XV

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< tu andrai a scuola > mi gridò contro Tony
< te lo scordi che torno in quel posto Stark > risposi a tono
< ho firmato le carte, non mi interessa quanto puoi essere intelligente, se non vai a scuola ti porteranno via e anche con tutti i soldi che voglio non potrei aiutarti >
< MEGLIO SE MI PORTANO VIA > ringhiai
< Lilith...> sentii parlare Nat da dietro
< NON CI TORNO IN QUEL POSTO > misi fine alla discussione chiudendomi in camera.

Mi alzai dopo un breve pisolino, durò mezza giornata quindi proprio breve non fu, quando una voce robotica identica a quella di Visione mi buttò giù dal letto,
< 𝚒𝚕 𝚂𝚒𝚐𝚗𝚘𝚛. 𝚂𝚝𝚊𝚛𝚔 𝚕𝚊 𝚊𝚝𝚝𝚎𝚗𝚍𝚎 𝚒𝚗 𝚜𝚊𝚕𝚘𝚗𝚎 𝚙𝚎𝚛 𝚙𝚛𝚎𝚜𝚎𝚗𝚝𝚊𝚛𝚕𝚎 𝚂𝚙𝚒𝚍𝚎𝚛-𝚖𝚊𝚗 >
Per Odino ci mancava solo un altro supereroe in calzamaglia,
< Dì al signor Stark che sono occupata > mugolai ma senza che potessi sentirlo, grazie alla sua super velocità, Pietro mi prese in braccio e mi precipitò in salone.
Appena misi i piedi per terra mi sentii come se fossi ubriaca tanto che per non farmi cadere Pietro mi fece appoggiare al suo petto, avrei voluto divincolarmi, ma l'unica cosa che vedevo erano le pareti che si muovevano. Appena riuscii a guardare un punto fisso, mi staccai dal petto muscoloso di Pietro e mi focalizzai sul ragazzo davanti a me
< tu saresti spider-man? > chiesi confusa
< si > sembrava molto timido
< ma avrà si e no la mia età...>
< vengo in classe con te > intervenne
< wow non ti ho mai notato.... comunque vi avrei immaginati più responsabili > presi in giro gli Avengers avvicinandomi al ragazzo che sembrava sempre più insicuro
< è sotto la mia protezione, come te > parlò Stark
< lo chiami papà? > risi indicando il ragazzo e Tony
< No...Signor Stark > sussurò e scoppiai a ridere
< dopo questa scenata me ne torno in camera, e TU PIETRO MAXIMOFF..> gli battei il dito sul petto muscoloso
< Non venirmi a rompere le palle > ringhiai
< LINGUAGGIO LILITH > si intromise Steve
< fanculo capitano > mi dileguai facendogli un gestaccio da dietro.

Dopo trenta minuti il bimbo ragno, forse obbligato da Tony, bussò alla mia porta
< non ci siamo presentati....io sono Peter Parker > mi sorrise restando fermo alla porta
< strano che tu non sappia il mio nome, in sto posto sanno tutti la mia vita......comunque Lilith > risposi scazzata restando stesa a stella sul letto
< non startene lì impalato avvicinati, ho il bracciale non potrei morderti in  nessun modo > alzai un angolo della bocca e lo vidi fare qualche passo.
< hai amici? > chiesi quando era ormai vicino a me
< si >
< quanti? >
< uno >
< mmh, e ....interessi amorosi? >
< ho una ragazza....tu? >
sorrisi leggermente
< No, non ho amici e non ho un ragazzo o una ragazza > mentre scandivo quelle parole pensai immediatamente a Loki
< cosa sai su di me? > mi misi seduta
< niente, apparte quello che è successo a scuola >
feci cenno di approvazione
< che voci girano? su di me intendo >
< non mi informo su queste cose > rispose fermo,
un altro gensto di approvazione
< tu sapevi il mio nome, come io so il tuo, vero? > chiese dopo un momento di silenzio
< forse si forse no > mi alzai dirigendomi verso la bottiglia d'acqua sulla scrivania
< sarò anche invisibile ma sono molto attenta > sorrisi mentre bevevo
< con Flash come va? ho visto che dava fastidio pure a te > mi avvicinai alla sua figura rigida
< è cambiato ultimamente, oserei dire più calmo >
risi ricordandomi della sua faccia appena vide Loki
< Va a dire a Tony che ho bisogno di una distrazione, andrò a scuola > sorrisi falsamente. Andare a scuola con Peter sarebbe stata la cosa migliore, copertura perfetta e opportunità di successo per qualunque piano avessi voluto escogitare o per semplicemente uscire da quella torre.

Stark mi fece incominciare la scuola esattamente il giorno dopo, per mia fortuna fu Natasha ad accompagnarmi, in poco tempo era diventata come una sorella maggiore ma non posso mentire sul fatto che ero follemente cotta di quella ragazza dagl'occhi smeraldo e i capelli rossi. Mi accompagnò fino a dentro la scuola come se fosse la mia guardia del corpo e non mi dispiacque di tutti gli sguardi su di noi  perché mi sentii esattamente come un dio sceso in terra.
< ci vediamo dopo Lil > mi fece l'occhiolino uscendo dalla scuola squadrando tutti i presenti; Nessuno osò parlarmi o guardarmi, Flash scappava appena mi vedeva e di Peter non ci fu traccia finché non entrai in classe.
< hey bimboragno > presi posto a fianco a lui
< LILITH NON DEVI DIRLO DAVANTI ALLE PERSONE > cercò di non farsi sentire
< ok scusa non lo sapevo....chi lo sa? >
< solo Mj e Ned, te li farò conoscere > si calmò
< No grazie sto apposto così > feci un finto sorriso e andai nel mio piccolo mondo di fantasia per tutta la lezione di storia.

A pranzo non toccai cibo per gli sguardi posati su di me, finché Pet con Mj e Ned non si misero seduti sul mio stesso tavolo
< Pet io mangio da sola > lo guardai
< non stai mangiando quindi ti teniamo compagnia > rispose la ragazza e senza che risposi erano  già seduti.
Riuscirono a farmi ridere, ma quelli sguardi su di me erano troppi, così come erano troppi i bisbiglii alle mie spalle e mi sentii talmente tanto a disagio che a fine giornata vomitai nel bagno e fui grata a Nat per essermi venuta a prendere in orario.

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Il loop si ripetè per circa due mesi, l'inverno era finito e il natale lo passai a rimpiangere Asgard, a prendere a pugni il cuscino pensando a Loki, a come mi avesse usata per poi lasciarmi come un giocattolo usato e a mandare a fanculo chiunque mi dicesse " siamo a natale sii più buona ".

Si avvicinava ormai la primavera, legai molto di più con Pietro, Natasha, Wanda, Peter, Ned e Mj, tra momenti passati a ridere e a vivere una vita quasi normale, mentre per quanto riguarda gli altri avengers iniziai a sopportarli molto di più: sfruttavo Tony per lo shopping, passai persino un intera giornata a giocare a monopoli con lui e Pepper, approcciai ache con Bucky e Sam impedendo litigi che avrebbero distrutto l'intero salone e mangiando pizza ad ogni ora del giorno, mi avvicinai a Steve rubandogli ogni volta lo scudo, a Bruce facendo qualche esperimento in laboratorio, con Visione gridandogli contro ogni volta " VIS NON PUOI ATTRAVERSARE LE PARETI DELLE CAMERE DI TUTTI, UN CONTO È CON WANDA UN CONTO È CON GLI ALTRI " e a Clint rubandogli i biscotti e imparando il tiro con l'arco.

Durante un pomeriggio in cui si stavano allenando, uno strano tipo irruppe nella torre, diceva di chiamarsi Strange e da quello che capii era tipo un mago supremo o cazzate varie, iniziò a parlarci di una minaccia imminente su creature oscure e demoniache; non ci credetti finché non ci mostrò un cadavere di quei mostri: grossi corpi ricoperti da una nebbia scura con artigli e ali membranose, zanne, odio e pura cattiveria.
< Sono Doctor Steven Strange, e tu Lilith... sarai l'unica capace di uccidere questi mostri >
rimasi immobile a quella notizia, non solo scoprii che per questa " missione " ci sarebbe stato il bisogno di TUTTI gli avengers, quindi avrei rivisto Thor e Loki, avevevo anche un altro problema,

capire che cosa fossi.

Mi portarono in una strana struttura, eravamo solo io, Tony, Steve, Bruce, Clint e Nat; sembrava un normale palazzo finché non entrammo: lo stile era come la Avengers tower ma al posto delle A giganti e scritte Stark Industries ovunque, c'era un unica scritta in grande " S.H.I.E.L.D " e una marea di guardie del corpo, persone in giacca e cravatta e tenute da combattimento,
< vieni Lilith > mi chiamò Natasha e la seguii lungo un lungo corridoio assieme a tutti gli altri.
Arrivammo in una sala con un enorme tavolo e una pila di libri posti sopra e davanti ad esso Nick Fury con il suo solito completo nero e la benda,
< siediti Lilith > mi mostrò una sedia e obbedii
< qui stanno le tue cartelle, le uniche che siamo riusciti a recuperare, la maggior parte sono state bruciate e cancellate > parlò Nick Fury
< voglio che me lo racconti tu > fissai gli occhi su Natasha che si mise seduta davantia me.

< i tuoi genitori non ti hanno abbandonata...> una fitta al petto mi raggelò il sangue, ma rimasi concentrata, dovevo resistere, dovevo conoscere
< sono stati uccisi...> fu precisa senza fare tanti giri di parole
< tua madre e tuo padre facevano parte di un organizzazione nazista,
l' Hydra...>
< questa qui > mi mostrò un documento Fury
< è lo stesso posto in cui hanno torturato Bucky > guardai Steve e lui annuì
< durante la gravidanza tua madre fu sottoposta ad una serie di esperimenti...> faceva una pausa tra una frase e l'altra permettendomi di prendere fiato
< vari esperimenti sono di natura chimica, biologia, alti sono più importanti come somministrazioni di sieri e addirittura con materiali non appartenenti a questo mondo...>
< come le gemme dell'infinito ...>
< la stessa di Wanda > la interruppe Stark
< ma la cosa che ci preoccupa di più è questo > Nat mi indicò con il dito un nome su uno dei fogli
" Sturgis Podmore "
< chi è > chiesi con voce spezzata
< Strange lo conosce a pena, è uno stregone come lui, ma malvagio, è in cerca del macabro, dell'immortale, dell'oscurità > parlò Bruce
< ha dato una parte del DNA di quei mostri all' Hydra in cambio di un favore, e adesso quel DNA è all'interno del tuo sangue > stavolta a parlare era Nick Fury
< quei mostri di cui ci ha parlato Strange hanno il tuo stesso DNA > concluse Clint
< e quale sarebbe la mia utilità? > chiesi
< quei mostri possono essere uccisi solo da loro stessi ...> mi guardò Nat
< non sarai sola però, noi li raggrupperemo grazie alle realtà specchio di Strange, dopo tu dovrai ucciderli > parlò Steve
< quanti sono? > chiesi
< tanti > rispose Nick

Lilith || Loki LaufeysonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora