🖤𝙲𝚊𝚙𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘 26:

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Akaashi's pov:

Nel giro di un'ora a causa del traffico giungiamo finalmente a casa dei genitori di Kotaro.

Una villetta situata in una zona molto abitata, ma sempre meglio dell'odioso appartamento dove ho passato la mia infanzia con solo un ridicolo balcone affacciato sul parco.

Kotaro invece dietro casa ha sempre avuto il giardino, dove giocava insieme alle sue sorelle gemelle più grandi di lui, Aiko ed Akane.

Le strade sono tutte decorate con lucine a tema natalizio e ghirlande verdi con bacche rosse.

Si vedono poche persone in giro, del resto è mezzogiorno, saranno tutti in casa a pranzare.

Appena costeggiamo il vialetto della casa dei miei suoceri, Akane ed Aiko ci salutano dall'uscio della porta d'ingresso, la loro macchina è già posteggiata nel garage, aperto, affianco a quella dei loro genitori.

Ci salutano rumorosamente, cosa tipica di famiglia.

Kotaro parcheggia davanti al garage, e mentre ci prepariamo a scendere mi imbacucco per bene con il cappotto largo, per non fare notare la pancia.

Scendo dal veicolo e le sorelle di Kotaro ci vengono incontro.

"Keji!" esclamano abbracciandomi con forza.

"Ciao, mi fate male! Ahia!" esclamo tra il dolorante ed il felice.

"Che bello che siete qui!!!!" esclamano entrambe.

"Buon Natale!" esclama Kotaro mentre si trascina verso di noi con la valigia che avevo preparato.

"Sorellone!"

"Fratellino!" mi mollano e vanno a stropicciare mio marito.

"Allora come state?" mi chiede Aiko.

"Qualche novità?" fa eco l'altra.

Lui alza le spalle.

"Niente di importante..."

"In azienda tutte bene?" chiede Akane mentre ci avviamo verso  la porta d'ingresso.

"Tutto, bene, papà sarà contento di come stanno andando le cose in azienda!" esclama tutto contento.

Una volta entranti in casa vengono subito avvolto da un meraviglioso calore, che sa di casa, di amore e di famiglia.

Oltre al riscaldamento acceso, ovvio, senza si quello non si riesce a vivere.

"Mamma! Papà! Sono arrivati!"

Strillano entrambe.

La madre di Kotaro si precipita subito da noi, ci stiamo ancora togliendo le scarpe, ma non può fare proprio a meno di abbracciarmi.

"Oh ragazzi! Come sono contenta di rivedervi!" esclama.

"Ciao mamma!" la saluta il figlio.

"Spero abbiate fame! Ho fatto la paste al forno!"

Appena sento "pasta al forno" mi so drizzano le orecchie.

"Le voglie eh?" mi sussurra Kotaro, mentre la madre ha già girato sui tacchi.

"Smettila...!" e gli tiro una gomitata.

Ci sediamo a tavola, chiacchieriamo tutti con piacere, gustando la pasta al forno.

Saranno lo voglie, il fatto che ora debba mangiare per tre, ma la pasta al forno di mia suocera è deliziosa.

"Keji, noto con piacere che mangi di gusto oggi..." si complimenta mia suocera porgendomi il terzo piatto pieno di pasta.

"E' ottimo signora..." dico prima di riempirmi la bocca con un'altra forchettata.

"Beh, sei magro magro Keji, non ti fa male mangiare un po' di più..." commenta la nonna di Kotaro.

"A proposito...mi sembri un po' più panciuto rispettato all'ultima volta..." nota mia suocera.

Vengo preso da un leggero panico, Kotaro mi guarda un po' impaurito.

Deglutisco, mi pulisco la bocca col tovagliolo e spiego:

"Ehm...già, ho avuto molto da fare al lavoro...quindi...non avendo molto tempo per fare esercizio fisico...credo di aver messo su qualche chiletto..."

La scusa più plausibile e banale che avessi potuto utilizzare.

"Oh beh...qualche chiletto in più può essere d'aiuto...insomma per...il vostro caso..." commenta il padre.

"Qu-quale caso mi scusi?" domando perplesso.

"Beh...è scientificamente provato che mettere su' qualche chilo aumenta le probabilità di concepire... quindi..."

Non termina la frase, o meglio non so se l'ha mai finita, ora sono solo incazzato con Kotaro, fulmino il mio compagno con lo sguardo e lui per non guardarmi si porta il bicchiere alla bocca, ignorandomi.

Non volevo che sapessero della gravidanza, ma non sapevo neanche che erano a conoscenza dei nostri precedenti tentativi falliti.

Inspiro, espiro, calmo Keji, almeno non hanno capito che sei incinta, sta andando tutto secondo i piani.

"Oh, a proposito, ho fatto la torta al cioccolato, mi aiutate a tirarla fuori dal forno?" chiede la nonna interrompendo l'argomento con mia somma gioia.

Si alzano tutti tranne me e Kotaro, che stiamo ancora finendo la pasta.

"Beh...io...vado a ved-"

Lo afferro per il collo del maglione, rimettendolo seduto e bloccando il suo tentativo di fuga.

"Perchè glielo hai detto?!" gli domando a bassa voce.

"Insomma, lo avevo detto solo a mia madre, lei deva averlo detto a tutti..."

"Oh ma certo! E' bello sapere che la tua famiglia mi considera sterile!" commento sarcastico, sempre a voce bassa.

"Ma non è vero!" replica.

"Non importa, almeno non gli hai detto che sono incinta..." commento scherzoso.

"Quello non glielo avrei mai detto..."

Finisco la mia pasta al forno e metto il piatto insieme agli altri nella pila sul tavolo.

"Certo che mangi proprio il triplo di quello che mangiavi prima della gravidanza..."

"I tuoi figli assomigliano già di più a te che a me..."

La nostra conversazione viene interrotta da ritorno dei parenti del mio compagno con un meravigliosa torta al cioccolato, che mi riporta il buon umore.

E' proprio vero che il cibo mette tutti d'accordo.

𝗦𝗽𝗮𝘇𝗶𝗼 𝗔𝘂𝘁𝗿𝗶𝗰𝗲:

Non io che aggiorno alle due di mattina pk non riesco a dormire😂.

🦉"𝙼𝚢 𝙵𝚊𝚖𝚒𝚕𝚢"🦉🖤𝙱𝚘𝚔𝚞𝚊𝚔𝚊 𝙾𝚖𝚎𝚐𝚊𝚟𝚎𝚛𝚜𝚎🖤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora