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"Jisuuuuungggg è tardissimoooo!!"
Stropicciai gli occhi.
Non avevo dormito assolutamente nulla, l'immagine di Lee Minho che andava via in moto mi tormentava dal pomeriggio prima.
Mi aveva urlato contro ed era andato via.
Non volevo andasse via.
La sera prima mia madre mi aveva dato degli antidolorifici e anche se mi faceva ancora un po' male, non c'era ragione per non andare a scuola, o almeno dal punto di vista fisico.
Il mio morale era a pezzi, come se quei ragazzi non avessero colpito il mio corpo, ma tutti i miei pensieri e la mia felicità.
Sapevo che Lee Minho non ci sarebbe stato e questo mi invogliava ancora di più a stare sotto le coperte, inoltre era dal pomeriggio prima che ignoravo tutte le chiamate di Felix, Seungmin e Jeongin.
Non volevo dire nulla, non volevo parlare con nessuno e non avevo voglia di vivere come se nulla fosse successo.
Minho Hyung mi aveva abbandonato.

"Jis?" Entrò mia madre.
"Ho un po' mal di testa mamma, posso stare a casa oggi?" Chiesi nascondendo il viso rigato dalle lacrime sotto il piumone.
"Va bene, ieri ti sei fatto male e sei anche svenuto in giardino, riposati" uscì.
Mi rannicchiai su me stesso prendendo  poi il telefono sul comodino, uscendo dalla coperta solo il braccio, per poi portarlo di nuovo sotto.
Mai più? No non potevo accettarlo.
Come sempre andai a finire sul suo Instagram.
Sospirai guardando quelle due foto.

Forse avrei solo dovuto capire che io e lui eravamo troppo diversi per essere amici.
Amici.
Eravamo davvero amici?
Se non amici cosa?
Mai più? Come avremmo fatto a non vederci mai più e non avere più contatti? Vivevamo nella stessa città, andavamo nella stessa scuola e sapevo dove abitava...
In quel momento mi arrivò un messaggio che catturò ma mia attenzione.

Felix
Jis stai bene?
15.03

Felix
Dai rispondi
16.01

Felix
Tutto ok?
17.37

Felix
Ho scritto a tua madre, riposati❤️
20.08

Felix
Jis! Chiamami riguarda Minho
09.04

Sgranai gli occhi e composi il numero.
"Jis" Felix sussurrò "scusa se parlo piano, ma sono dovuto uscire dalla classe"
"Che succede a Lee Minho?" Chiesi preoccupato.
"Intanto dimmi se stai bene, non rispondi da ieri"
"Felix! Poi ti spiego, dimmi di lui"
Sospirò.
"È in guai seri, i ragazzi che ha picchiato ieri lo hanno detto al preside e vogliono denunciarlo, Lee Mimho ha dei precedenti, finirà in carcere probabilmente..."
Sgranai gli occhi.
No...
Era tutta colpa mia.
Perché ero debole...
"NO" urlai "devo fare qualcosa..."

Attaccai e mi misi una tuta per poi correre fuori.
Mentre correvo verso la stazione del bus provai a chiamare invano Lee Minho.

Arrivai a scuola il più velocemente possibile, dirigendomi in presidenza.
Notai i tre ragazzi che mi avevano aggredito che stavano uscendo dalla stanza e dietro di loro, vestito tutto nero con il cappuccio alzato c'era Lee Minho.
"Hyung..." sussurrai.
Lui mi ignorò drasticamente.
Il ragazzo più alto, quello che aveva interagito di più con me tra i tre si mise a ridere abbassandomi per mettersi all mia altezza.
"Non volevi eppure sei comunque stato la sua rovina mezza cartuccia" rise.
Strinsi i pugni.
"No, non lo sarò" dissi serio.
Non potevo esserlo, portai gli occhi su Minho Hyung che mi guardava e sembrava pronto a picchiare tutti di nuovo.
"Eh come pensi di fare?" Mi diede una spinta.
Vidi il castano pronto a venire da me.
"Ei" misi tutta la forza che avevo dove mi aveva spinto per non barcollare "non mi sottovalutare" feci un sorriso e lo sorpassai riaprendo la porta del preside.
"Han Jisung? Sei tu? Che ci fai così senza uniforme, non è da te" si sistemò gli occhiali.
"Ho una cosa importante di cui parlarle"
"Non ho molto tempo, magari..."
"No devo parlargliene ora" mi imposi sedendomi.
Avevo una paura assurda, non mi ero mai messo contro nessuno in quel modo, ma non potevo farlo vedere.
"Dimmi" si tolse gli occhiali.
"Non può chiamare la polizia per quello che è successo" dissi deciso.
"Cosa stai dicendo?" Era spazientito.
"Lee Minho ha picchiato quei ragazzi solo per proteggermi, loro stavano picchiando me e so che in nessun modo la violenza è tollerata e che ha sbagliato anche lui, ma ha solo provato ad aiutarmi, non lo ha fatto per un'altra ragione" dissi tutto d'un fiato e mi sollevai la felpa per fargli vedere il mio addome a dir poco viola.
Sentii delle risate di compiacimento da quei tre coglioni.
"Jisung per quanto io voglia crederti, perché sei uno studente modello e non hai mai procurato nessun problema, non posso senza prove vere e concrete. Inoltre mi sorge spontanea una domanda se permetti" si rimise gli occhiali "cos'hai tu a che fare con quel teppista?" Indicò Minho che era appoggiato al muro, che ascoltava e basta quasi come se fosse uno spettro.
Dovetti contenermi e mordermi il labbro per non difenderlo.
"È passato di lì e mi ha sentito urlare, non lo conosco bene" mentii "ma è stato riammesso in questa scuola perché lei è un preside ragionevole che è così gentile da avergli dato una seconda possibilità, perché tutti la meritiamo e questa scuola si basa sui principi di altruismo e dell' aiutare gli altri no? Quello che Hy... che Lee Minho ha fatto con me, non è un modo per dire che è cambiato? Ci sta mettendo molto impegno, ma ci vuole tempo per cambiare del tutto, quindi i suoi modi sono ancora burberi, ma ha fatto una buona azione"
Sapevo di aver straparlato, ma alla fine era quello che pensavo, solo un po' romanzato per la situazione e per aiutare Minho Hyung.
L'uomo sembrò pensarci su.
"Sai che non l'avevo vista da questo punto di vista?" Era serio.
Sorrisi.
"Va bene, per sta posso lasciare correre" esordì ed il mio sorriso si amplificò.
"Come?"
"Cosa?"
"Non parlerà sul serio?"
Dissero contemporaneamente i tre.
"ma se dovesse risuccedere, tutti e quattro sarete in guai seri"
Li vidi stringere i denti e i pugni.
"Grazie Jisung per avermi impedito di fare un errore" mi sorrise "ma non metterti più in guai del genere"
"Va bene" mi alzai.

||Stay away|| MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora