mamma alpha

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1

«Buongiorno Stiles, Scott mi ha detto che hai problemi con la cucina così ti ho portato la colazione»

Erika porse un sacchetto al ragazzo, prima di lasciargli un bacio sulla guancia e andare al suo armadietto. Stiles aveva lo sguardo confuso mentre prendeva il materiale per la prima lezione.

2

«Ahi, cazzo»

Stiles si era tagliato con il bisturi con cui stava aprendo la rana per la lezione di scienze.

«Dammi qui»

Si spaventò quando, al posto del suo compagno di banco che era al suo fianco poco prima, ci trovò Isaac. Il biondo cenere gli prese la mano e senza farsi vedere, gli curò la ferita.

«Stai bene? Dovresti fare più attenzione, anzi, dammi qui che ci penso io»

Il mannaro gli prese lo strumento e Stiles ancora una volta, aveva lo sguardo confuso.

3

Stiles era agli allenamenti di Lacrosse, quel giorno i ragazzi del branco si stavano comportano in modo strano.
Il ragazzo credeva fosse per l'arrivo della luna piena ma decise di non farci troppo caso. Il coach l'aveva messo in porta e prima di riuscire a mettersi il casco, gli arrivò una pallina sul naso. Vide vagamente Scott sbraitare contro quel tipo e prima di rischiare di farlo trasformare, lo chiamò.

«Scott, lascialo stare e vieni qui, ho bisogno di te»

l'amico si bloccò e subito corse dal ragazzino seduto sull'erba. Stiles riuscì solo a pensare che Scott non aveva mai reagito così per una pallina in faccia, non era la prima volta che succedeva.

4

«Stilinski»

Stiles si girò verso Jackson, fermandosi su un gradino all'uscita di scuola

«che succede Jackson?»

«ho saputo che il tuo rottame è ancora dal meccanico e visto che ne Scott e ne Derek possono darti un passaggio, oggi ti ci porto io a casa».

L'umano annuì titubante, stava iniziando seriamente a preoccuparsi per i ragazzi, doveva urgentemente parlare con Derek.

«Non è che potresti portarmi al loft?»

Jackson scosse la testa mentre apriva l'auto

«vorrei ma Derek ha detto che ha avuto un impegno imprevisto, è per questo che sono qui con te»

Stiles non disse altro, avrebbe visto il suo ragazzo quella sera.

5

Il ragazzo era comodamente sdraiato sul divano, stava guardando un qualche programma in tu e nel mentre sgranocchiava delle nocciole. Non aveva nulla da mangiare che non dovesse essere cucinato prima, doveva andare a fare la spesa. Stiles sobbalzò quando sentì il campanello suonare e poi dei passi

«ciao Sti».

Boyd e Cora erano lì, Stiles si stupì per la millesima volta in quella giornata.

«Ti abbiamo portato la spesa e Boyd si occuperà di ripararti il fornello, a quanto pare ne è capace»

tutto ciò era semplicemente assurdo ma non ci pensò più quando Allison, arrivata poco prima con Scott, gli preparò il pranzo.

«Grazie ragazzi, non dovevate»

Stiles fu lasciato solo mezz'ora più tardi, quando Stiles chiese loro che potevano andare e che voleva riposare. Cora si era prima proposta di lavare le stoviglie e l'umano rimase paralizzato dallo stupore quando Boyd gli diede una pacca sulla spalla prima di andare. Quel ragazzo non l'aveva mai toccato, non gli aveva mai parlato, o guardato. Cora non si era mai offerta di fare qualcosa, tanto meno di lavare i piatti. Jackson non gli aveva mai dato un passaggio, non l'avrebbe fatto nemmeno sotto tortura. E lui stava antipatico ad Isaac, giusto?
E allora perché si comportavano tutti in quel modo?

[18:45] DEVI VENIRE QUI, ORA. SS

Stiles aveva mandato un messaggio a Derek, prima di togliersi l'asciugamano della doccia e infilarsi il pigiama.

«Per me puoi anche non metterlo»

se non fosse stato per il licantropo, il più piccolo sarebbe caduto a terra per lo spavento.

«Cos'è successo? Perché quel messaggio?»

Stiles poteva sentire la preoccupazione del suo sourwolf anche senza super olfatto.

«Sei tu che dovresti dirmelo, mi vuoi spiegare cosa prende ai miei lupacchiotti? È tutto il giorno che sono strani»

Derek sorrise, prima di chiedere spiegazioni e l'umano iniziò a raccontargli tutte le azioni compiute dai ragazzi del branco nei suoi confronti.

«Stiles, cosa gli abbiamo detto ieri sera al loft?»

«che siamo compagni ma quest-oddio»

Stiles aveva capito, aveva letto tanti libri che Peter e Deaton gli avevano dato. Come aveva fatto a non arrivarci prima?
I suoi lupacchiotti si comportavano così perché l'ho vedevano come una mamma alpha, il compagno del loro alha. E sapeva che lui sarebbe stato ancora più protetti nei loro confronti, più di prima e che l'avrebbe ascoltato.

«Sono la loro mamma»

Derek rise e poco dopo fu seguito dal ragazzino, sarebbe stata un'esperienza a dir poco fantastica. Alla fine si sarebbe abituato a tutte quelle attenzioni e di certo non gli dispiaceva.

×××

sono in ritardo e questa storia fa schifo, lo so ma in questi giorni non ci sono proprio con la testa. scusatemi.

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-less

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