"Buongiorno puffo" sento una grande mano che mi accarezza i capelli, la mia schiena appoggiata al suo petto e tanto caldo.
"Mhm... caldo" esclamo togliendomi la coperta di dosso e girandomi a pancia in giù mettendo la testa sotto la cuscino.
"Ti nascondi?" Mi pizzica il fianco e cerca di togliermi a il cuscino da sopra la testa, finché non riesce a togliermelo, si allunga per darmi un bacio, ma riesco a fermarlo in tempo prima che la sua bocca tocchi la mia.
"Non ti azzardare a baciarmi Damon Ross." Ringhio mettendomi a sedere e passandomi la mano tra i capelli.
"Perché no?" Si siede anche lui in parte a me e mi scompiglia i capelli, sorridendomi con gli occhi lucidi di uno che si è appena svegliato.
"Ti puzza il fiato."lo guardo con sufficienza, cercando di trattenere una risata per la faccia corrucciata che aveva.
"Perché il tuo alito profumerà di rose." Si riprende dalla mia entrata in contropiede di poco fa, scoccandomi un'occhiataccia e sbuffando.
"Ma io non ho detto quello, solo che non bacio se ho l'alito puzzolente, o quello che devo baciare lo ha." Gli faccio la linguaccia e poi mi alzo e mi dirigo verso il bagno per farmi una doccia veloce e lavarmi i denti.
"Dove stai andando?" Chiede e mi segue con lo sguardo mentre raccatto della biancheria pulita e dei vestiti.
"Vado a fare la doccia e a lavarmi i denti. Se intanto vai a vestirti poi ci vediamo di sotto per andare a scuola?" Chiedo mentre chiudo l'armadio con i vestiti puliti in mano.
"Oppure vengo a fare la doccia con te." Esclama con voce sensuale per provocarmi e devo dire che ci sta riuscendo alla grande.
"Meglio di no, ora muoviti e fuori di qui bestione." Lo spingo alla porta per poi chiudergliela in faccia.
"SEI SCORRETTA!" Urla e tira due pugni alla porta, ma poi sento che se ne va via sbuffando e borbottando parole senza senso.
Finisco di prendere le cose per fare la doccia e mi avvio verso il bagno, chiudendomi la porta alle spalle con due mandate di chiave per evitare che quel pervertito di Damon abbia la fantastica idea di entrare di sorpresa nel bagno.
***
Appena sono pronta scendo le scale di corsa con in spalle il mio zaino nero, anche se un pò rovinato è quello che preferisco, arrivata in cucina c'è solo mia Piper che spalma della nutella su una fetta di pane.
Quando si accorge che non è più da sola spalanca gli occhi per la sorpresa, ma si rilassa poco dopo, deve essersi spaventata, non sentendomi arrivare."Ehi P" la saluto rubandole l'ultimo morso del suo panino con la nutella.
"Ehi!" Esclama indignata la mia migliore amica guardandomi come se stemmi commettendo l'atto più grave al mondo, ma conoscendo P so quanto lei sia affezionata al suo cibo, come la sottoscritta d'altronde.
"Non trovo corretto il tuo modo di comportarti signorina. Per prepararmi quel panino e nutella, che tu hai trangugiato in un solo boccone, mi sono dovuta alzare presto prima che il tuo e il resto degli appetiti mannari che si trovino in questa casa svuotino la tua dispensa." Sbuffa e incrocia le braccia al petto come una bambina.
"Oh andiamo P te ne preparo un altro prima che il resto della ciurmaglia ci raggiunga.- le sorrido mentre accendo il pentolino per scaldare il latte. - Vuoi anche un goccio di latte?" Le domando fissandola da sopra la spalla.
"Uffa come si fa a rimanere arrabbiata con te." L'espressione imbronciata viene tradita da un piccolo accenno di sorriso.
"Allora cosa mi racconti tra te e il tuo Alpha?" Domanda senza peli sulla lingua, ed è proprio questo che amo di lei: è diretta. Dritta al punto, non si vergogna di dire come la pensa.
Con l'udito e l'olfatto controllo che non ci siano orecchie indiscrete che ci ascoltano e quando ho costato che non c'è nessuno posso rispondere tranquillamente alla sua domanda.
"Va meglio diciamo che continuiamo a stuzzicarci, ma per il resto bene. - cerco di essere breve e concisa, li spiegherò meglio quando saremo solo noi due. - Invece con il tuo di uomo?"
"Non so se posso reputarlo il mio uomo. Lo sai come la penso, avrei voluto essere libera di scegliere con chi stare e non farmelo imporre da chissà quale destino crudele mi ha messo sulla sua strada, ora non so più neanche come fare con Trevor, lo sai quanto mi piace e anche da quando, se non te lo ricordi da sempre, dalla prima volta che ci siano visti alle medie, e adesso che lui sembra essersi accorto finalmente che esisto chiedendomi di uscire a cena, si presenta lui: Mr. Mistero con occhi azzurri cielo a guardarmi come se tutto quello che faccio è matto da legare e imponendomi di non vedermi con Trevor." Si innervosisce la mia amica.
Non appena noto il suo gesto nervoso che un tempo era un mania per sopportare lo stress per non essere abbastanza dovuto ai suoi genitori è tornato: La tricotillomania.
Per chi non lo sapesse è il disturbo di stapparsi i capelli. Si attorciglia una ciocca abbastanza piccola di capelli sul dito, costringendo i capelli a un tipo di stress eccessivo e portandoli a cadere o a strapparli.
"Piper smettila. - con un cenno del capo indico il movimento automatico che aveva iniziato a ripresentarsi. Notando il gesto smette subito e inizia a torturarsi le mani cercando di farla scrocchiare- Lo so quanto ti piaccia Trevor, ma non puoi non dare neanche una possibilità a Jackson, infondo non ha fatto nulla di male. Potresti anche semplicemente per ora uscire con Trevor e vedere come ti trovi con lui e intanto fare amicizia con Jackson, magari scoprirai altri lati di lui che non hai ancora potuto vedere." Cerco di convincerla a non tagliare fuori del tutto Jackson dalla sua vita, magari conoscendolo capirà che c'è sempre un motivo se la Dea Luna ti fa trovare il tuo compagno e la devi sfruttare l'opportunità che ti viene offerta.
Anche io ci ho impiegato un po' per capirlo, ma ora voglio semplicemente conoscerlo.
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The Lost Town -ai confini della realtà-
Hombres LoboLost Town, è un piccolo paese sperduto nelle alte montagne del Montana, vicino al lago di St. Mary nel Glacier National Park. Nel paese si vive in pace, con le persone di sempre, ma nessuno sa cosa succede veramente all'interno dall'oscura foresta...