Capitolo 44

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"Si sta svegliando." Un Jake su di giri incomincia a bussare e sbraitare alla mia porta alle 2:00 del mattino. Svegliando tutti quelli presenti della casa.

Salto giù letteralmente dal letto, quando sento quelle parole uscire dalla bocca di Jake.
Accedo la piccola lampada poggiata sul comodino, mi infilo le ciabatte simili alle Nike e mi dirigo a passi spediti verso la porta.

"Ferma dove sei. - Mi riprende Damon afferrandomi per il mio polso destro, trascinandomi ancora a letto.- Hai sono una mia maglietta addosso, per quanto di possa stare larga, saperti di là nuda con altri maschi non mi va. Vestiti." Ringhia alzandosi mettendosi dei pantaloncini da calcio e una felpa larga.

Rendendomi conto di quello che mi ha appena detto Damon è vero mi avvicino lentamente a lui sbattendo gli occhi come un piccolo cerbiatto indifeso guarda due fari di un camion che si dirige nella sua direzione.

"Che stai facendo, non abbiamo tempo ora" Il suo sguardo basito si trasforma in uno bramoso. Appoggio una mia mano sul suo bicipite facendola salire e poi scendere diverse volte, mentre l'altra si va a posare sul cassettone alle sue spalle. 
Quando sono sicura che la sua attenzione sia completamente su di me, mi avvicino lentamente al suo viso senza mai interrompere il gioco di sguardi.

"Tesoro? - la sua risposta al mio richiamo è un si con la testa. - ti puoi spostare devo prendere le mie mutandine nel cassetto." Stiro un sorriso divertita.

*****

"Che sta succedendo?"  Domando mentre entro nell'infermeria trovandomi davanti la zia di Piper che guarda sua nipote con le lacrime agli occhi.

Tutti i presenti nella stanza si giorno nella mia direzione, anche Piper che sembra essere come rinata.

"Ciao Didi, sempre in ritardo eh." La voce vellutata di Piper accarezza la mie orecchie in un tono soave, come se nelle ultime quarantotto ore non fosse stata quasi sul letto di morte.

"Come puoi esserti svegliata la luna piena avverrà solo tra due notti." Corro verso il letto dove si trova la mia migliore amica e mi siedo ai suoi piedi.

"Ho chiamato mia zia, in modo che potesse spiegarvi meglio." Si alza tranquillamente dal letto e si dirige verso il frigo dove teniamo delle bottiglie di acqua.
Tutti la stanno fissando a occhi spalancati, nessuno che abbia quasi sfiorato la morte con il morso è riuscito a riprendersi così velocemente.

"Si, posso rispondere ad ognuna delle domande che leggo nei vostri occhi. - la voce velata e dolce della zia di Piper, Nancy ci fa spostare lo sguardo su di lei. - Io e Piper non siamo  umane o meglio, non lo siamo mai state. Siamo delle wiedzm, o streghe nella vostra lingua. Siamo membri della terza dinastia. I nostri poteri furono donati dalla grande Febe, prima strega mai esistita, frutto di una maledizione di uno sciamano. In principio esistevano solo sciamani, solo i maschi ereditavano il dono della magia, ma Ennio infuriato per il tradimento di sua moglie con un altro sciamano del villaggio maledii la futura nascitura dandole la magia.
C'è sempre stato un motivo per cui le streghe sono sempre state cacciate: gli uomini hanno paura di noi e della nostra forza, con o senza magia. Nilde, la madre di Febe, fu la prima a capire che la sua bambina aveva dei poteri magici e tentò di nasconderli e chiese aiuto al padre biologico della bambina; decisero di nasconderle i poteri fino a che non sarebbe stata al sicuro, ma ciò che non avevano previsto fu un evento celeste al compimento dei diciassette anni di Febe: una pioggia di meteore. Quando manifestò i suoi poteri le fu data la caccia da tutto il suo villaggio. Scappò per diverso tempo, si nascondete in diversi villaggi, restava poco tempo per paura che la trovassero finché non si innamorò di un uomo, un umano: Gabriel.
Quest'ultimo sapeva dell'esistenza della magia grazie a quello che ha sempre chiamato Zio, lo sciamano del villaggio che l'aveva adottato quando i sui genitori erano morti per un'influenza. Si sposarono ed ebbero tre figlie: Artemisia la saggia, Raissa la giusta e Nives l'oscura. Le tre figlie avevano ereditato la magia della madre, ma la loro magia era bloccata solo un evento celeste l'avrebbe risvegliata e così successe con Artemisia e Raissa.
Artemisia la risveglio con una eclissi solare e Raissa con un eclisse lunare due anni dopo, al compimento dei loro rispettivi diciotto e diciassette anni.
Artemisia divenne la saggia, le sue visioni l'aiutavano a prevedere il futuro attraverso i sogni.
Raissa divenne la giusta, proteggeva le streghe stipulò le dieci legge sacre a cui tutte le streghe avrebbero dovuto seguire.
Dando luce alle prima due dinastie." La zia di Piper si interrompe come non sapesse continuare.

The Lost Town -ai confini della realtà-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora