Venere & Marte [J.JK]

CAP 15:

POV CLARA

"Quindi hai già deciso tutto?".

"Si Ludo, partirò tra un mese, i primi di ottobre".

So che è stato da stronzi tenersi tutto dentro, soprattutto con lei, ma no potevo fare altrimenti, l'idea di andare a vivere in Corea, imparare un'altra lingua, cercare casa lontano, sono tutte cose che avrei voluto condividere con qualcuno e se avessi potuto farlo le avrei condivise proprio con Ludovica.

Fin da subito ci siamo trovate in sintonia, come carattere siamo molto simili, l'unica differenza è che lei affronta tutto con positività, io invece spesso mi faccio prendere dal panico e dalla fretta di finire.

Lei si era immaginata che una volta finita l'Università avremmo cercato lavoro assieme, riuscendo magari con un po' di fortuna a trovare un impiego nello stesso posto. Spesso mi ripeteva: "mi raccomando Clara! Quando finiremo non perdiamoci di vista! Sarebbe bello lavorare insieme".

Anche lei in fondo ama montare video e quindi nella sua testa era scontato che saremmo finite nella stessa agenzia a sclerare insieme per l'ennesimo cliente rompipalle, invece io sono riuscita a deluderti, lo vedo nel tuo sguardo, nel modo in cui stai giocando con la tazzina del caffè che hai appena bevuto, dal labbro che continui a mordicchiarti.

Mi space amica mia, ma per me al primo posto in questo momento c'è un'altra persona, e per lui tutto il resto è passato in secondo piano.

Non mi interessa trovare lavoro qui, anche se fosse il più bello e remunerativo che ci sia, perché questo vorrebbe dire stare lontana dall'uomo di cui mi sono innamorata.

Non voglio rimanere a vivere qui, magari in un paesino più vicino a casa dei miei genitori, perché significherebbe non potermi svegliare tra le sue braccia, non potermi intrufolare in casa sua appena ha un momento libero, non poterlo vedere, sentire, toccare.

"E i tuoi come l'hanno presa?".

"Male, l'hanno saputo qualche giorno fa. Mia madre ha pianto per due giorni e mio padre continua a ripetermi che sto per fare una cavolata, che l'Italia è meglio della Corea".

"Hai proprio deciso all'oscuro di tutti".

"Sì, perché è una mia scelta. Non volevo che qualcuno si mettesse in mezzo cercando di convincermi a restare".

La osservo mentre mi sorride.

"Vorrei avere anche io il tuo coraggio, prendere e partire, ma ho troppe cose che mi legano qui".

A me qua è rimasto ben poco, tutto quello che mi interessa è la, ma chiaramente non posso dirtelo, come non posso dirti che l'uomo che amo lo conosci bene perché è uno dei cantanti che più segui.

"Non è stata una decisione avventata. Mi sono documentata, per mesi ho studiato la lingua, ho mandato centinaia di Curricula, ho chiesto informazioni a degli italiani che stanno la da anni".

"Dove vivrai?".

"Ho trovato un appartamento in affitto in centro a Seoul, vicino all'agenzia in cui lavorerò. Settimana scorsa ho dato la caparra".

"Dimmi solo una cosa: c'entra per caso un ragazzo?".

Sono così scontata? Probabilmente quando una è innamorata glielo si legge in faccia, o perlomeno con me deve essere così. Pensandoci io effettivamente faccio fatica a mentire, se fino ad ora ho raccontato menzogne l'ho fatto solo ed esclusivamente per la sua incolumità, ma ora non voglio più farlo, non con lei.

"Anche" rispondo sorridendo.

"Lo sapevo! Almeno è carino?".

Cazzo Ludo se è carino, è il ragazzo più attraente e bello che ci sia in Corea!

"Abbastanza".

"Foto?".

Il mio cellulare è pieno di foto sue, ma per cause di forza maggiore non posso mostrartele.

"Purtroppo no. Ci chiamiamo, ma niente foto".

"Vorrà dire che quando finirà questa pandemia ti verrò a trovare e me lo presenterai".

Spero di poterlo fare un giorno, poterti invitare a casa mia e dirti: "eccolo. Ti presento Jung Kook". Non desidero altro che poter gridare al mondo intero che lo amo.

"Certo".

"Ora devo andare che i miei mi aspettano".

"Ok" le dico alzandomi dalla sedia.

Si solleva e si gira verso di me piantando i suoi occhi scuri nei miei.

"Clara?".

"Cosa c'è?".

"Promettimi solo che se avrai l'occasione di incontrare uno dei BTS mi farai fare un autografo e me lo spedirai qui in Italia".

"Assolutamente" le rispondo ridendo.

Non ti immagini nemmeno quanto la tua richiesta sia realizzabile.

Quando arriverò da lui non solo il suo, ma ti farò fare anche quello degli altri sei, e chi lo sa, magari quando verrai a trovarmi, oltre al golden maknae, potrò presentarti anche il tuo preferito.

Io ci spero tanto amica mia.