a volte bisogna solo lasciarsi andare pt. II

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LEGGETE IN FONDO PER FAVORE.

«Mike hai capito quello che ti ho detto?»

«certo Stiles ma voglio che tu continui il caso, sei il più bravo e Hale è molto furbo. Non importa se conosce il tuo nome e se ci sei andato a letto, anzi questo potrebbe essere il modo per avvicinarti a lui. Sfrutta al meglio questi giorni, invitalo ad uscire e quando tornerete a Los Angeles, chiedigli quel lavoro. Non potrà rifiutare di certo se le cose andranno bene tra voi e così riuscirai a concludere il caso ancora prima di quello che pensavamo»

Stiles concluse la chiamata per poi sospirare, aveva la sensazione che quella storia non sarebbe finita bene. La sera prima era riuscito ad ignorare Derek e ha non avere un qualsiasi discorso con lui. Ma ora sarebbe stato costretto a fingere di interessarsi a lui, ce l'avrebbe fatta, infondo era il suo lavoro.

«Stiles, allora cos'hai organizzare per venerdì?»

il ragazzo sobbalzò, stava raccogliendo dei fiori dal giardino della vicina, la signora Connor. L'anziana aveva dei bellissimi fiori e ogni volta che Stiles doveva andare a trovare sua mamma, gliene faceva prendere un po' dal suo giardino. Si girò, trovandosi davanti il suo migliore amico, Derek, Jackson e altri due ragazzi.

«B-bhe stavo pensavo di, ehm»

«Non avevi detto che saremmo andati al nuovo pub che hanno aperto? Fanno il karaoke e c'è anche un'area in cui si può ballare. Avevo consigliato a Stiles di andare a vedere uno spogliarello ma mi ha fatto ricordare che le nostre ragazze ci avrebbero ucciso se l'avrebbero scoperto»

Stiles ringraziò Jackson con lo sguardo, non avevano avuto un bel rapporto al liceo perché il ragazzino andava dietro a Lydia. La biondo fragola era fidanzata con il capitano di lacrosse e Stiles credeva non meritasse una ragazza del genere. Ma poi aveva compreso che Jackson l'amava veramente e ora era amici di entrambi ed aspettava con ansia il giorno in cui si sarebbero sposati.

«Mi sembra un'ottima idea, non voglio essere ucciso il giorno del mio matrimonio. Stiles, quasi dimenticavo, loro sono Boyd, il ragazzo di Erika, un'amica di Malia e Cora, invece questo è il suo ragazzo Isaac»

Stiles salutò i due e solo in quel momento si ricordò dell'appuntamento che Scott gli aveva scritto quella mattina. Sarebbero andati a provare gli abiti per il matrimonio, Stiles aveva mandato le misure per lo smoking la settimana prima e ora l'avrebbe dovuto provare.

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Stiles si era decisamente ubriacato, aveva provato ad avvicinarsi a Derek negli ultimi due giorni ma ogni volta si bloccava. Si sentiva a disagio e non riusciva a dire una parola, non sapeva come comportarsi. Jackson l'aveva sfidato a chi beveva più bicchieri di vodka e il moro, dopo il sesto bicchiere, non aveva capito più niente. Si era svegliato con un tremendo mal di testa il mattino dopo e per fortuna si era ritrovato nel suo letto. La sveglia faceva solo le otto del mattino perciò non era un ritardo, sarebbe dovuto andare da Scott alle nove e mezza. Si girò dall'altro lato quando la sua faccia colpi una schiena di muscoli, con uno strano tatuaggio.

«Stiles torna a dormire»

merda, porc- quella era la voce di Derek Hale, cosa diavolo faceva nel suo letto? Erano ancora andati a letto insieme? Lo sapeva che non doveva esagerare a bere, quando di ubricavano iniziava a straparlarlare come quando era ragazzino. E se aveva detto qualcosa sulla missione? Era fottuto.

«I tuoi pensieri mi impediscono di dormire»

cosa diavolo voleva dire? Leggeva nella mente per caso? Ottimo, ci mancava solo quello.

«Non leggo nella mente Stiles, stai tranquillo»

okay, quel tipo era veramente inquietante. Forza Stiles, alzati da qui e mandalo via. Ora.

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