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Quella sera, non so di chi fu l'idea, ma eravamo tutti nel giardino dell' hotel.
Minho Hyung non voleva venire all'inizio, poi capii il perché, tutti lo guardavano continuamente, e guardavano me che stavo con lui. Al punto da infastidirmi particolarmente, non solo perché non volevo quegli occhi addosso, ma anche e soprattutto, non volevo guardassero lui. Cosa volevano esattamente?

Minho notò fossi un po' nervoso e mi sfiorò la schiena.
"Se non ti va andiamo via" disse piano.
"Stiamo poco" affermai.

C'era chi beveva, mangiava, ballava e cantava.
Essendo all'aperto non mi dava troppo fastidio, ma non nego che se non ci fossero stati i miei amici con il quale effettivamente avevo passato poco tempo in quel periodo, sarei stato in camera tutta la sera a coccolarmi con Minho Hyung.
Il giorno dopo saremmo ripartiti e un senso di vuoto mi premeva nello stomaco ogni volta che ci ripensavo.

"Eravamo nella città, la parte vecchia e una signora mi ha letteralmente preso ad ombrellate perché diceva che io stessi provando a guardare sotto la sua gonna, o così mi pare di aver capito" borbottò Jeongin "io stavo guardando tutt'altro e poi poteva essere mia nonna"
Ridemmo tutti.
"È stato molto divertente" commentò Chan.
"Per nulla" rispose l'altro.
"Cosa stavi guardando veramente?" Chiesi curioso.
Lui arrossì a dismisura.
"N-niente... guardavo oltre lei"
"Nella mia direzione?" Chiese l'arancione sorridendo.
Jeongin si guardò i piedi e annuii piano.
Felix fece un piccolo colpetto di tosse.
"Bhe effettivamente Chan oggi ha una canottiera molto stretta vero amore?" Chiese a Hyunjin.
Lui rise e annuii.
Il più piccolo tra noi diventò ancora più rosso.
"D-dov'è Seungmin?" Cambiò discorso.
"Credo sia in chiamata con Changbin" rispose Hyunjin "l'ho visto allontanarsi prima"
"Ma Changbin continua ancora a non capire?" Chiese Felix esasperato.
"Non lo so amore mio, non è facile per tutti"
Abbassai lo sguardo.
Per me era stato facile?
Difficile?
Non lo sapevo.

Notai Minho Hyung mi stesse guardando e allora sorrisi per tranquillizzarlo.
"Neanche per noi è stato così facile eh" Felix diede una leggera gomitata.
"Solo per colpa tua"
"Ah mia?"
I due erano estremamente vicini quando saltammo tutti per un urlo.
"Froci, che schifo"
Un gruppetto di ragazzi iniziò a ridere.
"Ma non avere nulla da fare?" Lì guardò male Felix.
"A quanto pare neanche voi" risero.
"Non rompete il cazzo" disse Hyunjin.
"Tu Hwang non puoi parlare, sei uno spreco, tutte le ragazze di vanno dietro e tu..."
"Oh ma stai zitto" uscì dalla mia bocca da solo.
"Cosa scusa?" Mi guardò confuso.
"Hai sentito"
Fece un passo verso di me, ma si fermò subito quando Minho Hyung mise una mano sul mio ginocchio.
Lo vidi deglutire e tornare a dove era rimasto prima di parlare con me.

"Dovreste avere un po' più di rispetto per i miei occhi" disse prima di strattonare Felix, che mi arrivò addosso, facendomi cadere e sbattere il mento per terra. Il ragazzo si impanicò e scappò via.
"Stai bene Lix?" Chiesi.
"Sanguini" disse lui invece alzandosi a sedere a aiutando anche me.
Vidi Minho Hyung alzarsi.
"No Hyung!" Urlai "non ne vale la pena" provai a sorridere dolorante.
Lui guardò nella direzione in cui era scappato il ragazzo, poi me e si abbassò sulle gambe.
"Andiamo, ti devo medicare" disse mettendomi in piedi.
Mi prese il polso e mi trascinò verso la reception.
"Scusatemi avete una cassetta del pronto soccorso?" Chiese.
Una volta che gliela diedero mi riprese il polso fino in camera nostra.

Mi fece entrare e chiuse la porta.
"Dovresti stare attento a quello che dici" mi fece sedere con la forza sulle lenzuola.
Si abbassò per osservare la situazione.
"Esce ancora sangue"
"Sto bene..." provai a dire.
Mi fulminò con lo sguardo e iniziò a pulire la zona.
"Sei arrabbiato?" Chiesi.
"Quel tipo lo avrei preso a pugni fino a fargli dimenticare come cazzo si chiama" disse serio.
"E..." deglutii "sei arrabbiato... sssss" mi lamentai per il dolore mentre mi disinfettava "con me?"
Scosse la testa e mi mise un cerotto bello grande sopra un pezzo d'ovatta.
"Meglio?" Chiese.
Annuii.
"Ora mi abbracci?" Chiesi.
Si mise sul letto vicino a me e mi accarezzò i capelli togliendomeli dal viso.
"Cerca di non farti più male Jisung per favore" disse piano.
"P-posso provarci" farfugliai
Fece un piccolo sorriso.
Mi mise le mani intorno alla vita e io le misi intorno al suo collo stringendomi a lui, sentendomi a casa.
"Non voglio andare a casa" ammisi mentre ci sdraiavamo.
Mi posò dolcemente le labbra sulle mie, senza fare troppa pressione.

||Stay away|| MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora