"È davvero chi penso che sia? Dimmi di no" Momo guardò sua sorella minore con uno sguardo spaventato: non voleva trovarsi di nuovo nella stessa situazione dell'anno prima "è lo stesso Jack?"
Mina annuì lentamente, stringendo forte il telefono "devi smetterla di coinvolgere mia sorella nelle tue stronzate"
Ci fu qualche secondo di silenzio da parte del ragazzo "tu sei Mina, giusto? La tua voce è l'unica che non conosco" aveva un tono divertito "l'avrò anche istigata a farlo, ma è stata lei a decidere di drogarsi di nuovo e la stessa cosa vale per Dahyun. Se vuoi prendertela con qualcuno dovresti farlo con le dirette interessate e non con chi nonostante tutto si è preso cura di loro"
"Ti consiglio di andartene in fretta, mio padre è molto veloce a trovare le persone come te. La prima volta te l'abbiamo fatta passare liscia perché Sharon ci ha parlato della tua condizione e ci ha implorate di non dirgli nulla di te, ma hai superato il limite e meriti di essere punito"
"Non ha obbligato nessuno, non puoi prendertela con lui.." Sharon cercò di intromettersi nella conversazione, mentre Dahyun e le altre ragazze erano come un film messo in pausa.
Momo la guardò con rabbia e le puntò il dito contro "stai zitta o giuro che è la volta buona che ti prendo a pugni"
La telefonata si interruppe e Mina adagiò il cellulare sul tavolo con più delicatezza possibile: una vera impresa considerando il tremolio alle mani "come hai potuto farlo di nuovo?" aveva gli occhi lucidi "dimmi perché l'hai fatto!"
Sentire la sua gemella urlare fu peggio di ricevere uno schiaffo ben assestato per la bionda, la quale abbassò lo sguardo "mi dispiace tanto, non sono riuscita a resistere, ma vi giuro che ho smesso da una settimana e che l'astinenza è già più sopportabile"
Tzuyu stava guardando la sua migliore amica e la ragazza di cui era innamorata come se fosse la prima volta, come se non sapesse chi fossero le persone che aveva davanti. Si rese conto di aver ignorato tutti i segnali che quelle due le avevano mandato negli ultimi tempi e si sentì una stupida per non aver nemmeno provato a capire cosa non andasse in loro.
Si riscosse dalla sua bolla di autocommiserazione quando un rumore di passi irruppe in sala da pranzo e tutti gli occhi vennero rivolti verso Sana: i suoi capelli castani erano più lunghi e gli occhi avevano perso la vivacità che tutte conoscevano; era anche dimagrita.
"Perché state urlando? Vi si sente da fuori la porta" il suo sguardo percorse il viso di ognuna di loro e sentì una stretta allo stomaco nel vedere Sharon accerchiata dalle altre due sorelle "che cosa è successo? Smettetela di fare il gioco del silenzio"
Fu Momo a rispondere, essendo l'unica non sorpresa dal suo arrivo improvviso "Sharon ha ripreso a drogarsi, coinvolgendo anche Dahyun. L'abbiamo appena scoperto perché Jack ha telefonato"
La stanchezza che stava sentendo svanì improvvisamente e rivolse tutta la sua attenzione alle due ragazze appena menzionate "non ci posso credere, non so come reagire"
"Non devi reagire in alcun modo, da una che sa sparire per mesi senza mai farsi vedere non mi aspetto proprio nulla" Sharon la stava guardando con disprezzo "dopo quello che hai fatto a Dahyun dovresti soltanto andartene da questa casa"
Fu questione di due secondi prima che la mano di Sana colpisse con violenza la guancia di sua sorella "non accetto che una drogata come te mi faccia la morale, ci siamo capite? Non solo hai ripreso a farti del male da sola ma hai anche dovuto coinvolgere un'altra persona"
La bionda fece un sorrisetto strafottente, un chiaro segno che il suo livello di stress avesse raggiunto il limite "almeno io non ho abbandonato nessuno, a differenza di qualcuno di mia conoscenza"
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My Red Thread of Destiny
FanficIn una società nella quale l'immagine e i soldi sono tutto, sette famiglie decidono di programmare dei matrimoni combinati tra le loro figlie. Dieci ragazze col destino già scritto si ritroveranno a vivere sotto lo stesso tetto, costrette a passare...