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Le cose a scuola stavano peggiorando sempre di più con il discorso di Flash.
Era Passat un'altra settimana e mi sentivo morire interiormente.
I miei amici non sembrava che se ne accorgessero, nemmeno Ned.
Magari riuscissi a nascondere così bene anche il fatto che io fossi spiderman, pensai tra me e me.

Qualche giorno fa ero rientrato a casa di sera con sangue dappertutto.
Avevo un taglio sullo zigomo e vari lividi su tutto il corpo.
Ai miei amici e mia zia e Liz dicevo che era dovuto al fatto che andavo in missione e mi facevo male, loro si preoccupavano, ma io li tranquillizzavo dicendo loro che nemmeno sentivo tanto il dolore e che presto sarei guarito.
Una parte era vera, cioè che sarei guarito rapidamente grazie ai miei poteri, ma la prima non era del tutto vera.
Alla mattina mi svegliavo con dolori allucinanti su tutto il corpo.
Alle altre persone invece, non interessava nemmeno di me, perciò non mi facevo problemi.
Non c'era modo di fermare Flash.
Avevo provato in più modi, ma era complicato emotivamente, in più i problemi non erano finiti qui.
Da ieri sera c'erano dei ladri di banche che rubavano e io non ero riuscito a prenderli, sicuramente faranno un altro assalto e io devo rimanere pronto ad attaccare.
Starete pensando ora: o povero ragazzo disgraziato!...
Ma questa è la mia vita e dopo tutto, pensando un po, altra gente se la passava peggio di me.

Era un pomeriggio stranamente tranquillo, stavo finendo di fare gli ultimi compiti per il giorno dopo,quando il mio telefono sulla scrivania iniziò a squillare.
"Pronto?"risposi io senza fare caso a chi fosse, rimanendo con la testa tra i libri.
"Peter sono io, ce un problema!"mi disse la voce del signor Stark, dall'altra parte del telefono.
"La ascolto!"gli risposi facendogli capire che lo ascoltavo.
"Avvoltoio sta rubando delle casse di denaro dalla banca sulla ventisettesima, devi intervenire, io e gli altri ora siamo occupati in un'altra missione!"
"Certo signor Stark!"
"Fammi sapere!"e dopo di che mise giù la chiamata.
Presi rapidamente il mio costume e me lo misi.
May era a casa, ma non avevo tempo di avvisarla, avrebbe capito che ero uscito dalla finestra aperta e i vestiti sul mio letto.

Arrivai dove doveva esserci la rapina.
Mi appostai sul tetto del palazzo difronte, aspettando che uscisse dalla banca.
Lo vidi uscire con dei sacchi pieni in mano, non era solo, era seguito da due uomini con delle maschere in plastica con la faccia degli Avengers, 'esilarante!' Pensai.
Mi misi in azione e mi fiondai su un uomo che era dietro ad Avvoltoio, atterandolo.
Diedi qualche calcio e pugno al secondo uomo di fianco e stesi pure quello, ora arrivava il pezzo più grosso.
Si girò nella mia direzione e volò con le sue ali metalliche verso di me.
Si scaraventò su di me iniziando a dare calci e pugni, come me.

Stavamo combattendo da ormai dieci minuti, sembrava che nessuno dei due si volesse arrendere, ma ad un tratto vidi che spiccò il volo.
Non potevo dicerto lasciarlo scappare, così lanciai una ragnatela e la staccai a lui.
Iniziai a 'volare" pure io, dietro di lui.
Ad un tratto però vidi che, stava andando a casa mia?
Aveva scoperto la mia identità? Ma come ?
Oh no, May!
Dovevo allontanarlo, cercai di tutto, ma non ci riuscì, così allora decisi che forse era meglio se mi staccai e andassi direttamente da May per proteggerla.
Così lasciai la presa e in qualche modo, non so nemmeno io come, riuscì a non schiantarmi a terra entrando dalla finestra aperta della mia camera.
La chiusi immediatamente, non lo avrebbe di certo fermato una finestra chiusa, ma forse lo avrei rallentato.
Quando ad un tratto il mio sesto senso da ragno si attivò.
I peli sul braccio si rizzarono e qualcosa mi diceva che proveniva da fuori.
Nemmeno il tempo di guardare dalla finestra, che Avvoltoio, mi si fiondò addosso irrompendo in casa mia e frantumando la finestra.

*(questo è Avvoltoio, giusto per farvi capire come è il suo costume, inoltre in questa storia un noto criminale di New York che Spidy le da la caccia da mesi)*

~ My superhero ~ Peter ParkerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora