Le dieci ragazze convivevano da due settimane e di progressi ce n'erano stati ben pochi, considerando che Mina e Chaeyoung erano le uniche a non dare alcun tipo di problema alla loro già esasperata tutrice. La donna, stanca delle urla continue durante le sue lezioni, aveva deciso di punirle tutte senza alcuna distinzione.
"Sono già stanca del vostro atteggiamento, volete uccidervi a vicenda? Fatelo pure, ma fuori da questa casa e dopo che avrò preso il mio stipendio. Ci sarà presto un evento, il primo della vostra vita, e i vostri genitori ci tengono molto a farvi fare bella figura. Cosa vi costa comportarvi in maniera civile l'una con l'altra?"
"Merda, quell'idiota da strapazzo mi ha sorpassata alla fine!" sbottò Sharon subito dopo, totalmente immersa nel suo gioco di macchine da corsa che aveva da poco installato sul cellulare.
Jeongyeon glielo tolse subito dalle mani "se continui a giocare mentre la vecchia sta parlando non ci lascerà libere, razza di idiota con la testa gialla"
Sonia aveva la bocca semi aperta e sbatteva spesso la palpebra destra, un chiaro segno che stesse iniziando ad avere dei tic dati dal nervoso "la tua maleducazione è una delle cose più irritanti al mondo, ne sei consapevole?"
"L'ho detto in modo affettuoso, non ti devi offendere" Jeongyeon fece un sorrisetto innocente e poggiò il mento sulla spalla di Nayeon, rilassandosi subito "ho sonno"
Tutte le presenti nella stanza le stavano guardando con gli occhi spalancati, pronte ad assistere all'ennesima litigata, ma Nayeon si limitò a guardare lo schermo del cellulare "allora dormi, oggi ti sei svegliata all'alba"
"Sta succedendo quello che sto vedendo? Sto forse sognando?" Chaeyoung fece una delle sue facce sorprese, facendo ridacchiare Mina.
"A volte riescono a darsi tregua, è un traguardo" bisbigliò Sonia, ma era già troppo tardi.
Jeongyeon aveva tolto il cellulare dalle mani di Nayeon e stava guardando lo schermo con un'espressione infastidita "la vecchia ce l'ha spiegato in una delle prime lezioni che bisogna essere fedeli e tu mi stai tradendo ancora prima di cominciare. E poi chi sarebbe questa soggetta? Io sono molto più bella"
Nayeon alzò gli occhi al cielo "è un'artista che seguo e non riesco a capire quale sia il tuo problema al riguardo. Tu sei più bella, hai detto la verità, quindi non c'è bisogno di fare così. Adesso ridammi il telefono e smettila di comportarti come una fidanzata gelosa, non stiamo insieme"
"Odio fare la puntigliosa, ma obiettivamente parlando voi due siete fidanzate" aggiunse subito Jihyo "siamo tutte impegnate, non è a questo che servono i contratti firmati dai nostri genitori?"
Dahyun finì di bere il suo caffè e posò la tazzina sul tavolino di vetro "più che impegnate direi che siamo in trappola" lanciò un'occhiata a Sana "avevo altri piani e i miei genitori hanno ben pensato di rovinarli"
"Giusto, adesso non puoi più conquistare la tua cotta storica. È un peccato, secondo me le piaci anche tu" Chaeyoung si stava guardando le punte dei capelli, ma con la coda dell'occhio vide il fastidio sul volto di Sana "questo si che si può definire un triangolo interessante"
Tzuyu, l'unica che non aveva proferito parola sin dalla mattina, guardò Sharon e le picchiettò sulla spalla "ti va di andare a mangiare un gelato? Dopo potremmo fare una passeggiata"
"Non ho nessun torneo a cui partecipare, ovvio che mi va!" la bionda sorrise "possiamo prendere la mia macchina, conosco un'ottima gelateria. Andiamo subito" si alzò dal divano e trascinò con sé la ragazza più alta.
"Io vado in palestra, non ho voglia di stare a poltrire tutto il giorno accanto a una traditrice" Jeongyeon diede una spallata a Nayeon prima di alzarsi dal divano e corse a prendere il borsone da palestra.
STAI LEGGENDO
My Red Thread of Destiny
FanficIn una società nella quale l'immagine e i soldi sono tutto, sette famiglie decidono di programmare dei matrimoni combinati tra le loro figlie. Dieci ragazze col destino già scritto si ritroveranno a vivere sotto lo stesso tetto, costrette a passare...