La Prima Lezione

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La mattina dopo nell'enorme villa c'era una tensione tale da poter essere tagliata con un coltello: Sana e Dahyun non facevano altro che guardarsi in cagnesco, Jeongyeon sembrava indecisa su chi uccidere prima tra Nayeon e Sharon, le quali avevano deciso di farsi i fatti propri, Mina e Tzuyu erano seccate da quell'assurda situazione e Chaeyoung era totalmente immersa nel suo mondo. Solo Jihyo e Momo si stavano comportando in modo normale e civile, al punto di condividere la colazione da sole in cucina, decise ad evitare la sala da pranzo dove erano riunite le altre.

"Si stanno comportando peggio di ieri, secondo te capiranno mai che fare così peggiorerà solo le cose per tutte noi?" Jihyo stava sorseggiando un caffè nero "basta ignorarsi se proprio non riescono a parlare senza litigare e guardarsi male tutto il tempo farà venire loro le rughe"

Momo fece spallucce "non mi interessa, se vuoi la mia più sincera opinione. So che tre di loro sono le mie sorelle, ma non spetta a me metterle in riga o dire loro cosa fare. Tu piuttosto dovresti mettere un po' di zucchero nel caffè, stai continuando a fare smorfie ed è chiarissimo che non ti piace"

"Sto cercando di abituarmi a berlo senza, tra qualche giorno non farò nemmeno una smorfia e non sarò più una schiava dello zucchero, vedrai che cambiamento"

La giapponese si mise ad osservare la ragazza seduta di fronte a lei e ridacchiò dopo aver visto l'ennesima smorfia sul suo viso "sei troppo buffa"

Jihyo mise il broncio a quell'affermazione "non sono buffa"

"Lo sei, ma nonostante questo la tua bellezza è innegabile" Momo le fece l'occhiolino "spero che andremo d'accordo, non sono antipatica come credi"

"Infatti sei peggio" Sharon era entrata in cucina e si era messa a frugare in una delle credenze, afferrando un pacco di biscotti al cioccolato "non farti ingannare dal suo bel faccino, è una vipera, anche se Sana non si batte"

Se Momo avesse potuto fulminare sua sorella con lo sguardo l'avrebbe sicuramente incenerita sul posto "se fossi in te starei zitta considerando il casino che hai fatto stanotte. Quando imparerai a non urlare mentre la gente sta dormendo? Sei una bamboccia nel corpo di un'adulta con un'ossessione per i videogiochi"

La bionda le fece la linguaccia "meglio bamboccia che stupida come te, io almeno posso cambiare e crescere; tu rimarrai così per tutta la vita"

Jihyo si sentiva in imbarazzo e si limitò a finire il suo caffè, ascoltando le due sorelle che discutevano su chi fosse la più stupida della famiglia. Lei non aveva nessuno con cui litigare eccetto se stessa e stava cercando di capire se fosse fortunata oppure no.

⚝⚝⚝

Poco dopo la colazione il campanello di casa suonò "qualcuno vada ad aprire la porta, io sono troppo occupata!" urlò Sana dalla sua stanza dopo l'ennesimo squillo del campanello, era appena uscita dalla doccia e non aveva voglia di scomodarsi per vestirsi in fretta.

"Vado io!" urlò Jeongyeon, scendendo le scale in fretta e furia e aprendo la porta, ritrovandosi davanti una donna di mezza età vestita di tutto punto "ehm, tu saresti?"

La donna ridacchiò, mettendosi una mano davanti alla bocca "mi chiamo Sonia e sono la vostra tutrice, possiamo dire così" sorrise gentile "non mi inviti ad entrare?"

Jeongyeon alzò le sopracciglia "sappiamo badare a noi stesse, non ci serve una tutrice. Buona giornata" fece per chiudere la porta, ma Sonia fu più veloce di lei ed entrò in casa, guardandosi intorno con interesse.

"Davvero una bella casa, si vede chiaramente lo zampino dei Minatozaki. A proposito: dove sono le mie quattro ragazze? Non le vedo da parecchio tempo e temo non si ricordino più di me"

My Red Thread of DestinyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora