Capitolo 27

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DAKOTA'S POV

"Ti vuoi svegliare?" Inizio a scuotere con fervore il corpo massiccio di Damon che non sembra neanche essere sfiorato dalla mia ira di prima mattina, dovuta al dolore che sento in mezzo alle cosce e al basso ventre.

"Ti giuro che se non ti alzi, immediatamente, da qui per andarmi a prendere una tachipirina mille. Te lo giuro Ross, ti uccido. - Comincio a battere i pugni sulla sua schiena. - Oi oi" mi tocco il basso ventre dolente e stiro una smorfia dal dolore e mi appallottolo su me stessa e mi sdraio, di nuovo, in posizione fetale.

"Ei, sono sveglio. Ti stavo solo prendendo in giro. - il volto preoccupato di Damon mi si para davanti al viso e mi scosta i capelli dalla mia fronte sudata.- Che c'è Puffo, dove ti fa male?" Mi domanda spostando continuamente lo sguardo dai miei occhi a tutto il mio corpo, come se solo con lo sguardo riuscisse a capire da dove proviene il mio dolore.

"VAI. A. PRENDERMI. UNA. CAZZO. DI. TACHIPIRINA!" Bisbiglio tra i denti e lo fulmino con lo sguardo.

"Agli ordini capitano." Si alza di scatto dal letto e, a quanto pare, senza accorgersene sta per uscire da camera mia senza nulla addosso.

"ALMENO VESTITI, COGLIONE!" Gli lancio addosso la prima cosa che mi capita a tiro: un mio paio di mutandine, specificamente quelle che indossavo ieri sera.

"Dovrei vestirmi con queste, tesoro? Non so proprio che cosa ti passa per quella testolina perversa." Mi sfotte mentre cerca un paio di pantaloncini da calcio per uscire, per poi ficcare le mie mutandine nella tasca anteriore.

"Ei! Che fai? Ridammele imbecille." Cerco di alzarmi, ma i crampi mi fanno risedere.

"Non ti azzardare ad alzarti.- Mi guarda male, mentre si avvicina alla porta- E comunque me le tengo, come ricordo." Mi strizza l'occhio ed esce dalla porta per poi richiudersela alle spalle.

*****

PIPER'S POV

"Sveglia dormigliona" mi sento chiamare da una voce dolce che mi sussurra all'orecchio.

"Sonno." Borbotto con la bocca impastata e mi giro a pancia in giù, mettendo la testa sotto al cuscino.

"Andiamo rossa, ti ho persino preparato la colazione."

"Colazione?" Sposto il cuscino da sopra alla mia testa, e mi tiro a sedere ancora un po' spaesata e non capendo dove mi trovi per la mia massa ingombrante di capelli rossi, che presto viene spostata dal mio campo visivo per trovarmi davanti una distesa blu.

"Allora la vuoi questa colazione o no?" Gli cresce un sorrisetto all'angolo della bocca.

"Certo che voglio la colazione, per chi mi hai preso scusa?" Si avvicina per darmi un bacio, ma mi scanso.

"Ma perché?" Sbuffa e con una mano si sposta il ciuffo ribelle dalla fronte.

"Prima la colazione, mi sembra ovvio."

*****

DAKOTA'S POV

"Perché ci avete riuniti tutti qui, di domenica mattina?" Chiede Rian, non capendo costa sta succedendo.
Lancio uno sguardo a Damon e a Lord che è arrivato stamattina portando con se delle notizie abbastanza sconvolgenti.

"Lascialo parlare Riri" P si avvicina a Adrian appoggiandogli una mano sulla spalla per calmarlo, cosa che sembra funzionare, ma non sembra andare molto a genio ne a Jake ne a Melanie.

'Sono solo migliori amici, calma i bollenti spiriti Jackie' lo canzoni tramite il collegamento mentale.

'Oh, ma smettila.' Lo vedo alzare gli occhi al cielo e ghignare sotto i baffi scuotendo la testa.

"Lord è qui per informarci sulle nuove scoperte del neoclan cacciatori-vampiri."

Lord prende un respiro profondo e poi continua. "A quanto pare erano dei cacciatori di lupi mannari e vampiri trasgressori del codice, ma a quanto pare hanno deciso di farsi trasformare in vampiri per essere più forti sul campo di battaglia. Tutto questo è peggiorato quando hanno dichiarato guerra al branco californiano, scatenando così molte perdite senza un apparente motivo. Ho anche scoperto che il loro learder è Antonio Cortez, 43 anni, nato a Manus-Brasile, trasferitosi poi con la sua famiglia prima in New Messico poi in California, ha due figlie, ma la più piccola è morta in un incidente d'auto con la moglie, della prima non si sa quasi nulla dopo la morte della madre e delle sorelle è del tutto sparita, si è trasferita in un'altra città per stare con la Zia e Cortez si è buttato a capofitto in quell'organizzazione per assassini. Beh ora ditemi perché Cortez si dovrebbe essere trasformato in vampiro, trasferito poi tutta la sua banda di criminali a L.A. per darvi la caccia e cercare di sterminare il vostro branco per poi seguirvi e subito dopo siete venuti a chiederci aiuto?" Spiega tutto d'un fiato

"Non sappiamo perché Cortez ha scelto proprio noi come branco, nessuno a mai trasgredito le regole o sconfinato in altri territori, quindi non saprei rispondervi del perché ci stia seguendo." Spiega Jake con un'alzata di spalle appoggiandosi altro dietro e incrociando i piedi in una posa da duro.

"Jackson ha ragione. Da un giorno all'altro ci siamo ritrovati in fuga, strappati dalle nostre case e in fuga, quando il consiglio ci ha mandato a cercare aiuto non credevamo che i cacciatori o vampiri ci avrebbero seguiti." Risponde sconsolata Addison mentre si stringe di più a Logan, sotto gli sguardi di fuoco che suo fratello maggiore lancia al mio migliore amico.

"In effetti nessuno di noi si aspettava che seguissero una manciata di ragazzini," spiega Melanie per dare man forte a Addison.

"Piccola, credo che nessuno di noi vi stia accusando di aver fatto apposta a portare qui quei cacciatori." Spiega tranquillamente Rian. Anche se in questi giorni che non ci siamo visti, le cose tra di noi non sono cambiate per niente è come se il nostro legame non si potesse mai rompere.

"Fidatevi Mel e Addison, nessuno vi stava accusando. Stavamo constatando che ci sembrava davvero strano pure a noi che vi abbiano seguito fino a qui, anche se c'è l'Alpha, il branco con il consiglio è a L.A."

"Già, non credo che Dakota e Lord intendessero quello." Interviene Jake e si prende gli sguardi basiti e sconcertati del suo 'branco'

'Ma che cazzo Jackie!- lo riprendo nella sua testa.- Così ci farai scoprire, cazzo!'

'Scusami mi è scappato' mi risponde mentalmente e mi sembra leggermente dispiaciuto .

'Non ti preoccupare, ma la risolvo io.'

Con un piccolo sorrisetto di circostanza Jackson, tira a se Piper che si era appena avvicinata a lui, e gli stampa un bacio sulla testa.
La rossa risposta arrossisce quasi del colore dei suoi capelli.
Sospetto, quei due mi stanno nascondendo qualcosa.
P sposta lo sguardo su di me con aria colpevole e io in risposta alzo un sopracciglio per chiedere costa sta succedendo, lei stira un sorrisetto timido e abbassa lo sguardo.

'Che cosa non mi hai detto. Tu e P da quanto, cosa, come.'

'È successo tutto ieri sera, non ne ho avuto il tempo. E poi, non sei mia madre." Sbuffa

The Lost Town -ai confini della realtà-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora