//Felix//
Porca puttanaaaa.
Il mio corpo era praticamente spiaccicato al suo mentre lo portavo di sopra in camera sua.
Lo poggiai sul letto.
"Forse dovresti farti una doccia" gli feci notare.
"La farò domani mattina"
"Come vuoi Jinnie"
Mi morsi il labbro. L'avevo fatto di nuovo.
"Scusa... io"
"Scusa di cosa?" Chiese divertito.
"Per averti chiamato... ce..."
"Mi piace Jinnie detto da te" disse piano.
Probabilmente arrossii.
"O-okay"
"Felix rilassati"
"C-cosa?"
"Sei sempre nervoso con me, ti do fastidio?"
"C-cosa perché?" Mi sistemai i capelli dietro le orecchie.
"Non so, con il tu amico Jisung sei così... 'confortable' dite così in inglese?"
Ridacchiai.
"Si diciamo così" mi sedetti vicino a lui.
"Vuoi dormire con una mia maglia?" Chiese.
Sgranai gli occhi.
"I-io..."
"Te la darei io, ma sono un po' impedito al momento" rise sdraiandosi "prendila nel secondo cassetto"
Mi alzai per andarla a prendere, ne scelsi una azzurro pastello.
"Girati" dissi notando il suo sguardo su di me.
Lui sbuffò, ma lo fece ed io mi cambiai.
"Dai vieni qui" disse dopo un po' che lo guardavo.
Mi misi vicino a lui nel letto e guardai il suo volto, sistemandogli i cerotti sul labbro che si erano spostati leggermente.
"Grazie per essere rimasto" disse piano.
Deglutii per la sua voce al quanto sensuale.
"Non è un peso per me" sorrisi.
"Da quando vivi in Corea?" Chiese dal nulla.
"Da sempre più o meno" Lui annuì "perché?"
"Nulla pensavo"
"A cosa?"
"Alla possibilità di non incontrati"
"Ah che bella prospettiva sarebbe stata" risi.Lui mi mise una mano sulla guancia.
"Sei a disagio adesso" notò "ti do fastidio?"
Scossi la testa.
"Posso accarezzarti fino a quando non ci addormentiamo?"
Mi morsi il labbro e annuii.
"Buonanotte Hyunjinnie"//Jisung//
Come sempre il silenzio regnava sovrano tra noi due.
"Hyung?" Lui si girò verso di me "vuoi mangiare qualcosa?" Chiesi gentilmente.
Lui annuì.
"Non so neanche dove sia la cucina" borbottai.
Lui cominciò a camminare e lo seguii.
Se parlasse ogni tanto...
Arrivammo e lui si sedette sul tavolo.
"Cosa vuoi mangiare?" Chiesi iniziando a vedere cosa c'era in giro.
"Cosa sai fare?" Chiese disinvolto.
"Un po' tutto, quando mio padre stava a casa di più mi ha insegnato a cucinare"
Sbattei le palpebre un paio di volte...
Non vedevo mio padre da settimane...
"Voglio la carne"
"Ti piace la carne Hyung?" Chiesi ridacchiando mentre guardavo nel frigo.
Non rispose.
"Uffa dai parla un po', ti sto cucinando" borbottai.
"Cosa vuoi che dica?" Chiese mettendosi i gomiti sulle ginocchia.
"Non so qualcosa... a cosa stai pensando?"
"Che sei un bambino"
Lo guardai male.
"Ehi..." gli puntai una padella contro "sei perfido" Mi portai i capelli indietro "pensi che io sia stupido?" Chiesi serio.
Lui non rispose e io lo presi come un si.
Sbuffai e mi girai per tagliare la carne.
Dopo qualche secondo sentii una presenza dietro di me, mi girai trovando Lee Minho in pratica attaccato al mio corpo.
Sgranai gli occhi.
Si avvicinò al mio orecchio, sfregando il suo petto contro il mio.
"Non ho detto questo" disse prima di girarsi e andare a prendere dell'acqua.Restai per qualche secondo sotto shock.
"T-ti piace il pepe?" Chiesi provando a tranquillizzarmi e far smettere le mie mani di sudare.
Lui annuì con la voce.
Volevo chiedergli cosa pensasse di me, ma mi vergognavo da morire.
"Mangiane un po' anche tu" disse.
"Non ho molta fame" dissi ripensando a tutto quello che era successo quella sera.Quando finii, glielo misi davanti e lui lo prese, con le bacchette se lo portò alla bocca.
"Com'è?" Chiesi curioso.
"Mangiabile"
"Zero soddisfazione eh?" Risi.
Ne lasciò un po' nel piatto.
"Tieni mangia"
"No mangia tu tranquillo"
"Ho Detto di mangiare" mi guardò serio.
"Ehi non puoi fare quello sguardo inquietante e pensare che io poi..."
"Mangia"
"Okay" cosa avevo detto prima?
Lui sorrise soddisfatto.
Mangiai per non fare sparire quel sorriso.
"Non è male" notai.
Lui annuì.
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||Stay away|| Minsung
FanfictionJisung è come un bambino, vivace e costantemente felice. Quando però nella sua classe arriverà Minho, un ragazzo che è l'opposto rispetto a lui le cose inizieranno a farsi più complicate.