"Oddio ciaoooooo, ma quanto mi siete mancatiiiiiiii" mi abbassai ad accarezzare i gattoni di Lee Minho che mi fecero le fusa appena entrato dalla porta.
"A te mancano tutti" borbottò Minho Hyung mentre prendeva il mio zaino da terra, visto che lo avevo letteralmente buttato via per abbracciare i gatti.
"Mh? Se ci tengo ovvio che mi mancano" continuai ad abbracciare quelle palle di pelo "oddio Dori, ma sei più grande, ma quando sei bella???? Sisi anche tu Soongie"
"Comincio a pensare che più che stare con me tu voglia stare con loro" roteò gli occhi il castano prima di sparire in camera sua.
Diedi un bacio sulla testa a tutti loro, ma Dori non faceva altro che chiedermi con le zampette di salire in braccio e quindi la presi, raggiungendo il mio Hyung.Bussai alla porta in caso si stesse cambiando, ma lui aprì ed era già in tuta, con la camicia scolastica sbottonata.
Deglutii rumorosamente.
"T-ti aspetto con i gatti" abbassai lo sguardo sulle nostre scarpe.
Provai a girarmi, ma mi prese il polso.
"Tu non vuoi qualcosa per cambiarti?" Chiese con voce roca.
"N-no, posso restare così" corsi via in camera dei gatti.Aprii un cassetto dove trovai un sacco di giochi per loro e iniziai a usarli.
Uno in particolare era una sorta di bastoncino con delle piume sopra e loro ne sembravano stregati.
Quando la porta si aprì e Lee Minho entrò, fui sollevato che avesse una felpa addosso.
"Ti va di studiare un po' Hyung?" Gli chiesi con fare gentile.
"Mi va assolutamente no, ma sei qui per questo no?"
Più o meno...
Annuii e andai a posare il gioco nel cassetto per poi prendere le cose.
"Allora, a storia abbiamo preso una A+, quindi per ora lei non la devi recuperare"
"Hai messo anche il mio nome nel compito?" Chiese quasi stupito sedendosi vicino a me al tavolo in cucina, visto che era l'unico in casa.
"Certo" sorrisi.
"Non dovevi, non ho fatto nulla" disse poggiando la mano sulla guancia.
Sembrava quasi tenero...
"Bhe la prima parte l'abbiamo fatta insieme e poi lo sai che non ti danneggerei mai"
"No?" Posò gli occhi su di me. Era serio mentre lo chiedeva.
Deglutii per il contatto visivo troppo intenso e spostai lo sguardo sui libri.
"Che domande fai?" Mi accigliai.
Lui si avvicinò un po' a me e spontaneamente io mi retrassi leggermente, non sapevo perché ma ero un po' in imbarazzo in quel momento."Facciamo... scienze?" Proposi.
"Quel bastardo" esordì.
"Si non è proprio carino lui" concordai "ma la materia è importante" aprii il libro.
"Se lo dici tu, un giorno lo ammazzerò quando ti provoca"
Sorrisi spontaneamente.
"No non lo farai" mi girai di nuovo verso di lui.
"A no?" Strinse gli occhi, rendendoli più piccoli e... attraenti(?) mentre schiudeva le labbra.
"N-no, non puoi permetterti di fare altri casini a scuola... anche se ti ringrazio di aver rischiato per me" mi focalizzai sulla sua felpa perché non riuscivo a tenere il contatto visivo.
Lui non rispose, allora io gli feci vedere quello che avevamo fatto di più importante e che doveva sapere."No aspetta... rallenta, non ci sto capendo nulla" borbottò il castano.
"Cosa non hai capito?" Chiesi passandogli il libro.
"Niente Jisung... non ho capito niente" ammise.
Feci una smorfia per capire quale fosse il problema.
"Forse dovremmo fare un passo indietro..." realizzai "non devi saperle per scuola queste cose, non quest'anno, ma ti serviranno per capire meglio okay?" Gli sorrisi girandomi verso di lui che era scettico ed iniziai a parlare di geni e cromosomi e quindi arrivai al DNA e tutto quello che poteva servire a rendergli le idee più chiare."Parli un sacco" borbottò sfregando le sue mani contro le tempie.
"Però hai capito?" Chiesi speranzoso.
"Si ora mi è più chiaro... più o meno"
Si alzò e capii che aveva raggiunto il limite per quel giorno, ma come inizio poteva anche andare bene.
"Che fai?" Chiesi.
"Hai detto che se ti avessi cucinato qualcosa avresti mangiato" rispose dalle mie spalle.
"Oh..." me ne ero completamente dimenticato.
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||Stay away|| Minsung
FanfictionJisung è come un bambino, vivace e costantemente felice. Quando però nella sua classe arriverà Minho, un ragazzo che è l'opposto rispetto a lui le cose inizieranno a farsi più complicate.