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Dopo la visita, bellissima tra l'altro, andammo tutti a mangiare in un ristorante tipico con cui la scuola aveva organizzato e poi fummo liberi di fare quello che volevamo.
Molti tornarono in hotel stanchi o decisero di andare al centro, per visitarlo o fare shopping.
Io e Minho Hyung prendemmo un pullman invece che ci portò nella parte marina della città.

La temperatura quel giorno era abbastanza mite, ma sicuramente non faceva caldo, ma poco importava, il mare era bellissimo e come avevo visto andando in hotel la prima volta, era celeste.
"Minho Hyung guarda!" Indicai estasiato sorridendo.
Sorrise anche lui.
"È bello" disse piano.
Annuii felice.
Ci avvicinammo alla riva e mi abbassai per vedere i sassolini scuri.
"Hyung si vedono anche i pesci" dissi indicandoli.
Lui prese dal suo zaino in telo e lo mise per terra.
"Dove lo hai preso questo?" Chiesi curioso, sedendomi vicino a lui.
"Prima mentre mangiavi con gli altri, l'ho visto in un negozio e ho pensato ci sarebbe potuto servire qui" alzò le spalle.
Gli sorrisi dolcemente.
Minho Hyung faceva sempre la cosa giusta, senza neanche accorgersene.
"Mi dispiace solo che non abbiamo nulla per pescare" notai, sapendo che gli piacesse.
"Non importa, li ributterei in mare i pesci" disse guardando l'acqua cristallina "mi piace anche stare qui così"
Mi persi qualche istante a guardarlo mentre una leggera brezza gli accarezzava i capelli castani.
Lui lo notò e mi sorrise girandosi verso di me.
"Che c'è?"
Scossi la testa, ma mi feci spazio tra le sue braccia, perché era in assoluto il mio posto preferito nel mondo.
"Hai freddo?" Mi chiese piano accarezzandomi i capelli.
Scossi la testa.
"Sto bene"
Mi diede un bacio sulla testa mentre stringeva la presa abbracciandomi.
"Hyung" lo chiamai
"Si?"
"Tu stai bene?" Chiesi.
Non sapevo effettivamente cosa passasse per la sua testa e non mi aveva detto nulla apertamente.
"Hai paura di no?" Chiese facendomi girare in modo da guardarlo.
"Io non lo so" ammisi evitando il suo sguardo.
"Non voglio tu sia insicuro Jisung, se non stessi bene non sarei qui" mi portò i polpastrelli sul mento giocandoci un po'.
"E che io... non capisco... quasi nulla in realtà è tutto così confuso" ammisi.
Lui sorrise.
"Sono sicuro che diventerà più nitido con il tempo. Mh?" Mi poggiò la fronte contro la mia.
Annuì prendendogli la mano che aveva libera e stringendola alla mia.
Sta succedendo davvero.
È tutto reale.
Me lo ripetevo continuamente per autoconvincermi.
"Sicuro di stare bene Sungie?" Notò fossi un po' strano.
"Perdonami" sussurrai con voce tremolante "è difficile realizzare..." ammisi.
"Mmh" prese le nostre mani intrecciate per lasciare un bacio sulla mia.
Poi mi baciò la fronte poi  il naso, facendomi ridere.
Continuò ad accarezzare il mio naso con il suo in modo delicato, sorridendo dolcemente.
Mi prese le mani, posizionandone una sul suo viso e l'altra sul suo petto.
Sentii il suo cuore battere e non potei non mordermi il labbro, non era impazzito come il mio, ma era veloce. Guidò l'altra mano sui tratti del suo viso, fino ad arrivare alle labbra, dove mi lasciò e sussurrò contro le mie dita.
"Dici che è finto?"
Le mie di labbra tremavano, mentre la mia testa girava leggermente, ma non in senso negativo, era quasi come se fossi su una nuvola.
Avvicinai le mie labbra alle dita, sfiorando a pena anche le sue, mentre continuava a fare movimenti delicati col naso.
Le sue mani poi mi sfiorarono il collo, scendendo giù fino alla vita.
"Okay?" Chiese, notando che quella mossa aveva suscitato in me un brivido.
Annuii con un piccolo sorriso.

Iniziò a lasciarmi dei baci delicati sulle mani, ogni tanto sfiorando anche le mie labbra, durante uno di quei baci, spostai la mano per far combaciare perfettamente le nostre labbra.
Lo sentii sorridere e non riuscii a non fare lo stesso. Unii poi nuovamente le nostre labbra che sembravano essere fatte appositamente le une per le altre.
Minho Hyung si staccò per qualche secondo, guardandosi in giro, una volta sicuro non ci fosse nessuno, tornò ancora sulle mie labbra, lasciandoci tanti piccoli baci, spingendomi dai fianchi vicino a lui.
Si abbassò sdraiandomi sul telo e mettendomi completamente sul suo corpo, accarezzandomi i capelli mentre i nostri sguardi erano impegnati a mangiarsi a vicenda.

"Hai degli occhi bellissimi" sussurrai mentre mi accarezzava.
"Sono marroni" rise un po' "capisco belli come la cioccolata, ma insomma"
Con l'altro braccio mi cinse la vita, come se avesse paura potessi mai scappare.
"Sono profondi, non so... m-mi ci perdo tutte le volte" ammisi piano.
Lui sorrise.
"Non c'è niente da perdersi qui" disse prima di baciarmi ancora una volta.

Restammo in quella posizione per molto, o almeno penso, perché in realtà io ci sarei stato ancora molto di più, tra Minho Hyung che passava le sue dita tra i miei capelli, alternando dei baci delicati e dolci, mentre ogni tanto mi accarezzava la schiena da sopra la felpa.

Lo vidi spostarsi leggermente guardando a sinistra.
"Girati piano, ci sono due paguri" sussurrò.
Feci come mi aveva detto ed effettivamente c'erano due piccoli animaletti carini che camminavano sui sassolini.
"Oddio che carini!" Sussurrai con entusiasmo.
Mi alzai un po', permettendo anche a Minho Hyung di farlo.
"Sono carini vero?"  Chiese la conferma sorridendo.
Annuii.
"Posso prenderne uno?" Chiesi.
"Lasciali stare, magari gli dai fastidio" disse lui.
"Oh si..." notai tornando a guardarli.
Sentii Minho Hyung prendermi una mano e sorrisi.
"Deve essere bello" notai.
"Cosa?" Chiese lui.
"Tutto quello di cui hai bisogno è con te e tu semplicemente vai in giro dove vuoi con... staranno insieme?" Chiesi guardando i due crostacei.
Minho Hyung rise.
"Chiediglielo"
"Mmhh" avvicinai la testa a loro "state insieme???" Li osservai "io dico di si" conclusi.
"E da cosa lo deduci?"
Sorrideva, era così rilassato...
Adoravo quei momenti in cui era così spontaneo.
"Bhe... da come si guardano" dissi deciso.
"ah si quelle palline nere sono piene di amore... come i mei occhi profondi" mi prese in giro.
"Ehi" misi il broncio "tu hai davvero degli occhi profondi e belli e loro..." li guardai di nuovo "stanno insieme"
"Okay okay" si arrese
"Ecco"
"Dici che sono due maschi?" Mi chiese.
"Si"
Lui rise ancora.
"Va bene"
"Lui si chiama Jis e lui Minho Hyung" dissi indicando prima quello più piccolino e poi quello più grande.
"Ah si?"
"Si"
Mi strinse a se facendomi poggiare al suo petto.
"Guarda hai urlato così tanto che stanno scappando" rise.
"Ciao ciao Jis e Minho Hyung" salutai con la mano prima che entrassero in acqua.
Controllai l'ora.
"Uffa" borbottai.
"È tardi?" Chiese lui.
"Si..."
Non volevo andare via, ma non avevamo altra scelta, saremmo stati in guai seri se i professori non ci avessero trovato al punto di ritrovo.

Sentii un piccolo bacio sul collo che mi fece sussultare e aumentare il battito cardiaco.
"Andiamo" disse prima di alzarsi.
"Oh... si" feci per alzarmi, ma traballai e gli caddi letteralmente addosso, grazie al cielo mi sorresse "scusami Minho Hyung" dissi cercando di staccarmi subito, ma lui mi trattenne stringendomi a se.
"Sei impossibile" sussurrò prima di lasciarmi un bacio veloce e poi prendermi la mano, facendomi strada lui.
E come sempre quando si parlava di lui, mi ritrovai a sorridere come uno scemo.

Dopo un po' mi lasciò, appena vide che non eravamo più solo.
Abbassai lo sguardo un po' triste e a quanto pare lui lo notò.
Mi sia avvicinò e sussurrò.
"Non so come reagirebbero le persone, a un minimo insito io salterei e picchierei tutti, non voglio tu sia nei guai per me" mi sorrise dolcemente "per me continuerei a tenerla" guardò la mia mano "andiamo?"
Riusciva sempre, con una parola, un gesto, uno sguardo, a farmi cambiare d'umore e questo era un potere che solo lui aveva.

Controllò lui il pullman da prendere e i biglietti, io restai solo a guardare.
"Grazie, per ... tutto" gli dissi una volta seduto sul bus.
Lui sorrise.
"Grazie per avermi accompagnato a guardare il mare" Mi morsi io labbro felice "sei stanco?" Aggiunse quando vide che avevo gli occhi pesanti.
Effettivamente non ci fermavamo per bene da tutta la giornata.
Annuii e lui mi sistemò la testa sulla sua spalla.
"Se vuoi prova a dormire"
"Grazie Minho Hyung" sussurrai.
"Jisung"
"Mh"
"Ti va di chiamarmi Minho?" Disse piano "non mi da fastidio se mi chiami Hyung, solo mi piacerebbe sentirti chiamare per nome ogni tanto" Mi morsi il labbro "non per forza ora" specificò "ma quando ti sei ubriacato e mi hai chiamato Minho... mi è piaciuto"
Alzai la testa e sorrideva, nascosi la testa contro la sua spalla.
Lo sentii ridere.
La sua risata era tutto quello di cui avevo bisogno.
"Grazie... Minho" sussurrai prima di girarmi vero il finestrino, mettendo in tasca il biglietto del bus, che una volta a casa avrebbe trovato un posto nel mio cassetto della scrivania.

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Ho ancora un paio di bozze...
Sooo
Why not

||Stay away|| MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora