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Era trascorso più di un mese dal giorno dell'incidente di Momo e la ragazza stava finalmente bene, senza più il gesso alla gamba. Non le sembrava vero di essere di nuovo libera di muoversi in modo normale e senza dover chiedere aiuto per qualsiasi cosa, ma almeno si era resa conto di poter contare su tutte le sue coinquiline e ne era felice. Per la gara di ballo invece non aveva fatto in tempo e ci aveva rinunciato, senza chiedere a Mina di partecipare al posto suo.

"Ti ringrazio per avermi accompagnata a togliere il gesso, sono tutte impegnate oggi" sorrise a sua cognata "anche se so benissimo che l'hai fatto per guidare la macchina di mia sorella farò finta di niente"

Chaeyoung sorrise divertita "sono una persona tanto prevedibile? Eppure ho fatto del mio meglio per nascondere l'amore che provo per questa auto"

"È palese, persino i muri lo sanno" le spalle di Momo erano un po' tese: stare seduta in macchina la spaventava tantissimo e stava facendo del suo meglio per non farlo notare a nessuno, cercando sempre di distrarsi e sperando che ogni tragitto finisse in fretta.

L'altra ragazza, così come tutte le altre, era già al corrente di ciò ed era proprio a causa dell'ansia di Momo se stava guidando con molta più attenzione del solito, facendo attenzione ad ogni minima cosa "parlando di macchine.. Hai già deciso quale comprare? Adesso puoi tornare a guidare e mi aspetto di vedere una vettura degna di te"

La mora sentì una stretta allo stomaco, ma si sforzò di sorridere "ci sto ancora pensando, al momento vorrei comprarne una per Jihyo così da non farla più andare in giro a piedi o coi mezzi pubblici. Non voglio più vederla rientrare a casa zuppa a causa della pioggia, mi fa innervosire"

"Sei molto dolce, non mi meraviglio del fatto che le tue sorelle ti adorino e che Jihyo si sia innamorata di te. È proprio vero che non bisogna giudicare un libro dalla sua copertina"

"Questa è una frase che dice spesso mia sorella, ti stai lasciando contagiare o sbaglio?" Momo sorrise divertita.

Chaeyoung parcheggiò l'auto al solito posto e spense il motore, sorridendo "purtroppo sì, sto ancbe leggendo un libro e io ho sempre odiato leggere. L'amore fa fare cose impensabili a volte"

"È vero, non avrei mai pensato di potermi innamorare di qualcuno"

⚝⚝⚝

"Non torni da due mesi ormai, almeno permettimi di stare con te un paio di giorni" insistette Dahyun, disperata "perché continui a dirmi di no? Sto seriamente iniziando a pensare cose che mi feriscono"

Sana sospirò, guardando in basso e non verso lo schermo del cellulare "ti ho spiegato più volte di non avere tempo, se tu venissi qui non potrei stare con te e mi sembra uno spreco del tuo tempo. Lo capisci?"

"Dici di non avere mai tempo, ma a quanto ho potuto vedere per stare con la tua segretaria ne trovi parecchio"

"Non c'è niente tra me e lei, non devi nemmeno pensarlo" la castana stava di nuovo guardando lo schermo "hai sempre detto di avere fiducia in me, che cosa è cambiato?"

Dahyun guardò in alto per trattenere le lacrime "tu, sei stata tu a cambiare. Mi avevi assicurato che non sarebbe cambiato niente tra noi, ma più passano i giorni e più le cose peggiorano. Non ci sei mai, non mi mandi nemmeno un messaggio quando sei libera o per darmi la buonanotte e per fare una videochiamata devo implorarti, ti sembra normale quando si ama qualcuno?" tirò su col naso "mi manchi come l'aria, ma ho l'impressione di non mancare a te e mi sento un peso ogni volta che ti cerco anche solo per chiederti se hai mangiato"

Quelle parole furono come un pugno allo stomaco per Sana, la quale si rese finalmente conto del dolore che aveva procurato alla sua ragazza, di come l'avesse data per scontata e non avesse pensato ai suoi sentimenti. L'aveva rifiutata e ignorata di continuo, mostrandosi sempre disponibile con altre persone e non rendendosi nemmeno conto di quello che stesse facendo "hai ragione, sono cambiata"

My Red Thread of DestinyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora