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Restammo così per qualche minuto, mentre io gli accarezzavo la testa dolcemente, mettendo le mani tra i capelli del ragazzo, finché non lo sentì calmarsi.
Quando ci staccammo mi fermai a guardarlo ancora dritto negli occhi, per cercare un qualcosa in lui che mi dicesse che stava bene, ma non era così.
"Cosa hai fatto?"gli chiesi dolcemente.
"Ho rotto per sbaglio lo specchio!"affermò asciugandosi con la mano le guance ancora bagnate.
"Fammi vedere!"gli dissi indicando la mano con ancora i tagli.
Lui me la porse e dopo aver visto il sangue che ancora fuoriusciva dalle ferite mi alzai dal pavimento e cercai di tirare su pure Peter.
Lo portai fino in camera e lo feci sedere sul suo letto, mentre io andavo a cercare un panno o un asciugamano, per disinfettare la mano.
Presi un pezzo di stoffa bianca e cercai il disinfettante.
Portai tutto in camera di Peter, mentre lui si mise una maglia e mi aspettava con lo sguardo ancora basso.
Mi sedetti accanto a lui e iniziai a medicargli la mano, che ancora aveva qualche piccola scheggia, perciò delicatamente gliele tolsi tutte.
"Non ascoltare le cazzate che dice Flash!"dissi interrompendo il silenzio in quella stanza.
"Non mi ha ferito particolarmente quello che ha detto su di me, ma quello che ha detto su mia zia..."rispose lui.
"Perché cosa ha detto?"
"Ha detto che mia zia si trova in ospedale perché...perché lei è andata a p-prostituirsi, non ha fatto bene il suo lavoro perciò l'hanno picchiata...ma ti rendi conto?! Io quello prima o poi lo ammazzo!"rimasi scioccata su quello che mi aveva detto Peter, quella testa di cazzo di Flash l'avrebbe pagata cara, mooolto cara!
"Ma come si fa ad inventare certe cose?!"
"Non lo so, ha detto queste cose, perché dato che nessuno sa il vero motivo per cui mia zia è in ospedale, lui ha pensato bene di offendermi!"
"Ma tua zia è in ospedale per via di avvoltoio, no?!"chiesi io
"Si, ma di certo non posso dire che avvoltoio è entrato in casa mia, durante una mia lotta con lui!"disse innervosito.
"Tranquillo, non agitarti o farai peggio, ora devi però cercare di riposare!"
"Scusa di averti risposto male!"si scusò lui.
"Non fa niente, tranquillo!"gli dissi rassicurandolo facendogli un sorriso che lui ricambiò a mala pena.
"Ora distenditi e cerca di dormire!"gli dissi dopo aver finito di fasciare la sua mano con della garza che avevo trovato prima.
Lui annuì e piano piano si distese nel suo letto.
"Ora io vado di là, se hai bisogno di qualcosa chiamami!"dissi alzandomi in piedi, ma lui mi prese dal polso fermandomi.
"No, p-puoi rimanere q-qui con me?"chiese un po imbarazzato.
"Oh, va bene, allora aspetta un secondo che porto la roba di là e torno!"dissi prendendo le cose che avevo usato prima per medicarlo.
Misi a posto tutte le cose e poi tornai in camera, ma lo vidi che già si era addormentato.
Era così dolce, chissà quanto avrà dormito per via di quella storia di sua zia, aveva ancora le occhiaie, ma lui ogni volta cercava di nascondere a scuola tutta la stanchezza che aveva.
Mi distesi affianco a lui, cercando di fare il meno rumore possibile.
Ho già detto quanto era dolce?! Aveva qualche ciuffo che gli ricadeva sulla fronte, il suo viso era un po teso, ma vedevo che si rilassava pian piano.
Gli scostai un ciuffo all'indietro e poi mi fermai qualche minuto a guardarlo attentamente per analizzare ogni suo dettaglio, per poi addormentarmi pure io.
Non so cosa provavo di preciso per lui, era una sensazione nuova che provavo quando lui si trovava vicino a me, ma una sensazione bella che non ho mai provato con nessun altro e ogni volta che parlava o semplicemente guardava quella vipera di Liz, in me si scatenava un'altra emozione: gelosia.

(Peter's pov)
Quando Rachel stava per andare in salotto e lasciarmi lì da solo, l'istinto mi disse di fermarla, così gli presi il polso facendola girare nella mia direzione.
Non sapevo bene nemmeno io cosa stessi facendo in quel momento, ma avevo bisogno di qualcuno in quel momento.
Così gli chiesi se poteva restare qui con me, così andò fuori dalla mia camera per riportare le cose in dietro, ma ero veramente stanco e non ce la feci più, così mi addormentai prima che lei tornasse.

Quando mi risvegliai trovai Rachel affianco a me girata nella mia direzione, era così bella, con i suoi capelli biondi sparsi per tutto il cuscino e qualche ciocca che ricoprivano il suo viso, che io spostai per vedere bene tutti i suoi lineamenti.
Quegli occhi ambrati che mi facevano ogni volta perdere un battito ora erano chiusi e il viso aveva un'espressione dolce e rilassata.
Era semplicemente perfetta, non c'era altro da dire.
Basta, io la volevo tutta per me e forse un giorno glielo avrei detto, ma ora no, ho paura che lei non possa ricambiare i miei sentimenti e ora ho bisogno di qualcuno che stia al mio fianco, perciò non posso rischiare di perderla.
Dopo aver studiato i suoi lineamenti per cercare di imprimerli bene nella mia testa, guardai l'ora sulla sveglia del mio comodino.
Erano le solo le 17.45...COSA LE 17.45?!
Dovevo svegliare Rachel, ma era come se qualcosa mi bloccasse e mi diceva di lasciarla dormire, ma alla fine, a svegliarla non fui io, ma il suo cellulare che iniziò a squillare.
Balzò un po dallo spavento e poi dopo aver capito cosa succedeva, allungò il braccio per raggiungere il comodino e rispondere.
"Pronto!"rispose senza nemmeno vedere chi fosse e ancora con la voce impastata dal sonno.
"Ma che ore sono?"chiese strofinandosi una mano sul viso.
"COME LE 17.45?! Ok, ok arrivo, calmo!"disse sgranando gli occhi, per poi girarsi e guardare l'orario sulla mia sveglia.
Poi riattacò e si passò una mano fra i capelli ancora un po intontita dal sonno.
Poi mi guardò e iniziai a parlare.
"Chi era?"gli chiesi
"Mio zio, tu invece come stai?"mi faceva piacere il fatto che si preoccupasse così tanto per me.
"Abbastanza bene!"gli risposi io facendo un sorriso forzato.
"Forse ora è meglio che io vada, se vuoi puoi venire a cena da noi stasera, così non mangi da solo!"
"Oh no tranquilla non voglio disturbare!"
"Ma tu non disturbi mai, anzi a noi fa piacere quando vieni a mangiare alla base!"insistette lei.
Ma come fai a dirgli di no?! È impossibile!
"...va bene, vengo da voi allora stasera!"
"Perfetto allora a dopo!"disse alzandosi soddisfatta.
"A dopo!"la salutai a mia volta io, ma prima che se ne andasse, mi lasciò un dolce bacio sulla guancia.
Oh mio dio, a quel contatto mi sono paralizzato per poi sciogliermi come un gelato.
Era solo un semplice bacio sulla guancia, ma per me era già molto.
Mi toccai più volte il punto in cui la ragazza mi aveva baciato, con un sorriso da ebete stampato in faccia che non riuscivo più a togliere.
Dopo essermi ripreso un attimo, presi il mio cellulare che prima era in silenziose ed infatti mi trovai un sacco di chiamate perse da Ned e Mj.
Così decisi di chiamare prima Ned e poi avrei chiamato Mj, per dirgli che era tutto apposto.
Raccontai pure di Rachel e, come immaginavo, mi presero in giro, dissero che ero perso di lei e che avrei dovuto dirglielo, ma io avrei aspettato, come ho detto prima, non voglio che si allontani da me adesso per un mio stupido errore.

~ My superhero ~ Peter ParkerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora