti Stiles. Inizi a collezionare figure di merda anche con Derek?

«Bene, vuol dire che cucinerò più spesso per te»

e Stiles sperava che sarebbe stato così, non solo perché era dannatamente sexy ma anche perché più passava il tempo con lui e più desiderava avere nella sua vita Derek Hale.

«Che ne dici se mangiamo sul divano e intanto guardiamo un film?»

«mi sembra un'ottima idea»

qualche minuto più tardi, Derek si presentò in salotto con due piatti.

«Hai scelto il film?»

«si, ho anche messo delle tovagliette sul tavolino e tutto l'occorrente per mangiare».

Il più grande appoggiò i piatti per poi mettersi di fronte a Stiles, gli prese la mano e se l'ho avvicinò. Entrambi avevano il cuore che batteva così forte che quasi faceva male al petto.

«È da quando ti ho visto questa sera che ho una voglia matta di baciarti, se non da quando mi hai guardato la prima volta e sei arrossito»

Stiles appoggiò una mano sul petto del più grande

«non sono così facile ragazzone, se vuoi un mio bacio dovrai conquistarlo»

«però rimanendo qui e cucinando ho guadagnato punti, o sbaglio?».

Derek aveva capito che Stiles era diverso dagli altri, non solo perché aveva un figlio e che probabilmente decidere di affezionarsi a qualcuno era difficile. L'aveva dimostrato, non solo con i gesti, Stiles avrebbe messo suo figlio prima di tutto, anche di se stesso e della sua felicità. Si misero sul divano, il più piccolo fece partire il film mentre iniziarono a mangiare, con i continui commenti di Stiles sul film e i lunghi sguardi di Derek sull'altro.

Stiles si svegliò, aprendo e chiudendo gli occhi per farli abituare alla luce del sole e solo in quel momento si rese conto che era mattina ed era nel suo letto. Scese le scale sentendo man mano le voci di suo figlio e Derek sempre più vicine. Quando entrò in cucina Walter gli corse in braccio, stampandogli tanti baci sulle guance.

«Papino, posso andare a guardare i cartoni? Ho già fatto colazione e lavato i dentini con l'aiuto di Der»

Stiles si abbassò per lasciarlo scendere

«certo tesoro, vai pure»

sorrise guardando suo figlio correre in salotto, per poi rialzarsi e sedersi sul bancone.

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