Innamorata del mio vicino || Dylan O'Brien

Capitolo 31

Passai la giornata con Dylan.

Mi aveva fatto vedere il suo appartamento, era un po' piccolo ma bellissimo!

Aveva anche un coinquilino che lavorava con lui, Liam.

Era molto simpatico. Ma mai quanto Tyler.

Mi fece vedere anche dove lavorava, avevo uno studio tutto suo e teneva tutto in modo ordinato, cosa strana perché non era da lui.

Si vedeva che ci teneva tantissimo. In più i suoi colleghi erano molto simpatici, ero felice per lui.

—

Dylan mi portò in un locale, c'erano delle poltroncine azzurre con i tavoli color panna, e le pareti erano bianche e nere.
Era davvero accogliente.

Mi presi un succo d'arancia, poi ci sedemmo e iniziammo a parlare senza sosta.

Dylan mi raccontò tutto del suo periodo qui, io invece gli raccontai tutto quello che era successo in quest'anno che mancava da casa.

<<piccola mettiti in posa!>> disse Dylan facendomi una foto con il cellulare.

<<ahahaha fammi vedere!>> dissi ridendo.

<<me la tengo come ricordo>> disse guardandola, sorridendo sempre di più <<sei così bella Lea...>>

<<mai quanto te>> dissi per poi dare un sorso al mio succo d'arancia.

<<comunque pensavo fosse la tua ragazza Alexis... ho fatto una figura!>> dissi scoppiando a ridere.

<<ma dai! Non ho mai guardato nessun'altra da quando ti conosco>> disse Dylan per poi ridere insieme a me.

<<ti amo>> dissi mandandogli un "bacio volante".

<<ti amo piccola>> disse Dylan acchiappando il bacio con una mano e portandoselo alla bocca.

——

Dopo aver fatto un giro per Seattle andammo di nuovo nel suo appartamento.

Per nostra fortuna eravamo soli, Liam era uscito con la sua ragazza Hayden.

Appena aprimmo la porta della camera da letto Dylan si sfondò sopra di me, incominciando a baciarmi e a togliermi i vestiti.

Ci baciavamo con foga e successe così in fretta che non ci togliemmo nemmeno le scarpe.

Dylan mi tolse i pantaloni e io tolsi i suoi.
Prese il suo membro in mano e lo infilò dentro di me spingendolo sempre di più.

Sentivo il suo respiro sul mio collo.

Iniziò a mordicchiarmi il lobo dell'orecchio e ciò rese ancora tutto più eccitante.

Mi stuzzicava i capezzoli con le dita per poi prenderli e succhiare.

Si tolse da dentro di me e scese sempre di più giù fino ad arrivare alla mia intimità.

Ero così bagnata.

Mi leccò fino allo sfinimento e venni due volte.

Per ricambiare mi sollevai e andai sopra di lui, mi teneva i capelli e li tirava, <<così ti piace eh?>> mi chiese ansimando.

<<si, tira di più>> dissi gemendo come non mai.

Facevo su e giù, sempre più veloce finché non venne.

Dopo di che ci mettemmo una maglietta e ci addormentammo abbracciati.

La mattina seguente Dylan mi accompagnò in aeroporto.

Non volevo andarmene da lui. Non di nuovo, ma dovevo.

Sapevo che ci saremmo ricontrarti.