Mi stava iniziando a mancare l'aria, non potevo svenire proprio in quel momento...
"Tu sei Han Jisung" affermò il tipo che mi stringeva contro il muro.
Deglutii.
"Che cazzo di rapporti hai con quel bastardo?" Urlò un altro.
Sapevo perfettamente a chi si riferiva, ma non risposi.
Cercai di focalizzarmi sui loro volti, anche se la vista stava cominciando ad appannarsi.
Mi maledissi mentalmente per essere così debole.
"Cosa gli hai fatto? Cosa gli hai promesso? Lo hai minacciato? Con cosa? Sei un suo ostaggio?" Iniziò a farfugliare il terzo.
Ma cosa diamine diceva questo scemo?
Mi accigliai arrabbiandomi un po'.
Provai a parlare, ma la mano sulle mie labbra me lo impediva.
I tre risero.
"Ascoltami bene mezza feccia" mi si avvicinò il primo ragazzo all'orecchio, facendomi venire dei brividi orrendi sulla spina dorsale "da questo momento tu devi dirci tutto quello che fa quel bastardo di Lee Minho è chiaro? Ogni suo movimento e ogni sua abitudine"
"Pecchè?" Chiesi a fatica.
Lui tolse la mano e iniziò a ridere.
"Quello stronzo mi ha mandato all'ospedale sai? Anzi ci ha mandato tutti" rise in modo isterico.
"Aveva sicuramente le sue buone ragioni" uscii dalla mia bocca senza che io neanche me ne accorgessi.Si girarono verso di me rabbiosi, e quello più vicino a me mi prese per il colletto, sollevandomi da terra contro il muro.
"Non fiatare se non vuoi finirci anche tu all'ospedale"
Deglutii con respiro affannato.
"Fai come ti abbiamo detto e non ti succederà nulla" sentì una voce da dietro."No" non dovetti neanche pensarci.
"Tu vuoi morire?" Mi urlò in faccia.
"Non lo farò" ripetei.
Non lo avrei mai fatto, tenevo a Lee Minho e qualsiasi cosa questi volessero fargli, non li avrei mai portati verso il suo svolgimento, a furia di pagarne io le conseguenze.
Lee Minho aveva già lottato a causa mia più volte, probabilmente ora era arrivato il mio turno, anche se non sapevo sferrare pugni, ne difendermi.Neanche il tempo di realizzarlo, che mi arrivò un pugno nello stomaco, facendomi girare ancora di più la testa di prima, non sapevo quanto avrei potuto resistere senza svenire.
Ricevetti qualche altro colpo prima di accovacciarmi a terra.
"È proprio una femminuccia" sentii ridere qualcuno di loro.
Iniziarono a prendermi insieme a calci, come un sacco, non riuscivo neanche più a respirare, sentivo che stavo per raggiungere il limiteFu quando stava per arrivarmi l'ennesimo calcio che la porta si spalancò.
Non riuscii a girarmi verso la nuova figura, perché avevo le braccia intorno alla testa in posizione fetale e non avevo la forza di muovermi, ma sentii i ragazzi che fino a qualche momento prima ridevano, urlare dal dolore.Mi sentii sollevare, aprii leggermente gli occhi, scorgendo a fatica Lee Minho che correva con me in braccio da qualche parte.
"Hyung..." sussurrai prima di svenire.
-
-Era tutto bianco quando aprii gli occhi e dovetti stropicciarmeli per bene prima di capire dove fossi.
Mi ero svegliato in infermeria e porca miseria mi faceva male tutto.
"Ti sei svegliato" Lee Minho era sulla sedia vicino a me.
Provai ad alzarmi un pò sul lettino, lamentandomi per il dolore.
"Scusa" abbassai la testa.
Lui si accigliò stranito.
"Sono io che dovrei chiederti scusa, perché lo fai tu? Quelli ti hanno ridotto così per colpa mia, capisci perché non puoi starmi vicino adesso?" Si avvicinò prendendomi tra le sue braccia.Era la prima volta che lui di sua spontanea volontà mostrava un contatto fisico nei miei confronti e giuro che per quei cinque secondi in cui mi strinse, tutto il dolore di quei lividi che sentivo formare nell'addome era sparito, c'era solo lui e il calore che mi emanava.
Quando si staccò, dovetti concentrarmi per lasciarlo andare e sentendo le guance in fiamme, mi girai dall'altro lato.
"C-come mi hai trovato?" Chiesi.
"Sono entrato in classe e non c'eri" i suoi pozzi scuri cercavano i miei, mentre io provavo ad evitarli per non svenire di nuovo "poi ho sentito il tuo amico biondo dire che era preoccupato per te perché era da un pò che eri uscito, ti ho chiamato, ma non hai risposto e sono venuto a cercarti"
Annuii guardandomi le mani.
"Grazie"
"Ti accompagno a casa" disse semplicemente prendendo le mie cose e aiutandomi poi a mettere il giubbotto.
Provai ad alzarmi, ma mi faceva male lo stomaco.
"Aspetta" si affrettò a mettermi le braccia intorno al suo collo, mettendosi il mio zaino in spalla.
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||Stay away|| Minsung
FanficJisung è come un bambino, vivace e costantemente felice. Quando però nella sua classe arriverà Minho, un ragazzo che è l'opposto rispetto a lui le cose inizieranno a farsi più complicate.