POV HISEU
Seguo la figura di Jong-in dentro l'ingresso del suo palazzo, osservo ancora incredula le dita della mia mano destra intrecciate alle sue e sento dei leggerissimi brividi percorrermi tutta la schiena.
Per anni ho sognato di poter finalmente stringere di nuovo le sue mani, di poterlo sfiorare, sentire il calore che si sprigiona appena le nostre pelli si toccano, poter baciare le sue labbra tenendomi stretta alle sue forti spalle, eppure ho paura, paura che sia tutto un errore, che in realtà lui non provi quello che provo io.
E' cambiato da allora, e non solo fisicamente: non è più il ragazzino impacciato e spaesato che avevo conosciuto un tempo, che sobbalzava ogni volta che mi voltavo verso di lui per chiedergli di passarmi la gomma, che diventava bordeaux quando preso da un coraggio che nemmeno lui sapeva di avere mi afferrava le dita e le stringeva forte, che cercava di compiacermi in qualsiasi modo.
All'epoca ero io il centro del suo universo, me lo ricordo bene, e più di una volta me l'aveva dimostrato.
Ora invece non percepisco più la sua insicurezza, vedo solo un uomo forte, impetuoso, sicuro di sé, pronto a fare qualsiasi cosa pur di raggiungere il suo scopo.
E' imperscrutabile, quando eravamo piccoli per me era come un libro aperto che conoscevo a memoria, adesso non riesco a penetrarlo, è come se in questi anni si fosse costruito intorno una corazza d'amianto, impossibile da scalfire.
Nonostante tutte le mie perplessità non riesco a staccarmi da lui, non riesco a voltargli le spalle, proprio come lui aveva fatto con me, perché anche se è cambiato e non è più lo stesso, sento nel profondo che il Jong-in di cui mi ero innamorata è ancora qui, solo più maturo e consapevole di ciò che lo circonda.
Mi guida oltre le porte dell'ascensore che ci condurrà nel suo appartamento, aspetta che si chiudano e si volta a guardarmi, la sua mano risale fino a posarsi sulla mia guancia morbida.
"Hiseu sei cambiata, ma il tuo viso è rimasto quello della ragazzina che mi ha fatto innamorare".
Socchiudo gli occhi godendomi il significato delle sue dolci parole, poi le sue labbra sfiorano le mie, non più travolte dalla passione, ma leggere, amorevoli, tenere.
Lentamente le dischiudo, accogliendo di nuovo la sua lingua e in un attimo riprendono il gioco da dove l'avevano lasciato, si toccano, si avvinghiano, si lasciano e si uniscono in una danza sempre più ritmata.
La nostra dolcezza non riesce a farla da padrona, perché il desiderio di sentire i nostri corpi di nuovo uniti è troppo forte.
Con uno scatto si allontana da me giusto il tempo di avvicinarsi alla pulsantiera per schiacciare stop, l'ascensore si blocca bruscamente e lo vedo ritornare da me, bramoso di rituffarsi tra le mie braccia.
Mi stringe il volto con entrambe le mani e ricomincia a baciarmi con una foga sempre più crescente, il suo corpo che spinge senza ritegno contro il mio, i nostri denti che si scontrano.
La sua mano scende, scende, scende, fino a raggiungere di nuovo la mia coscia e sfiorandola si fa strada tra le mie gambe vogliose.
La mia intimità è già umida, impaziente, pronta ad accoglierlo ogni volta che lo desidera.
Ho bisogno di aggrapparmi con più forza a lui per non cadere, sento le ginocchia tremare nel momento esatto in cui si insinua in me con le dita.
Mentre mi penetra allunga il pollice, andando a solleticare il mio clitoride.
E' un mix letale, con una semplice mano è in grado di farmi sentire delle emozioni e delle sensazioni mai provate prima.
Jong-in fermati, se continui così dubito che potrò resistere ancora per molto.
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Venere & Marte [J.JK]
RomanceClara è una giovane universitaria italiana immersa totalmente nello studio, vorrebbe laurearsi e trasformare la sua passione per il montaggio video in un lavoro. Un giorno però prende una decisione difficile: lasciare un commento puramente tecnico s...