daddy

1.6K 60 6
                                    

premessa: in questa os ci sarà una scena di sesso, sto ancora imparando
a scriverle nel modo più corretto possibile perciò se non sarà perfetta,
mi scuso fin da subito.

Stiles non parla, non l'ho fa da quasi due anni, da quando sua mamma è morta per una malattia e suo padre dopo qualche mese a causa dell'alcool. Da allora il bambino, è stato portato in un orfanotrofio perché non aveva nessun parente disposto a prenderlo con sé. Stiles in quell'anno e mezzo ha visto tanti bambini andare via, della sua età o più piccoli. Ma nessuno l'aveva mai guardato, era troppo magro, troppo pallido e aveva lividi su tutto il corpo. Veniva picchiato quasi tutti i giorni perché non rispondeva mai alle domande che gli venivano poste.

Ma quello non era un sabato mattina qualunque, quello sarebbe stato il giorno in cui la vita di Mieczysław "Stiles" Stilinski, sarebbe cambiata.

È un sabato mattina quando un uomo, avrà avuto si e no 30 anni, arriva all'orfanotrofio, chiedendo di vedere i bambini maschi, dai sei anni in su.
Le sue relazione erano finite tutte nei peggiori dei modi ma Derek Hale desiderava diventare padre. Aveva pensato ad una madre surrogata ma sapeva che con il suo lavoro, prendersi cura di un neonato, sarebbe stato complicato. Così aveva pensato di andare in un orfanotrofio, quello era il peggiore del paese e con una reputazione da far schifo. Ma era andato lì perché sapeva che in quel posto non avrebbero badato al fatto che non avesse moglie. Aveva deciso di vedere solo i bambini maschi perché sapeva, che se avrebbe preso una bambina, non sarebbe riuscito a crescerla nei migliori dei modi. Quando avrebbe avuto problemi femminili, si sarebbe sentito a disagio e avrebbe ucciso ogni ragazzo che si sarebbe avvicinato a lei.

«Allora Signor Hale, lei ha 27 anni, giusto?»

Derek annuì solamente mentre seguiva la donna in una sala grigia, spenta.

«Questi sono i bambini che teniamo qui dai sei anni in su, come richiesto da lei. Hanno delle targhette sui loro grembiuli con scritti i loro nomi ma se qualcuno attira la sua attenzione, le darò qualsiasi informazione»

l'uomo annuì ancora, prima di avvicinarsi ai bambini, disposti in fila e con un orribile grembiule grigio, dei pantaloni altrettanto grigi e delle scarpe nere.
Sembravano tutti così simili, anche se alcuni erano di nazionalità o etnia diversa. Ma a Derek attirò un singolo bambino, capelli castani, occhi ambrati e carnagione pallida. Talmente pallida che si vedevano dei lividi, alcuni vecchi altri troppo recenti, la responsabile non si era nemmeno scomodata per nasconderli.
Quel bambino avrà si e no dieci anni, cosa poteva aver fatto di così male, per meritarsi di essere picchiato?

«Stiles»

sussurrò davanti al bambino, leggendo la targhettina, sentì la donna avvicinarsi a lui

«è un bambino per cui non vale la pena, ha quasi undici anni e non dice una parole. Non sappiamo nemmeno se sa parlare, ha perso i suoi genitori per una malattia, o qualcosa del genere, due anni fa circa»

Derek era furioso mentre guardava quella donna e non seppe il vero motivo per cui alla fine decise di adottare Stiles. Forse perché appena aveva visto i suoi occhietti, si era calmato o perché non tollerava la violenza, soprattutto sui bambini e quella donna trattava Stiles come se fosse spazzatura. Sapeva che però voleva scoprire ogni cosa di quel bambino, del perché l'ho chiamassero Stiles e come si pronunciava il suo vero nome. Ma era anche a conoscenza del fatto che per poter sapere quelle cose, doveva saperle da lui e Stiles non gli aveva rivolto mezza parola, nemmeno un sorriso. Quando era entrato in quella sala, tutti i bambini aveva sfoderato finti sorrisi ma lui era rimasto immobile, giurò di aver visto la responsabilità ucciderlo con lo sguardo.

os sterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora