Capitolo 17

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Finalmente arrivò il giorno della partenza

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Finalmente arrivò il giorno della partenza.
Ero veramente in ansia, non avevo mai preso l'aereo..

<<Tutto bene?>> mi chiese Dylan notando che ero agitata.

<<più o meno..>> risposi continuando a muovere le dita delle mani dall'agitazione.

Dylan mi prese per mano e mi sorrise.
<<Non hai motivo di essere agitata Lea, vedrai.. andrà tutto bene>>

Sorrisi.

Dylan riuscì subito a rassicurami con quelle parole e poco poco aver fatto i controlli ci dirigemmo verso l'aereo.

All'entrata ci salutò un hostess con un grande sorriso e ci dirigemmo verso i nostri posti.
Io ero vicino al finestrino mentre Dylan era affianco a me, accanto a noi invece c'era una donna anziana.

Dopo qualche minuto l'aereo iniziò a muoversi per poi alzarsi da terra.

<<oddio!>> esclamai.

Era una stranissima sensazione essere sospesa per aria, mi si tapparono le orecchie e mi agitai tantissimo nel vedere dal finestrino che tutto era sempre più piccolo man mano che l'aereo si sollevava.

Mi tremarono le mani e nel giro di poco iniziai ad avere mille pensieri.
Avevo paura.

<<Ehi! Guarda me>> disse Dylan prendendo il mio viso per fare il modo che io lo guardassi, <<concentrati su di me>> continuò facendo scorrere verso il basso la tenda del finestrino in modo che non vedessi più niente.

Appoggiai la testa sulla spalla di Dylan e iniziai a tranquillizzarmi. Sentivo il suo respiro e le sue mani che mi stringevano attorno a lui.

Ero veramente fortunata ad averlo con me.
Mi faceva sentire a casa, lo amavo così tanto, non credevo che si potesse amare così tanto una persona.

<<ti amo>> dissi guardandolo.

<<ti amo>> mi rispose per poi baciarmi la mano.

Dopo qualche minuto la signora anziana vicino a noi si addormentò nell'altra spalla di Dylan.

<<Fantastico..>> disse ironicamente cercando di spostare la testa della donna senza però riuscirci.

Iniziai a ridere tantissimo mentre la donna iniziò a russare.
Nel frattempo passò un hostess che ci chiese se andava tutto bene.

<<Beh.. c'è un problema..>> sussurrò Dylan cercando di indicare con gli occhi la signora affianco a lui.

<<Sua madre deve essere veramente stanca!>> rispose l'hostess rivolgendosi alla signora.

Dylan la guardò in modo strano, <<Mia madr..no!! Non conosco questa signora. Mi aiuti! Non si sveglia!!>>

<<Signora..signora!!>> esclamò l'hostess cercando di svegliarla.

<<Oddio e se è morta sulla mia spalla!?>> disse Dylan con gli occhi spalancati, <<EHI!!! SI SVEGLI>> Urlò scuotendola.

Innamorata del mio vicino || Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora