a volte bisogna solo lasciarsi andare pt. III

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Scott era andato a casa Stilinski la mattina successiva ma fin dal vialetto aveva sentito delle urla.

«Cosa cazzo significa quel messaggio Stiles?»

Stiles si era alzato a causa del campanello che non smetteva più di suonare, aveva imprecato prima di andare ad aprire e trovarsi davanti Mike.

«Quello che c'è scritto, lascio il caso»

«no, tu non puoi, tu non capisci. Ho aspettato tre fottuti anni, ho studiato tattiche e quando finalmente mi libero di quel bastardo, ecco che si presenta Derek Hale. Sapevo che dovevo fare da solo, invece ho sprecato anni ad insegnarti questo lavoro. Solo perché quando sei venuto da me, mi avevi chiesto di insegnarti a mettere da parte i sentimenti. Eri uno stupido ragazzino, ingenuo, parlavi troppo, curioso in modo disumano e inciampavi nei tuoi stessi piedi»

Scott aveva mandato un messaggio a Malia, dicendogli che doveva venire a casa Stilinski con suo cugino.

«Digli al tuo amico di entrare, almeno assisterà allo spettacolo in prima fila con te»

Stiles aveva assunto uno sguardo confuso mentre vedeva il suo capo aprire la porta di ingresso, per poi vederlo scaraventare il suo migliore amico dentro casa.

«Mike che diavolo fa-»

ma il ragazzo si bloccò, quando vide Malia, Cora e Derek, quest'ultimo con zanne, artigli e ancora gli occhi gialli.

«Finalmente ci conosciamo di persona Derek Hale, permettimi di presentarmi, sono George Vinson»

Stiles era rimasto scioccato, quell'uomo non era Mike? E perché diavolo anche lui ora aveva l'aspetto di un lupo mannaro?
Tutta la storia che gli aveva raccontato Derek il giorno prima, era vera. E lui era stato un perfetto idiota, si era comportato lui come un pazzo. Aveva perfino dato dell'ingenuo a Scott, oltre ad aver abbandonato il suo matrimonio. Era un pessimo amico e ora Derek stava lottando con Mike-George.

:

«Mi dispiace per quello che ti ho detto, non l'ho pensavo sul serio e anche per il matrimonio, me ne sono andato via»

«non ti preoccupare, ti ho già perdonato»

Stiles tirò un sospiro di sollievo, prima di venire abbracciato da Scott. Derek aveva messo fuori gioco quello che era il suo capo, era intervenuto Peter, dicendo che ci avrebbe pensato lui. E Stiles aveva subito individuato il suo migliore amico, si sentiva uno schifo.

«Spero non reagirai così quando diventerò anche io un lupo mannaro»

«tu-tu cosa? Perché?»

«tra qualche anno io e Malia vorremmo dei figli e se saranno mannari, voglio essere in grado di aiutarli. Sarà difficile ma Peter mi aiuterà dopo che mi darà il morso»

Stiles non aveva detto una parola ma sapeva che non sarebbe servito dire niente in quel caso. Ricevette solo una pacca sulla spalla da Scott, prima di vederlo andare via con sua moglie.
Il ragazzo si mise a raccongliere i cocci di un vecchio vaso che si era rotto durante lo scontro.

«Mi dispiace per il vaso, spero non fosse di valore o che, ancora peggio, avesse un valore sentimentale»

Stiles scosse la testa,

«l'avevo comprato quando sono andato in Australia l'anno scorso, mio padre l'ho teneva qui solo per farmi un piacere ma so che non gli è mai piaciuto»

il ragazzino sospirò, prima di alzarsi da terra e avvicinarsi a Derek, che era ancora davanti alla porta di ingresso.

«Mi dispiace per ieri, ho reagito male perché pensavo sul serio che mi stessi prendendo in giro. I-io non-»

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