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Erano passati ormai tre mesi da quando io e Peter facemmo l'amore per la prima volta.
Ovviamente ci furono altre notti come quella e ogni volta era bello come la prima.
Pure Mj e Joel stavano molto bene insieme, mentre Ned si sentiva con la ragazza bionda e riccia della festa a casa di Joel.
L'avevo conosciuta, era molto carina.
Indossava gli occhiali, occhi azzurri, naso cosparso di lentiggini e i capelli erano molto lunghi e belli.
Avevo scoperto che si chiamava Aurora, veniva dall'Italia, infatti si sentiva l'accento un po diverso.
Simpatica, dolce, gentile e intelligente, perfetta per Ned.
La scuola era finalmente finita, non poteva andare meglio di così!

Mi svegliai piano piano, e vidi che Peter stava ancora dormendo.
Ieri sera alla fine lo convinsi a rimanere qui alla notte, così ci guardammo un bel film e poi senza accorgercene ci addormentammo abbracciati come spesso capitava.
Presi il telefono in mano e guardai l'ora e che giorno era oggi, dato che avevo perso la cognizione del tempo.
Oggi era il 20 luglio, questo significava solo una cosa...È IO MIO COMPLEANNO!!
Oh no, il giorno che più detesto al mondo!
Voi direte: "quale persona detesta il giorno del suo compleanno??"
La risposta è semplice! IO!
Dalla morte di mio padre ho deciso che fosse meglio non festeggiare più, non mi piaceva fare il compleanno in sua assenza e ora vi spiego il perché...

Quando ero piccola il giorno del mio compleanno a casa mia, doveva essere la giornata più speciale dell'anno, come se fosse quasi natale, ma io fesyeggiavo assieme alla mia famiglia in modo diverso.
Alla mattina mio padre alle 7 veniva in camera mia assieme a mia madre e assieme mi svegliavano dolcemente per portarmi un muffin al cioccolato su un piattino con una candelina sopra.
Da lì la mia giornata sarebbe stata una tra le più belle.
Di solito andavamo dai miei nonni paterni, loro vivevano vicino a dei monti ed ogni volta era sempre uno spettacolo, i miei nonni inoltre avevano una mega villa e c'era sempre da divertirsi lì.
Facevamo un sacco di cose lì e sempre in famiglia, solo quando ho iniziato a diventare più grande ho fatto anche un giorno con i miei amici, ma passare il compleanno con la mia famiglia era meglio!
Alla sera poi, quando il sole iniziava a calare, io e mio padre avevamo una specie di tradizione: facevamo una gara di corsa di chi prima arriva sulla cima della collina.
Mio padre mi faceva sempre vincere e poi aspettavamo che le stelle comparissero in alto nel cielo, ci sdraiavamo a terra e io mi addormentavo sempre, per poi ritrovarmi alla mattina sul mio letto.
Erano cose semplici, ma che a me bastavano, mi accontentavo di così poco perché spesso i miei genitori non erano a casa e io rimanevo sempre con la baby sitter.
Da quando mio padre è morto è mia madre mi ha lasciato, non mi sembrava più giusto e bello festeggiare il mio compleanno, certo avevo una nuova famiglia qui alla base che volevo molto bene, ma l'amore paterno e quello materno è incomparabile.
Così ogni anno da quando sono qui non festeggio mai.

Mi accoccolai a Peter ancora un po e poi mi accorsi che anche la sua stretta si fece più forte facendomi capire che era sveglio.
"Buongiorno amore!"disse aprendo piano gli occhi.
"Giorno!"gli dissi dandogli un bacio sulla guancia.
"Buon compleanno!"mi disse poi.
Ma come faceva a saperlo? Non glielo avevo mai detto.
"Come fai a sapere che oggi è il mio compleanno?"
"L'ho scoperto..."disse facendo spallucce.
"Certo, lo hai scoperto..."dissi io non credendogli.
"E come lo avresti scoperto?"
"Me lo ha detto un uccellino!"
"E questo uccellino si chiama Natasha Romanoff?"
"Forse!"mi disse facendomi ridacchiare.
Mi schioccò un bacio sulle labbra e poi ci alzammo.

"Cosa vuoi fare di speciale oggi?"mi chiese mentre facevamo colazione.
"Oh no, non voglio fare niente!"
"E perché?"
"Non ho voglia!"dissi vaga.
"Allora organizzo io qualcosina!"
"No veramente non serve!"
"Oggi compi 19 anni, perciò faremo qualcosa punto e basta!"
"Va bene, ma solo noi due e niente di speciale, ok?"
"Vedremmo!"mi disse regalandomi un sorriso.
Ma ad interrompere il nostro discorso fu l'entrata teatrale di Thor.
"Allora chi è la festeggiataaa?!"disse scivolando sul pavimento e venendo ad abbracciarmi.
Mi strinse così forte che per poco non mi soffocava.
"Thor lascia mia nipote, così la uccidi!"lo rimproverò con una nota divertita, Tony.
"Auguri nipotina mia!"mi disse vedendomi in contro e abbracciandomi meno forte di Thor.
"Auguri piccola!"disse Steve venendomi in contro e scapigliandomi i capelli.
"Buon compleanno tesoro!"dissero all'unisono Nat e Wanda abbracciandomi assieme.
"Grazie ragazzi!"
"Allora, 19 anni eh!"
"Eh si Nat, ormai sono grande!"
"Sarai pur grande ma tu rimarrai sempre la mia nipotina preferita!"mi disse Tony.
"Chissà perché la preferita dato che sono l'unica!"dissi ironica.
"Allora cosa vorresti fare quest'anno?"mi chiese Steve.
"Em niente, Sarà un giorno come gli altri, lo passerò con Peter!"dissi indicando il mio fidanzato che era dietro di me.
"Come, niente?"esclamò Thor.
"Nemmeno una festicciola?"continuò lui.
"No non ne ho voglia!"
"Bemmeno quest'anno vuoi proprio far niente?"mi chiese un po triste Tony, dato che lui era l'unico a conoscenza del perché non volessi festeggiare.
"Grazie Tony, ma non ne ho voglia, per me è un giorno come gli altri!"dissi facendo spallucce.
"Come vuoi!"disse poco convinto.
"Non vuoi nemmeno un regalo?"mi chiese Wanda.
"Oh no! I regali non gli voglio, non voglio farvi spendere dei soldi!"
"Nemmeno uno piccolino?"cercò di convincermi lei.
"Assolutamente niente, ora avrei voglia di fare un giro, Peter vuoi venire?"
"Certo amore!"
"Va bene, fa come vuoi tu!"disse Steve.
"Ci vediamo più tardi!"dissi prendendo la mano di Peter.
"Ciao!"chi salutarono loro, così noi uscimmo.

"Come mai non vuoi fare niente?"mi chiese Peter.
Eravamo sotto ad un albero all'ombra al Central Park, che ci rilassavamo un po, respirando quell'aria pulita e stando in compagnia.
"È una lunga storia!"dissi abbassando lo sguardo.
"Hei stai bene?"mi chiese alzandomi delicatamente il mento con due dita, per cercare di incastrare i miei occhi nei suoi.
"Si tranquillo!"gli risposi sorridendo.
"Sai che a me puoi dirlo!"
"Si lo so...è solo che..."iniziai a dire, ma poi non finì la frase.
"Solo che?"
"Non festeggio il mio compleanno da quando è morto mio padre!"gli spiegai io.
"Cime mai, se posso saperlo?"Peter era sempre così premuroso e quando qualcosa non andava lui non mi chiedeva mai cosa fosse successo, perché non voleva sforzarmi a dire qualcosa che non mi andava, sapeva che se volevo glielo avrei detto io.
"Quando ero piccola festeggiava sempre il compleanno con la mia famiglia, non facevamo molto, ma a me andava bene così, mi sembrava un giorno speciale, sai i miei genitori erano spesso fuori casa, perciò quello era l'unico giorno in cui passavamo l'intera giornata assieme!"gli spiegai io.
"mi dispiace, anche io non festeggio il mio compleanno, oppure faccio qualcosina, ma solo con Med, Mj e May, ma a volte non faccio proprio niente, non lo so, non me la sento di festeggiare..."si confidò pure lui.
Appoggiai la testa sulla sua spalla e strinsi più forte la sua mano.
"Ma io oggi voglio fare lo stesso qualcosa Rachel, è ora di ricominciare!"mi disse lui.
"Hai ragione! Cosa vorresti fare?"
"Non lo so, ma io ho comunque qualcosa da darti!"mi disse mettendo una mano nella tasca della sua felpa estraendo una scatolina blu.
"Che cosa è?"gli chiesi mentre lui me la porgeva.
"Un regalo!"mi disse con un sorriso.
"Peter non dovevi, veramente!"
"Niente scuse, ormai l'ho preso!"disse insistendo.
Così cedetti a quei suoi occhi stupendi e lo presi in mano per aprirlo.
Aprì la scatolina e dentro trovai una collanina bellissima.
Era una semplice catenina in argento molto fine, ma aveva quello che sembrava un diamante come ciondolo.
"M-ma questo-"
"Si è un diamante vero!"mi disse dolcemente.
"Peter tu sei pazzo! Non posso accettarla!"
"Si invece!"disse prendendola in mano e mettendomela al collo.
"No Peter è troppo!"
"Per te darei qualunque cosa e se devo essere sincero, non l'ho comprata del tutto io!"
"L'hai rubata?"dissi sgranando gli occhi e provocandogli una risata.
"No sciocchina, era di mia madre!"
"DI TUA MADRE!? Questo è un motivo in più per cui non posso accettarla!"dissi cercando di togliermela, ma lui mi fermò.
"No tienila, l'ho regalata a te!"
"Ma Peter- "
"Ninete ma, ora è tua, non si rifiuta un regalo! Mia madre ne sarebbe felice che ce l'avessi tu!"
"Tu sei pazzo!"
"Può darsi! Comunque sai cosa vuol dire il diamante?"
"No!"
"Spesso si regala il diamante al proprio partner per ciò che rappresenta: una promessa o amore indissolubile!"
"Davvero?"lui annuì sorridendomi.
Mi spiegate come cazzo si fa a non amare questo ragazzo?!
Mi aveva addirittura regalato la collana di sua madre!
Era così dolce, lui era semplicemente perfetto!
"Lo sai che ti amo Peter Parker più di della mia vita?!"
"Anche io ti amo Rachel e solo dio sa quanto!"
Mi avvicinai a lui e lo baciai come non avevo mai fatto esprimendogli tutto l'amore che provo per lui e per nessun altro.

~ My superhero ~ Peter ParkerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora