Lea Smith si è trasferita da poco a Los Angeles con sua madre. Scoprirà presto che dalla sua finestra si vede il suo vicino di casa, Dylan. Un ragazzo che non riuscirà facilmente a togliersi dalla testa.
<<Mi hai spaventata! Pensavo che ci fosse qualche maniaco o qualche animale strano, ero sul punto di scappare!!>>
<<Ahahaha, scusa.. non sapevo ci fossi tu, in realtà qua non viene mai nessuno e non ci sono animali, questo è un posto segreto, come hai fatto a scoprire questo posto?>>
<<Prima ho deciso di fare una passeggiata e incuriosita sono venuta fino a qua, è davvero bello. Finora non ho visto nessuno quindi ho pensato di rimanerci e avevo intenzione di tornarci anche qualche volta.. ma tu che ci fai qua?>>
<<Questo è il mio posto, ci vengo sempre quando ho bisogno di pensare e stare solo, trovo sia veramente rilassante, soprattutto di notte perché mi piace guardare le stelle. L'ho scoperto per caso quando ero piccolo e ho deciso di non dirlo a nessuno..>>
<<Ah.. capito. Beh, allora vado>>
<<Perché vuoi andartene? Se vuoi restare sola me ne vado io, sei arrivata qua prima di me>>
<<No, credevo che tu volessi startene per conto tuo, quindi pensavo di andarmene>>
<<Per me non c'è problema se rimani, anzi mi fa piacere>>
<<Allora se non ti dà fastidio rimango>>
Dylan fece un grande sorriso dopo la mia risposta e si sdraiò con me, non troppo vicino ma neanche troppo lontano. Guardammo le stelle insieme per un po' senza dire niente poi lui si alzò.
<<Che succede?>> chiesi confusa.
<<Stamattina ti ho vista>> Disse con lo sguardo rivolto verso il basso.
<<Emh.. lo so che mi hai visto, ci siamo anche saluti, ricordi?>>
<<Si, giusto.. ahahah>>
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sembrava davvero imbarazzato, era come se volesse dirmi qualcosa ma non trovava le parole, così decisi di chiederglielo direttamente.
<<Dylan, c'è qualcosa che mi vuoi dire? sei strano, c'è qualcosa che non va?>>
<<In realtà si, cioè non c'è niente che non va però ho qualcosa da chied...>>
Non stavo capendo niente, non mi guardava neanche in faccia, poi però si fece coraggio e continuò a parlare.
