Era il giorno del test, non ero molto in ansia, la sera prima avevo ripassato tutto fino a tardi ed ero pronto.
Sorrisi ad un paio di persone per salutarle, mentre con i miei amici andavamo in classe.
"È venerdì sta sera, perché non usciamo?" Propose Jeongin.
"Mi sa che passo" mi affrettai a dire.
"Dai Jis, non facciamo nulla di troppo caotico"
"Dai vieni" mi sorrise Felix.
"E va bene" mi arresi.
"Si!" Esclamarono i miei tre amici in coro.
Jeongin poi ci salutò ed io Felix e Seungmin procedemmo verso la nostra classe.Mi ero già pentito di aver detto di si, avrei voluto giocare alla play o alla wii tutta la sera visto che la mattina dopo era sabato.
Entrammo in classe e il professore era già seduto dietro la cattedra, mi guardò e io distolsi lo sguardo subito.Ci sedemmo e aspettammo che il professore si alzasse con i fogli in mano, mentre ce li stava consegnando, la porta si aprì di colpo, lasciando vedere un Lee Minho, con uno sguardo felino e la sua solita maniera di portare l'uniforme.
"Siediti se vuoi che ti faccia fare il compito" disse freddo il professore.
Il castano non rispose e si mise vicino a Hwang.Non lo vedevo da quando mi aveva portato a scuola il giorno prima,mi voltai verso di lui, notando che guardava in modo strano il professore, il quale mi mise il foglio davanti, portando nuovamente la mia attenzione su di lui.
"Han" disse con un sorrisetto "l'altra volta i documenti non erano smistati al meglio, potevi fare di più e mi aspettavo di più per come tutti ti elogiano" vidi Felix vicino a me stringere i pugni "fermati di nuovo oggi e sistemali di nuovo"
"No" si sentì nella classe.
Mi girai e non l'avevo sognato, quel no veniva proprio da Lee Minho. Sgranai gli occhi e Felix con me.
"Come scusa?" Si accigliò l'uomo.
"Han non è dovuto, come nessuno studente a fermarsi fino a tardi perché tu non hai voglia di fare il tuo lavoro"
Non so se ero più sconvolto per le cose che aveva detto o perché non gli aveva dato del lei.
"Vuoi restare tu Lee?" Chiese il professore sfidandolo.
"Nessuno resterà qui dopo la campanella" Lee Minho incrociò le braccia, mettendo i piedi sul banco "potrei dirlo al preside quello che ha fatto fare ad Han sai e non credo sarebbe contento?"
Il professore fece un verso di disappunto e lasciò il foglio davanti a me per poi continuare a consegnare i fogli, mentre Lee Minho aveva un sorrisino sfacciato e vittorioso in viso.
Continuai a guardarlo per un po' e anche lui si girò verso di me, col suo solito sguardo freddo, senza emozioni.
"Cosa è appena successo?" Chiese Felix.
"Poi ti devo dire una cosa" lo avvisai e lui mi guardò strano.
Mi concentrai sul foglio, non era il momento di pensare a cosa passasse per la testa di quel castano.
-
-Una volta finito il compito, uscimmo dalla classe, era l'intervallo e Felix mi prese subito dal braccio, trascinandoli fino al cortile, dietro un muro, dove era sicuro non ci fosse nessuno.
"Cosa diamine è successo Jisung?" Chiese serio.
"Lix... calmanti..."
"E tu spiega"
"Ti ricordi... non rispondevo al telefono?"
"Parla"
"In pratica era buio e c'erano due uomini..."
"Oddio" Felix si mise le mani sulla bocca "non dovevo lasciarti solo"
"Mi ha salvato lui"
"Cosa? Come?"
"Nulla era lì, mi ha aiutato e portato a casa..."
"Cazzo"
"Lix è una brava persona"
"È un assassino Jisung!" Urlò
"Ma con me è stato bravo!" Provai a giustificarlo.
"Jisung! Cazzo, non puoi dire 'no si Jack lo squartatore è passato per caso dove ero io e non mi ha ucciso, ma che brava perosnaaaa'"
"Ma non è solo questo!" Ci pensai "mi ha trattato bene, mi ha dato le medicine e si è assicurato stessi bene e a casa mia"
"Oddio Jisung, non puoi avere i prosciutti sugli occhi fino a questo punto!"
"Ma perché non mi ascolti?" Piagnucolai.
"Non posso... non posso crederci" si portò i capelli indietro.
"Tanto non mi parla più, non c'è problema" alzai le spalle.
"Jisung" mi guardò serio "so che tu vivi nel tuo mondo fatato, ma tutta la scuola pende dalle labbra di Minho, osserva tutti i suoi movimenti, ogni sua parola e non solo la scuola, sai in che affari è messo? No non lo sai, essere impicciato con lui, ti farà solo male"
"So stare attento da solo a me!" Dissi serio.
Lui rise quasi disperato.
"Sei cieco e non ti accorgi di niente!"
"Ma di cosa dovrei accorgermi?"
"Cazzo non ti sei manco accorto che sono gay!"
Appena lo disse si coprì la bocca con la bocca e scappò via.
Restai fermo immobile come uno scemo per qualche secondo.
Felix... era... gay?
Gay...
Non sapevo esattamente cosa fossero i gay nella vita reale... non ne avevo mai visto uno...
Ai gay piacevano i ragazzi no?
Non ci avevo mai pensato...
Mi scompigliai i capelli e tornai in classe, per cercare Felix, ma lui non c'era e mancava anche Hwang e non vennero per tutta lezione.
Neanche Lee Minho c'era...
Mi sentii strano...
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||Stay away|| Minsung
FanfictionJisung è come un bambino, vivace e costantemente felice. Quando però nella sua classe arriverà Minho, un ragazzo che è l'opposto rispetto a lui le cose inizieranno a farsi più complicate.