Capitolo 11

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Mi svegliai abbracciata a Dylan, stava ancora dormendo.

Era così bello..
Decisi di lasciarlo dormire ancora e di andare a fare la doccia.
Magari sarebbe stata una bella idea quella di preparargli la colazione e di portargliela a letto, con un bigliettino di scuse per ieri.

Feci più piano possibile per non svegliarlo e andai in bagno, accesi l'acqua della doccia ad entrai.
Iniziai subito a pensare al giorno prima, avevamo fatto l'amore e mi venivano brividi in tutto il corpo solamente a pensarci.

Era stato tutto così perfetto, mi sentivo veramente a mio agio con lui, lo sentivo come se fosse una parte di me, c'era qualcosa nel profondo che mi aveva fatta legare a lui dal primo momento in cui l'ho visto.

Immersa nei miei pensieri non sentii la porta aprirsi e mi venne un infarto perché Dylan era entrato in bagno senza che io me ne accorgessi.

<<BUUUUU>> Urlò per farmi spaventare aprendo la tenda da doccia.

<<AHHHH!!!!>> urlai come una pazza mentre con una mano mi coprì il corpo con la tenda.

Dylan iniziò a ridere come se non ci fosse un domani.

<<MA SEI PAZZO?!>> dissi ancora sconvolta.

<<Scu.. scus..AAHAHAHAAH avresti dovuto vedere la tua faccia!!>>
<<Ma ti sei spaventata?>>

<<CERTO CHE MI SONO SPAVENTATA IDIOTA!>> risposi isterica, ma poi scoppiai a ridere anche io.

Dylan si avvicinò a me e mi diede un bacio

<<comunque buongiorno>>

<<eh si, proprio un buongiorno mi hai dato>> dissi scherzando.

<<Vuoi che mi faccia perdonare?>> disse facendomi l'occhiolino.

<<E come vorresti farlo?>> chiesi curiosa.

<<così>> disse iniziando a spogliarsi.

<<mi stai facendo lo spogliarello?>> Iniziai a ridere, forse dall'imbarazzo o forse perché ero nuda in doccia davanti a lui e non sapevo cosa fare.

Rimase in mutande ma poco dopo rimase senza.

<<ehi>> disse in modo seducente avvicinandosi a me.

Mi bagnai e non per l'acqua della doccia..

Dylan mi baciò fino ad arrivare al collo,
le sue mani erano nei miei fianchi ma una la mise vicino al mio viso per poi scendere vicino al collo e poi al mio seno.

L'altra mano andò sempre più giù e infilò delicatamente due dita dentro di me.

Il suo sguardo era rivolto verso di me che mi guardava per vedere quanto ero eccitata

<<ti piace?>> mi sussurrò all'orecchio.

<<Si.. ti prego continua>> dissi sempre più eccitata.

Iniziai a gemere sempre più forte, così tanto che ero sul punto di venire ma si fermò, mi prese in braccio e mise il suo pene dentro di me.
Appoggiai la mia schiena contro la parete della doccia e iniziò a gemere.

Le sue mani erano sul mio sedere per aiutarmi nel muovermi su e giù.

Tra gemiti e baci spinse sempre più forte fino a quando venimmo nello stesso momento.

Ci guardammo negli occhi e lui mi sorrise, io feci lo stesso.

<<che ne dici di finire di farci la doccia ora?>> mi disse con un tono di voce tenero ma allo stesso tempo stanco.

Una volta finito mi misi un asciugamano attorno al corpo e lui fece lo stesso mettendolo intorno alla vita, poi prese il phon, mi fece sedere in una sedia e mi asciugò i capelli.

Dopo aver finito di asciugarci misi un top nero e dei jeans corti strappati.

Scendemmo giù in cucina a fare colazione, chiamai mia madre per sapere se eravamo soli in casa, ma siccome non rispondeva nessuno la risposta era ovvia, eravamo soli

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Scendemmo giù in cucina a fare colazione, chiamai mia madre per sapere se eravamo soli in casa, ma siccome non rispondeva nessuno la risposta era ovvia, eravamo soli. Come sempre d'altronde..

<<ti vanno i pancake?>>

<<si certo>> mi rispose Dylan abbracciandomi da dietro e mi baciò in testa

Io preparai i pancake e lui apparecchiò la tavola poi si sedette nel divano e accese la tv.

Finiti di fare i pancake ci sedemmo nel tavolo a mangiare, accompagnati dalla nutella e da un succo di frutta.

<<stamattina ti volevo portare la colazione a letto sai?>>

<<ah si? Cavolo, dovevo starmene a letto allora>> disse con uno sguardo malizioso

<<ahahaha scemo!>> continuai <<comunque dobbiamo andare al negozio a comprare il vetro per la tua finestra!>>

<<giusto! Mi ero proprio scordato>>

________

Ormai era pomeriggio quindi decidemmo di andare al negozio a comparare quel maledetto vetro e arrivati a casa aiutai Dylan ad aggiustare la finestra.
Siccome era un po' difficile, soprattutto perché io non avevo la minima idea di cosa fare, Dylan decise di chiamare Tyler per aiutarci, più che altro aiutare lui che io ero imbranata e non volevo fare altri danni.

Arrivò dopo 5 minuti.

<<Ciaoo!>>

Salutammo all'unisono.

<<ma che diavolo è successo?>> guardò attentamente il vetro e scoppiò a ridere come un pazzo

Io e Dylan ci guardammo a vicenda entrambi imbarazzanti.

<<beh invece di ridere mi potresti aiutare?>> disse Dylan.

<<Sisi certo amico, ma come è successo?>>

<<beh... un uccello ha sbattuto e..>>

Tyler iniziò di nuovo a ridere come un matto, non riusciva nemmeno a tenere le lacrime.

Dopo aver finito di aggiustare la finestra andammo tutte e tre in cucina a berci qualcosa di fresco, soprattutto loro perché si erano impegnati davvero tanto.

Eravamo seduti nel divano quando Tyler ci chiese:

<<Comunque, sabato c'è una festa da Warren, voi venite?>>

Dylan guardò me e poi a Tyler.

<<beh per me va bene, per te Lea?>>

<<sisi dai.. ma non conosco nessuno..>>

<<vabbè è pieno di gente ti presenterò alcuni nostri amici se ti va>> rispose Tyler

<<okok va bene, allora ci vengo!>>

Innamorata del mio vicino || Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora