CAP 3:

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POV CLARA

Cazzo. Cazzo. Cazzo. Cazzo. Cazzo.

Calma. Dai Clara hai semplicemente fatto una video chiamata con un ragazzo, non è la prima volta, soprattutto in questo periodo lo fai di frequente con i tuoi amici.

E' indiscutibile il fatto che sia un ragazzo porca troia, peccato che sia solo uno dei ragazzi più belli che ci sia sulla piazza ora.

Bellissimo, fisico da urlo, voce stupenda, danza alla perfezione, ricco sfondato, insomma desiderato da milioni di donne in tutto il mondo.

Mi alzo dal letto non riuscendo più a contenere la felicità, ho bisogno di camminare.

Non c'è molto spazio nella mia micro-casa, ma non riesco a stare ferma e in questo momento muovere le gambe mi sembra il modo migliore per scaricare l'adrenalina.

Mi blocco appena intravedo con la coda dell'occhio il mio riflesso nello specchio appeso di fianco all'armadio.

Dimmi che è solo un brutto incubo, ti prego!

Ho appena fatto la telefonata più bella ed emozionante della mia vita con il ragazzo più bello del mondo e io sono veramente vestita così?!

Non credo ai miei occhi! Ma sarò sfigata?! Con tutti i pigiami che ho dovevo scegliere proprio quello con le pecore e la pioggia di cuoricini?!

Avrà sicuramente pensato che ho un ritardo nella crescita se sono capace di indossare una cosa del genere.

Istinto suicida, lasciatelo dire: vaffanculo!

Domani lo tolgo e lo brucio, ora non ho voglia di spogliarmi.

Dopo aver constatato che ho rovinato l'unica occasione che la vita ha deciso di offrirmi mi dirigo ai fornelli, l'acqua sta iniziando a bollire. Mentre osservo le bolle sollevarsi verso la superficie mi immagino a tuffarmici dentro, a 100° dovrei morire subito, così potrei risparmiarmi l'umiliazione di essere comparsa davanti a Jeon Jung Kook dei BTS vestita come Sofia!

Per la precisione: Sofia è mia cugina e a gennaio compirà 7 anni, si veste meglio di me e con questo ho detto tutto.

Non demoralizziamoci troppo, in fin dei conti in quante possono dire di aver parlato al cellulare con lui?

Nessuna a quanto ne so. Guardiamo il lato positivo: con quel codino e la rasata sulle tempie è ancora più bello e per dieci minuti è stato uno spettacolo esclusivo.

30 secondi, la mia mente ci impiega esattamente 30 secondi prima di risprofondare nella disperazione, non posso nemmeno chiamare le mie amiche per sfogarmi, perché se io posso definirmi una fan moderata, loro sono completamente fuori di testa, durante un loro concerto sarebbero capaci di tirargli in faccia il reggiseno.

Devo stare molto attenta e non farmi scappare nulla.

Finisco di cucinare, apparecchio e mi siedo sforzandomi di mandare giù qualcosa, lo stomaco è chiuso e non accenna ad aprirsi, come biasimarlo.

Con uno sforzo enorme finisco il piatto di maccheroni all'olio, lavo le poche stoviglie che ho utilizzato e finalmente mi lascio cadere sul divano, sfinita, troppe emozioni tutte insieme, il mio povero cuore non le regge.

Appoggio la testa allo schienale e ripenso a quello che ci siamo detti, frasi molto brevi perché entrambi siamo palesemente incapaci di parlare in inglese, ma nonostante la barriera linguistica siamo riusciti a capirci.

Dio mio quel sorriso, e quella voce! Averlo saputo registravo tutto solamente per poterlo rivedere all'infinito.

Passo cinque minuti beandomi al ricordo del suo viso che mi parla, poi d'un tratto mi torna in mente l'unica domanda veramente importante che mi ha fatto: posso richiamarti?

Venere & Marte [J.JK]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora