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"Grazie per avermi portato a casa Hyung" dissi mentre mi toglieva il casco.
Mi avvicinai dandogli un bacio sulla guancia, sorridendo imbarazzato subito dopo.
Mi  scompigliò i capelli.
"Non vuoi entrare?" Chiesi.
In realtà lo avevo già chiesto e mi aveva detto che quella sera non poteva, ma io volevo riprovarci.
Mi guardò male.
"Okay okay" borbottai "ma domani stiamo un po' insieme? Ti va?"Gli chiesi.
Mi prese la mano e io inspirai senza neanche accorgermene.
"Ci vediamo domani" mi accarezzò il palmo.
Sorrisi.
"Stai attento Hyung" dissi prendendogli anche l'altra mano.
Lui si liberò dalla mia presa per scompigliarmi i capelli con entrambe le mani.
Alzai lo sguardo incrociando il suo.
Era buio da un po' ormai e le poche luci che illuminavano la strada e il viale di casa mia, non davano giustizia ai suoi occhi, eppure sembrava comunque che brillassero come tante stelline.
"Ci vediamo domani" ripetè per poi mettersi il casco.
"Scrivimi quando sei a casa" urlai mentre si allontanava.
Sorrisi un ultima volta guardandolo sparire prima di entrate in casa.
"Mamma?" Chiesi togliendomi le scarpe.
"Sei a casa Ji?" Mi raggiunse in corridoio "sei solo?"
"Si Minho Hyung aveva da fare" sorrisi.
Lei annuì.
"State bene insieme vero?" Chiese.
Deglutii non sapendo bene che fare o dire.
Annuii senza guardarla.
"Vieni ad aiutarmi a cucinare?"
Annuii ancora.
"Vado a mettermi il pigiama e arrivo" dissi correndo per le scale.

Avrei dovuto parlare con mia madre?
Si?
No?
E cosa avrei dovuto dirle?
Ero troppo imbarazzato, ma non perché pensavo fosse una cosa sbagliata, assolutamente, Lee Minho era ciò che di più giusto esisteva nella mia vita e di questo ero sicuro ormai, ma era una cosa mia, che volevo tenere per me in quel momento, anche perché non avevamo davvero mai parlato io e Minho Hyung di cosa stava succedendo tra noi e come comportarci con gli altri.
Volevo tenere tutto per me, almeno ancora per un po'.
Sorrisi aprendo il cassetto con tutto ciò che mi ricordava il mio Hyung.
Forse avrei dovuto sistemarlo, ma non mi importava, in quel caos vedevo esattamente la nostra storia fino a quel giorno, come se fosse un film.
Lo richiusi e scesi in cucina.

-

Mi svegliai sereno, sapevo che avrei passato del tempo con Minho Hyung, ed anche se non avrei avuto fare nulla aspettandolo, ma pensare solo a lui e fantasticare di quello che avremmo potuto dire o fare, non avevo studiato per nulla da quando ero tornato dalla Malesia e se non mi fossi tenuto al passo, o avanti, nel caso di scienze, ne avrei subito le conseguenze.
Quindi mi alzai e mi lavai il viso prima di mettermi di nuovo sul letto con i libri.
Scrissi a mamma che era andata a lavoro che ero sveglio e stavo bene e iniziai a studiare.

Quando era più o meno un orario in cui sapevo Minho Hyung probabilmente fosse libero presi il telefono.

Io
Hyung ci vediamo oggi? :)

Minho Hyung
Vuoi che venga a prenderti?

Io
Siiiii :)

Sorrisi e sistemai i libri.
Diedi una veloce sistemata in giro e mi misi davanti allo specchio cercando un senso ai miei capelli per qualche minuto.
-
-

Seungmin pov

Era domenica.
Non mi piaceva la domenica, per niente.
Era come se urlasse 'da domani col cazzo che puoi fare quello che vuoi per altri cinque giorni' in almeno tre lingue diverse.
Perché si, ultimamente avevamo così tanto da fare a scuola e quando mi liberavo, puntualmente Changbin aveva finito il turno.
Probabilmente non tutti mi capirebbero.
Chi ha una relazione o un qualcosa che può effettivamente andare in porto, non è come chi sa pienamente che i suoi sentimenti non saranno mai ricambiati, sono così attaccato a quei pochi momenti che possiamo passare insieme, perché sono appesi a un filo e io sono in equilibrio su questo, e per la cronaca, non sono noto per il mio equilibrio.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 06 ⏰

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