🖤𝙲𝚊𝚙𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘 30:

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Mentre mi sistemo il cappotto Keji mi allunga una sciarpa di colore blu e beige per mettermela intorno al collo.

"Mi raccomando, stai attento e
rimani al caldo..." e mi bacia a stampo le labbra.

"Grazie Amore..." e gli restituiscono il bacio.

"Te non dire niente però eh..." mi raccomanda con occhioni dolci.

"Va bene"

"Allora usciamo?!" esclama mio padre.

"Arrivo!" esclamo dando un ultimo bacio al mio compagno.

"Ciao amore"

"Ciao"

Esco salutandolo con un gesto della mano, prendiamo la macchina di mio padre che è la più grande e va benissimo per portare l'albero, saliamo io ed i miei genitori, Keji e la nonna ci guardano mentre ci allontaniamo dalla casa.

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Akaashi's pov:

Sono quasi le nove e mentre la nonna di Kotaro sferruzza con dei vecchi uncinetti davanti al camino acceso, io mi metto comodo sul divano a leggere un libro.

Poco dopo suona il campanello della porta.

"Devono essere arrivati..." commenta la nonna alzandosi.

"Non importa, ci penso io..." dico anticipandola andando ad aprire la porta.

Una volta aperta, mi ritrovo davanti tutte le zie e gli zii di Kotaro, fratelli e sorelle dei miei suoceri.

"Keji!" mi saluta la prima.

Non credo di ricordarmi bene tutti i nomi, è una vita che non li vedo.

Viene ad accoglierli anche la nonna, ci sono anche tutti i cuginetti di mio marito.

Tra le varie chiacchiere e "Buona Feste" ed "E' un vita che non ci vediamo!" alla fine sistemiamo i bambini nel "salottino dei giochi" insieme ai loro padri, mentre noi ci sistemiamo in salotto.

"Oh Keji...cosa ci racconti di nuovo?" mi domanda la prima.

"Beh...nessuna novità, il lavoro tutto bene..."

"Niente figli?" mi domanda un'altra.

"Ehm...in realtà..."

"Ma non ci stavate provando e non ci riuscivate?" mi interrompe una terza

"Eh..." cerco di rispondere con imbarazzo.

"Oh beh, dai...non facciamo gli imbarazzati, siamo tutti adulti... eh..."

Va bene, va bene, ma non con questi argomenti.

"Ma...com'è che non ci riuscite?"

A parte che sono incinta, solo non lo voglio dire, ma poi sono cazzi miei.

Reggo il gioco, non voglio rovinare tutto.

"Ehm...boh..." cerco di prenderla sul ridere.

"Ma sai cos'è...e che dopo aver...insomma averlo fatto... bisognerebbe tenere le gambe alzate...beh...per un po'..."

Sì lo so, perchè quando credevo di non poter avere figli lo facevo tutte le volte, insistentemente, sembravo un prosciutto in cantina.

"Oh beh...del resto lo si sapeva i contraccettivi ormonali rendevano sterili..." dice la più anziana con fare superiore.

Mia mamma che era medico impallidirebbe nel sentire queste espressioni poco... "scientifiche".

"Non è che magari hai abortito e non riesci più ad averne?" mi chiede una scandalizzata.

Scuoto la testa.

"No, no..."

"Ma comunque...ho letto che se utilizzi l'albume d'uovo come lubrificante aiuta!"

Cosa stracazzo...

"No, no, no...secondo me è perchè ci pensate troppo...se non ci pensate vedrete che arriva!"

E vanno avanti così ancora, ancora ed ancora.

Mi sento a disagio, mi avessero detto delle cose del genere tre mesi fa mi sarei messo a piangere come un bambino.

Sono troppo tentato a dire a tutte loro:

"Ma i cazzi vostri no? Eh?"

E poi...sarebbe una questione tra me e mio marito, privata, sensibile e delicata.

Nel mezzo di tutta questa caciara mi sento salire un po' di vomito, forse per l'ansia o per la gravidanza.

"Scusate...io vado un attimo al bagno..." dico alzandomi dal divano.

Vado di sopra, salendo lentamente le scale la nausea aumenta sempre di più.

Mi precipito in bagno, dove rimetto parte della mia colazione, insieme alle mille e mille stronzate che dicevano quelle stronze.

Mi siedo per terra, meno male che verso il quarto mese di gravidanza le nausee dovrebbero, in teoria, sparire!

Mi manca Kotaro, anche se so che lo rivedrò mi manca, ho letto che con il progredire della gravidanza è normale che l'omega abbia bisogno do sentire la presente del proprio partner, questa cosa mi rende nervoso ed indifeso, la lontananza da lui, anche se per poco.

Mi rifugio nella nostra camera, frugo nell'armadio e tiro fuori il maglione che indossava questa mattina, lo ha cambiato prima di uscire perchè gli avevo suggerito di metterne uno un po' più pesante.

Lo avvicino al naso ed inspiro... sento il suo profumo, i suoi feromoni, emanano un odore di fedeltà che non riesco a descrivere.

L'evoluzione ha fatto sì che anche agli Alpha uscisse una ghiandola sul collo, in maniera tale che l'omega e l'alpha siano legati insieme per sempre.

A volte la natura, sì è crudele, ma in questo caso, è stata molto romantica.

Ma oltre al suo profumo... voglio sentire la sua voce, meravigliosa e sexy.

Prendo il telefono dal comodino e lo chiamo.

Non vedo l'ora che mi risponda!

🦉"𝙼𝚢 𝙵𝚊𝚖𝚒𝚕𝚢"🦉🖤𝙱𝚘𝚔𝚞𝚊𝚔𝚊 𝙾𝚖𝚎𝚐𝚊𝚟𝚎𝚛𝚜𝚎🖤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora