Capitolo 39

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DAMON'S POV

Jack  si è svegliato dal almeno dieci minuti ed è stato subito travolto da due uragani, uno rosso e uno nero. Per chi non l'avesse capito Melanie e Piper.

Ma Dakota se ne sta lì ferma, immobile. Se non fosse per il leggero battito cardiaco che si percepisce a malapena, penserei che fosse morta. Ormai dorme da quattro lunghi giorni, non pensavo che potessero essere così lenti. Di solito, quattro giorni passano alla svelta, almeno quando lei è con me.

Lei è piccolo vortice che ti risucchia al suo interno, non sta mai zitta quando viene provocata, si intestardisce su tutto, ride alle battute senza senso che non fanno ridere nessuno, quando si abbuffa con abbinamenti di cibi che sono impossibili a qualsiasi altra persona, combatte come se fosse la regina della morte e, sopratutto, da colore alle mie giornate. Lei è l'arcobaleno alla fine del buio. Il mio arcobaleno, ma ora è come se tutti i colori si fossero spenti, tutto d'un tratto, quando l'ho trovata svenuta in quel prato, vicino a Jackson. Come se la mia vita si fosse spenta.

Prendo la sua piccola mano tra le mie, appoggiando la testa sul suo letto, lascio che la stanchezza che provo prenda il sopravvento e mi addormento.

*****

Sentendo qualcuno che piange, apro gli occhi e vedo il viso della mia compagna ricoperto di lacrime, e il suo piccolo corpo che è scosso da leggeri ansiti e singhiozzi. Le asciugo le lacrime con i miei pollici, ma questa continuano a scendere sul suo bellissimo volto addormentato.

"Che succede piccola, mi stai facendo spaventare." Esclamo sotto voce.

"Damon?" Mi giro e trovo Jackson sulla porta.

"Vattene. Hai già fatto abbastanza." Ringhio.

Lo so che dovrei ringraziarlo, ma proprio non ci riesco. Lui l'ha salvata, prendendosi un proiettile, intriso con lo strozza lupo, ma lo stupido senso di gelosia che provo nei confronti del mio migliore amico non cessa, come una sensazione. Lui e Dakota mi nascondono qualcosa, e spero solo che non sia quello che mi sto immaginando.

"Amico, dovresti riposare, da quello che mi hanno detto tu..."

"Vattene - mi giro di scatto mostrando i denti e facendo scintillare gli occhi.- DEVO STARE CON LEI. HA BISOGNO DI ME. NON DI TE."
Forse ho esagerato, ma nel modo in cui reagisce quello che dovrebbe essere il mio migliore amico, la dice lunga.

Fa scintillare i suoi occhi arancio,di una tonalità strana questa volta, come se fossero più brillanti.

"ALLONTANATI DA LEI! SEI PERICOLOSO IN QUESTO STATO." Ringhia, più forte di quello che mi ricordo potesse fare Jackson.

"Ragazzi che sta succedendo?" Mel entra di corsa nella stanza di Dakota. È appena vede che siamo entrambi con i denti e gli artigli sguainati, si mette in mezzo.

"BASTA COSÌ! A TUTTE E DUE. JACKSON FUORI, DAMON RIMARRÀ CON DAKOTA. E TU DAMON, DATTI UNA CALMATA! JACKSON HA RAGIONE, POTRESTI FARLE DEL MALE." Strilla mentre gesticola e spinge fuori suo fratello, che non smette di guardare Dakota.

"STAI ALLA LARGA DA LEI, HARRISON!" Sbraito di rimando.

"SARÀ LEI A DECIDERE DOVE DOVRÒ  STARE."  Urla Jackson dal corridoio, mentre continua ad essere spintonato da Melanie con l'aiuto di Piper e Adrian.

The Lost Town -ai confini della realtà-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora