Lea Smith si è trasferita da poco a Los Angeles con sua madre. Scoprirà presto che dalla sua finestra si vede il suo vicino di casa, Dylan. Un ragazzo che non riuscirà facilmente a togliersi dalla testa.
Lea non si era ancora svegliata, era così bella mentre dormiva... Mi sentivo la persona più fortunata al mondo ad averla e avrei fatto qualsiasi cosa pur di vederla felice.
Decisi di alzarmi lentamente per non svegliarla e di andare in bagno a farmi una doccia veloce. Faceva caldo, quindi misi solo dei pantaloncini che arrivavano al ginocchio.
Motivo di fame quindi decisi di chiamare la reception perché non mi andava di scendere giù alla "mensa" insieme a tutte quelle persone.
Volevo passare più tempo possibile da solo con Lea in tranquillità, dopotutto era la nostra piccola vacanza.
Digitai il numero sul telefono fisso che c'era sul comodino e mi allontanai un po' con il filo per non svegliarla.
<<Buongiorno, è possibile avere la colazione a letto?>> chiesi cercando di non fare troppo rumore.
Mi rispose un ragazzo che disse <<Certo, c'è il servizio in camera! Mi dica cosa vorrebbe e il numero della camera da cui chiama>>
Diedi tutte le indicazioni al ragazzo e poco dopo bussò alla porta.
<<Ecco a lei!>> esclamò.
<<Shh!>> dissi indicando Lea che ancora dormiva.
<<Mi scusi!>> rispose il ragazzo dirigendo lo sguardo verso di lei.
Il ragazzo entrò con il carrello ma notai che il suo sguardo continuava ad andare verso Lea, che era coperta solamente da un leggero lenzuolo.
<<Mamma mia.. che bambola>> disse il ragazzo in modo malizioso.
Strinsi i pugni dal nervoso.
Mi schiarì la voce e dissi <<Mh.. va bene, può andare! faccio io.>> cercai di mantenere la calma perché non volevo rovinarmi la giornata per un coglione, ma fui veramente infastidito.
<<Ecco a lei>> dissi porgendogli dei soldi per la mancia in modo che se ne andasse.
Il ragazzo capì immediatamente e si limitò ad annuire per poi abbassare lo sguardo e andarsene.
Finsi un sorriso, ma appena se ne andò la mia espressione divenne seria.
Non ero possessivo nei suoi confronti, ma non mi fidavo degli altri. Soprattutto perché eravamo in un posto nuovo che non conoscevamo e sapevo di doverla tenere al sicuro. E l'avrei fatto, a qualsiasi costo.
Sollevai il coperchio che c'era sopra il vassoio e sorrisi. C'era tutto quello che avevo chiesto! -Latte con cereali al cioccolato. -Due cornetti vuoti da riempire con la nutella. -Due bicchieri di succo alla frutta. -Delle fette di banana. -Un the. -Fragole. -Pancakes. -Tre mini ciambelle glassate. -E metà arancia rossa.
Sarà troppo? Nah!
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