Mi svegliai avvinghiato a quello che capii essere Minho Hyung ancora prima di aprire gli occhi. Il suo corpo e il suo profumo parlavano ai mei sensi ormai e per quanto da una parte ormai conoscessi la sua presenza, non mi ci sarei mai abituato probabilmente.
Aprii lentamente gli occhi, trovandolo già sveglio.
"Buongiorno" mi sorrise, facendo impazzire il mio cuore già di prima mattina.
"B-buongiorno"
"Stai meglio?" Mi chiese togliendomi i capelli dal viso.
"Si Hyung" mi nascosi nel suo petto "posso restare così ancora un po' senza che mi prendi a calci in culo?" Chiesi con la guancia contro il suo petto.
"Solo se poi cucini qualcosa di buono"
Annuii contro di lui chiudendo gli occhi e godendomi quel momento.
Minho Hyung ora sapeva del mio disturbo e anche se già lo sospettava ora ne aveva la certezza.
Non mi ero mai sentito così esposto, ma allo stesso tempo così protetto in vita mia.
Dovevo ancora metabolizzare bene quei sentimenti, quindi preferii rimandare e accoccolarmi a lui ancora per un po'.
"Scusa se non te l'ho detto" sentii in un sussurro.
Lo strinsi ancora di più, come a non volerlo lasciare mai, per tutta la vita.
-
-//Jeongin//
L'unica luce in camera mia era quella del pc mentre giocavo con un mio amico online.
Le tapparelle erano chiuse, se mia madre fosse entrata in quel momento mi avrebbe sicuramente urlato contro per non aver fatto entrare un po' d'aria in stanza.
Iniziai a sentire degli strani rumori provenienti dalle cuffie, poi nulla.
Si erano rotte cazzo.
Sbuffai togliendomele dalla testa per dargli qualche colpo, ma niente.
Mi alzai buttandole in qualche luogo remoto della mia stanza, probabilmente mamma mi avrebbe rimproverato anche per questo.
"Le avevo pure pagate un sacco" mi lamentai accendendo la piccola luce vicino al comodino.
Mi alzai dal letto e presi il portafoglio."Innie esci?" Chiese mia madre in salone.
"Si" sorrisi.
"Hai aperto le tapparelle? In camera tua c'è puzza di morto" disse.
"Si mamma" dissi prima di mettermi le scarpe.
Lei mi guardò poco convinta, in fin dei conti sapeva anche lei che non lo avevo fatto e quando sarei tornato avrei trovato tutto aperto e mi avrebbe rimproverato per qualche minuto.Uscii chiamando Seungmin.
"Decerebrato cosa c'è a quest'ora?" Rispose.
Non era così presto un realtà, ma Minnie ormai faceva le ore piccole per passare un po' di tempo con Changbin quando staccava e quel nano muscoloso, neanche si accorgeva dei sentimenti di Seungmin.
"Non mi accompagnerai mai vero?" Dissi ovvio.
"Non so dove, ma no, buonanotte" disse prima di riattaccare.
Jisung era fuori questione, mi fosse svenuto davanti non avrei saputo come comportarmi e probabilmente al centro commerciale in un giorno festivo ci sarebbe stata tanta gente.
Felix ormai stava solo con Hyunjin e non che non mi piacesse, ma non lo conoscevo neanche così bene.Alla fine decisi di andare solo, in realtà probabilmente mi avrebbe fatto bene schiarire un po' le idee.
Erano un paio di giorni che mi sentivo in ansia, ma senza una vera ragione, quindi un po' di sole e fatti miei forse mi avrebbero aiutato.Come avevo previsto, effettivamente Seul era piena zeppa di ragazzi e coppiette che erano usciti per sfruttare il tempo che era molto bello quella mattina.
Entrai nel negozio di elettronica e cercai ciò si cui avevo bisogno.
Presi un paio di cuffie a caso, le più economiche, così poi sarei potuto anche andare a mangiare qualcosa.
Girai la corsia e...
No.
Non anche qui.
Vidi dei capelli arancioni, quel arancione.
Non aveva bisogno di girarsi, sapevo esattamente chi fosse e per bene del mio corpo gracile dovevo stargli il più lontano possibile.
Feci per correre via, ma finii addosso a un signore che mi fece sbattere contro il ripiano dei cd, facendone cadere alcuni.
"Ehi guarda dove vai" borbottò infastidito.
"Ma guarda te..." borbottai massaggiandomi il braccio."Tutto bene?" Mi girai di scatto trovandomi peli di carota davanti. Arretrai di nuovo sbattendo lo stesso braccio.
"Vaffanculo" imprecai.
Mi girai poi vedendolo ridere divertito.
"Non fa ridere" dissi serio.
"Eccome se lo fa" si abbassò per prendere i cd che erano caduti e anche le mie cuffie nuove.
"Se prendi queste, ti si rompono tra due giorni" disse porgendomele per poi sistemare i cd sullo scaffale.
"Grazie" dissi un po' sorpreso, non mi aspettavo mi avrebbe aiutato "comunque fa lo stesso, ne rompo una a settimana" alzai le spalle.
"Posso consigliartene un tipo? Come segno di pace" sorrideva.
Da quando lo avevo conosciuto, sorrideva sempre, in un modo quasi forzato, ma quando l'avevo visto la prima volta al festival, non sembrava così. Aveva uno sguardo cupo e serio, si guardava intorno ed era visibilmente pronto a fare chissà che.
"Allora?"
"Oh si" mi riportò alla realtà interrompendo i miei pensieri "però non è detto che le compri, voglio mangiare dopo e ho solo questi" presi i soldi dalla tasca per farglieli vedere.
"Bhe posso offrirti il pranzo e tu mi spieghi perché non ti piaccio" disse tranquillo.
Cosa?
"Ma..."
"Dai su" sorrise prendendomi il polso per portarmi di nuovo nel reparto delle cuffie "ecco prendi loro" sorrise ancora.
"V-va bene"
Sembrava un bambino, restai sorpreso nel vederlo così in realtà.
"Bhe possiamo andare a mangiare ora" disse posando quelle che avevo preso io.
"O-okay..."
-
-//Felix//
Mi misi sotto le coperte, mentre Hyunjin era ancora a petto nudo sulle lenzuola.
"Ma non hai freddo?" Gli chiesi rannicchiandomi.
"Mi hai fatto venire abbastanza caldo prima" rise avvicinandosi a me e lasciandomi un bacio sulla fronte "tu si?"
"Muoio" borbottai.
Si alzò per prendermi una delle sue felpe e me la porse.
Era sempre solo a casa, non c'era mai nessun altro.
"Jinnie, i tuoi non tornano mai?"
Stavamo insieme da un po', ma io davvero non avevo mai visto nessuno tranne lui in quella casa.
"Non è che non tornano" disse sistemando i vestiti che avevamo buttato per terra prima "è che non ti faccio venire quando ci sono"
"Perché scusa?" Chiesi serio.
"Perché non mi va ti conoscano"
"Sono omofobi?" Chiesi.
"Un po', poi non mi importa molto della loro opinione onestamente" disse stringendomi da sopra le coperte per non infreddolirmi ancora di più.
"Mh"
"Vuoi guardare un film?"
"Jinnie mi dirai mai cosa c'è di strano? Perché tu e Minho eravate insieme quella sera?"
"Mi fa male la testa" rispose lui semplicemente.
"Ma..."
"Dormo"
Mi girai dall'altro lato.
Perché ogni volta che ne parlavo diventava freddo?
Per la mia sanità mentale forse era meglio lasciare perdere.
Presi il telefono e scrissi a Ji.
Mi chiamò subito."Ehi"
"Ehi"
"Che fai ora?" Gli chiesi.
"Sono con Minho Hyung a casa"
Quei due ormai stavano più insieme di me e Hyunjin e ancora quel ragazzo non capiva di essere perso.
"Disturbo se vengo?"
"No, ma volevamo andare a fare una passeggiata, vieni?"
"Il tempo di sistemarmi, scrivimi dove venire"
Attaccai.
"Vai via?" Chiese Hyunjin.
"Già"
"Posso venire?" Chiese guardandomi come un cane bastonato.
"Se vuoi"
Sorrise.
Io feci un respiro profondo.
Forse un giorno avrei capito, sperai però che quel giorno non fosse troppo tardi.
-
-//Jisung//
Era da molto che non uscivo con Felix e in un modo o nell'altro speravo sempre che potesse capire quanto Minho Hyung fosse importante per me e che potesse accettarlo, perché non avrei voluto fare a meno di nessuno dei due.
Feci ciao con la mano non appena vidi Felix e Hyunjin, anche se non si stringevano come al solito, c'erano almeno due passi buoni tra di loro, il che era molto strano.
"Ji" mi abbracciò il mio amico.
"Tutto okay?" Chiesi salutando con la mano Hyunjin.
"Si, ho solo sonno" disse prendendomi sotto braccio "ciao Minho" fece un piccolo sorriso, poi iniziò a camminare portandomi con se.Minho Hyung e Hyunjin in realtà stavano indietro rispetto a noi, mi girai varie volte per cercate di capire cosa stessero dicendo, ma non ci riuscii.
Un po' mi fece male sapere che Minho Hyung come sempre, quando eravamo circondati da persone non mi calcolava minimamente, ma aveva detto che era per proteggermi.
Ma da cosa? O da chi?
Lui non voleva che io curiosassi, però quando qualcosa riguardava lui, ero sempre molto curioso."Hai litigato con Hyunjin?" Chiesi per distrarmi.
"Non proprio, ma credo di capire come ti senti non avendo risposte da Minho" disse piano per non farsi sentire, anche se in realtà quei due erano molto distanti, non sembrava neanche fossimo usciti insieme, ma non potevo aspettarmi nient'altro, eravamo al centro della città, senza alcun tipo di protezione da occhi indiscreti.
"Lui vuole che io ne sta fuori..." dissi.
"E tu vuoi starne fuori?"
"Non lo so"
"Quando prendi una decisione dimmelo" disse lui prima sorridermi.
"In che senso?"
"Tu dimmelo"
...okay-
Hiiiii
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||Stay away|| Minsung
FanfictionJisung è come un bambino, vivace e costantemente felice. Quando però nella sua classe arriverà Minho, un ragazzo che è l'opposto rispetto a lui le cose inizieranno a farsi più complicate.