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Decisi di passare il tempo cucinando qualcosa per Lee Minho in modo che potesse mangiare una volta a casa.

C'erano ancora alcune delle cose che avevo comprato io tempo prima nelle mensole, sorrisi notandolo.
Presi gli ingredienti per fare il kimchi.
E iniziai a lavare il cavolo.
Guardai l'ora, erano quasi le undici.
Sorrisi.
Probabilmente avevo ancora molto tempo a disposizione, quindi decisi di dare anche da mangiare ai gatti.

Una volta finito di cucinare, misi anche un po' in ordine la casa, curiosando anche un po' tra le cose di Minho Hyung.
Non aveva tante cose per lo più qualche vestito qua e là, dei libri impolverati e tante, tantissime cose per la skincare.
Era come se spendesse tutti i suoi soldi in maschere, tonici e robe così, ma effettivamente aveva una pelle perfetta.

Quando finii di fare tutto quello che potevo, mi misi a terra vicino ai gatti a giocare un po'.
"Vi prendete sempre cura voi di Minho Hyung? Si sente mai solo?" Chiesi come se potessero rispondermi.
Quei gatti però erano ben nutriti, puliti e in forma, Lee Minho era davvero un buon padrone per loro.
Sorrisi perché chi tratta bene gli animali non può essere una cattiva persona.

Il mio telefono cominciò a squillare, era Felix.
"Jis"
Disse semplicemente.
"Mh?"
"Ero passato a casa tua per ridarti la felpa che mi avevi prestato in cortile"
"Ah" spalancai gli occhi.
"Non so cosa tu stia facendo, ma ti stai mettendo nei guai"
"Non sto facendo niente Lix, si sono da Minho, ma sono solo in casa sua"
"Eh cosa? Come?" Era quasi isterico.
"È dovuto uscire..." spiegai.
Lui sospirò esasperato.
"Ti prego stai attento" borbottò prima di attaccare.

Era strano e pericoloso, forse si, ma io volevo conoscere meglio Lee Minho a ogni costo.
Fu con quel pensiero che mi addormentai vicino ai gatti sul loro divanetto.
-
-

Mi svegliai di scatto con la porta di casa che sbatteva forte.
"Cazzo Chan, ti ho detto di fare piano" sussurrò la voce di Lee Minho aggressiva.
"Perché? Il tuo quarto gattino dorme?" Rise lui.
"Ti spacco la testa" era serio mentre lo diceva.
Si riferivano a me?
"Dai, è strano che tu l'abbia fatto avvicinare così tanto"
"Fatti i cazzi tuoi, quel tipo è così insistente" sbuffò il castano.
"Mh si se lo dici tu"
"Ripeto di farti i cazzi tuoi" ci fu un rumore "cazzo fai attenzione"
Mi alzai per affacciare di nuovo il viso fuori dalla porta, solo per vedere un po', ma il cigolio della porta mi espose subito.
"Ecco appunto..." Lee Minho si spettinò i capelli che gli ricadevano sulla fronte con le mani "dormivi con i gatti?" Chiese.
Io annuii senza uscire completamente dalla stanza.
Notai che aveva un piccolo graffio sul labbro.
"Stai bene Hyung?" Chiesi piano, quasi come se non volessi farmi sentire anche da Chan.
"Sto bene" mi rassicurò.
"Io sono Chan" sorrise presentandosi ufficialmente l'arancione.
"Mhmh" ero un po' spaventato da lui a essere onesto.
"E tu ragazzo impaurito dietro la porta sei?" Continuò lui.
"Lascialo stare Chan" lo fulminò Lee Minho.
"Dai non ti mordo mica" mi sorrise.
"Jisung, Han Jisung" dissi piano.
"È un bel nome"
Feci un piccolo sorriso e uscii dalla porta.
"Scusaci se ti abbiamo svegliato Jisung"
In realtà forse non era così male...
Scossi la testa per fare capire che era tutto okay, guardai l'ora ed erano le 4.05.
"Ho-ho fatto qualcosa da mangiare se avete fame" gli dissi.
"Oh Jisung tu sei fantastico" mi si avvicinò Chan "scusa se sono stato scontroso sta sera , ma ero nervoso" mi disse prendendomi le mani.
Lee Minho arrivò da dietro, spingendolo via.
"Non dovevi cucinare" disse.
"Mi annoiavo, volevo fare qualcosa di utile" gli spiegai.
"Dai Min, lascialo stare, ha fatto una cosa fantastica"

Andammo in cucina e io gli riscaldai i piatti.
"Tu non mangi?" Mi chiese Lee Minho, notando che non avevo preso nulla per me.
Scossi la testa "non ho molta fame"
Tra l'altro non ce ne era abbastanza per tutti e tre.
"Siediti qui" indicò la sedia vicino a dove si era seduto lui.
Obbedii e lui mi avvicinò il suo piatto.
"Mangiane metà" ordinò.
"Hyung..."
"Ho detto di farlo"
Era serio, così serio che non riuscii a dirgli no.
In sottofondo c'erano le risate di Chan.
"Voi due siete proprio uno spasso"
"Fottiti Bang" lo zittì Lee Minho.
"Piuttosto, da quanto vi conoscete?" Chiese l'arancione.
"Dall'inizio dell'anno scolastico" risposi.
"E lo chiami ancora Hyung?" Rise.
"Come dovrei chiamarlo?" Chiesi.
"Mangia" ci interruppe Lee Minho "e tu" guardò Chan "non fargli pensare di prendersi ancora più confidenze di quelle che si prende già"
Abbassai lo sguardo e mangiai un boccone.
Non mi aveva cacciato però.
Sorrisi internamente.

"Oddio sono pienissimo, cucini davvero bene" si stiracchiò Chan dopo aver mangiato.
"Grazie" gli sorrisi.
Lui si alzò.
"Mi tocca andare, sto morendo di sonno" disse sbadigliando.
Lee Minho fece un gesto con la testa per salutarlo.
"Ciao Chan Hyung" sorrisi.
"Chiamami Chan" mi fece l'occhiolino e io probabilmente arrossii.
"C-ciao C-Chan" borbottai nervoso facendolo ridacchiare.
"Spero di vederti presto" disse prima di andare.

Una volta soli, Lee Minho non parlò per un po', si limitò a mangiare e a guardare un punto non definito.
"Hyung?"
"Mh?"
"Stai bene? Davvero?" Guardai il suo taglio.
Lui annuii.
"Cosa avete fatto?"
"Jisung" si girò verso di me, facendomi perdere nei suoi occhi scuri "non entrare in questa cosa, è più grande di te"
Annuii.
"Okay" distolsi lo sguardo e presi il piatto, andando poi a lavarlo.
Lo sentii sbuffare.
"Sarebbe più facile se tu mi stessi lontano" disse avvicinandosi dietro di me.
Restai di stucco, fermo immobile per il suo respiro dietro al mio collo. La testa mi girava in un modo strano, che non mi era mai successo in questo modo.
Mi allontanai, uscendo dalla cucina.
Dovetti fare dei respiri profondi per riprendermi.

"Jisung?" Mi chiamò il castano raggiungendomi.
"Volevo... volevo vedere i gatti" farfugliai.
"Tutto bene?" Chiese. Annuii. "Grazie per aver preparato da mangiare" il mio cuore impazzì.
"L-l'ho fatto con piacere Hyung" sorrisi imbarazzato "Appena fa giorno torno a casa" dissi per tranquillizzarlo.
Lui annuì "ti accompagno"
"Non voglio darti fastidio... di nuovo" ammisi "poi non hai proprio dormito, dovresti sdraiarti un po'"
"Jisung?"
"Mh?"
"Ti accompagno e poi mi addormento"
Sgranai gli occhi stupito dalla sua proposta, probabilmente non voleva solo che lo infastidissi di nuovo in caso mi fosse successo qualcosa di nuovo.
"Ma non conviene farti guidare se hai sonno"
"Sbrigati" non mi lasciò alternative.
Annuii e salutai i tre gatti con le mani prima di seguirlo fuori.

Mi mise il casco e gli sorrisi per ringraziarlo.
Come sempre adorai il giro in moto con lui e poter stargli così vicino senza che mi allontanasse.
Purtroppo però, arrivammo abbastanza presto perché a quell'ora non c'era nessuno.
Scesi e lui mi aiutò a togliere il casco, senza neanche vedere se ci riuscissi da solo.
"Vuoi dormire qui?" Proposi "non sono tranquillo a saperti in moto solo senza aver dormito nulla" ammisi.
Lui parve pensarci un attimo.
"Dormo e poi vado via" disse mettendo la catena alla moto.
Annuii felice.

"Sei tornato? Ah Minho ciao ci sei anche tu" sorrise mia madre "io sto uscendo perché devo aiutare Lory con la bimba piccola" mi spiegò.
"Va bene mamma, tranquilla, ci vediamo dopo" la rassicurai.
"Arrivederci" salutò Lee Minho.

Una volta soli mi girai verso di lui.
"Vuoi farti una doccia Hyung?" Chiesi "non l'hai fatta a casa tua"
"Mi stai dicendo che puzzo?" Disse serio, ma sembrava uno scherzo...
Non capivo bene.
"Se non vuoi..."
"La faccio la faccio" roteò gli occhi.
"Ti aspetto in camera"

Salii in camera mia e sistemai un po', visto che non mi aspettavo che avrei portato Lee Minho lì c'era un po' di roba in giro.
Feci il letto e lo aspettai giocando alla Wii.

Entrò con solo un asciugamano alla vita.
Sgranai gli occhi.
Era una divinità quel ragazzo.
Mi coprii gli occhi con le mani.
"Prendi una maglietta nel secondo cassetto, quella che vuoi" provai a distrarmi pensando ad altro.
Quando finalmente si vestì, chiusi tutto e mi buttai sul letto, abbastanza stanco.
"Non dovresti fare anche tu una doccia visto che hai dormito con i gatti?"  Chiese.
"Non mi va" ammisi.
Lui sospirò divertito, per poi sdraiarsi vicino a me.
"Dormi ora" mi intimò.
Annuii.
"Sono contento che tu sia qui" ammisi chiudendo gli occhi.
Lui non rispose, non mi aspettavo lo facesse, volevo solo farglielo sapere, in modo che sapesse che nonostante tutto, quello che faceva, quello che si diceva in giro su di lui, come la gente lo guardasse e come cambiava la percezione delle persone su di me se parlavo con lui, a me lui andava bene così, gli ero grato per tutto quello che aveva fatto per me e la sua presenza mi faceva sentire bene e in pace con me stesso, a differenza della sua assenza che mi trascinava in un burrone di preoccupazioni e ansie.

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BUONGIORNO
COME VA???

Qui oggi diluvia, maaaa visto che non volevo fare assolutamente nulla, mi va più che bene:)
Voi che mi dite??? Tutto ok?
🌸🌸🌸🌸

||Stay away|| MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora