POV CLARA
"Grazie ancora per la cena Clara".
"Figurati. Allora ci sentiamo?".
"Certo. Notte".
Vedo Hiseu voltarsi e avviarsi verso le scale, il suo appartamento si trova esattamente due piani sotto il mio.
Chiudo la porta con il sorriso sulle labbra, sono felicissima perché forse ho trovato una nuova amica.
Mi ha fatto troppa tenerezza quando sconsolata mi ha risposto che non importava che non avessi il brodo da prestarle, così non ci ho pensato due volte e l'ho invitata a fermarsi a cena da me.
Abbiamo parlato di un sacco di cose e ho scoperto che anche lei si è trasferita qui per lavoro, lasciando la sua famiglia e gli amici lontano.
Mentre ripenso alla nostra conversazione e ripongo i piatti nella lavastoviglie sento il cellulare suonare.
Eccolo finalmente! Non vedo l'ora di raccontargli tutto.
Mi asciugo le mani e corro verso la sala dimenticandomi che a terra ho lasciato vari scatoloni, così senza accorgermene picchio esattamente il mignolo del piede destro contro la confezione del mio nuovo frullatore.
Un dolore fulminante mi trapassa tutto il piede e dalle mie labbra escono una serie di parolacce che farebbero rabbrividire perfino Marilyn Manson.
Meno male che nessuno capisce una cippa di italiano, altrimenti sono sicura che a breve mi sarei trovata la polizia fuori casa.
Saltellando su un piede solo mi accascio sul divano con il telefono in mano, infilo in qualche modo gli auricolari e rispondo alla videochiamata.
"Ehi! Che succede?".
La voce meravigliosa del mio ragazzo mi invade le orecchie, deve essersi accorto che qualcosa non va perché sono rannicchiata con la fronte appoggiata alle ginocchia e con la mano libera mi sto massaggiando il dito ferito.
"Per risponderti in tempo ho picchiato il piede contro lo scatolone".
Alzo lo sguardo appena lo sento scoppiare a ridere.
"Quanto sei simpatico!" gli rispondo abbastanza indispettita.
Lui ride e intanto io soffro.
"Scusa ma sei troppo divertente. Saresti capace di farti male anche in una stanza imbottita e senza mobili!"
In effetti ha ragione, sono famosa per la mia sbadataggine e ormai pure lui ci ha fatto l'abitudine.
"Vorrei vedere te".
"Dai, passato?".
Come faccio a fare finta di essere arrabbiata con Jung Kook quando mi guarda così, con quegli occhi penetranti e le labbra socchiuse?
Impossibile.
"Sì, come è andata la giornata?".
"Bene, le solite cose, a parte Tae che ha ricevuto l'ennesima minaccia di morte".
Che ansia cazzo! So bene che ogni tanto capita, perfino il mio ragazzo le ha ricevute in più di un'occasione, ma ogni volta che me lo dice sento la pelle d'oca.
Noi possiamo stare tranquilli perché nessuno sa della nostra relazione, io addirittura per paura che qualcuno riconosca la sua voce uso le cuffie quando parlo con lui, ciò non toglie il fatto che un po' di paura che ci scoprano e delle conseguenze che ne deriverebbero la provo.
"Stai attento, ti prego".
"Tranquilla. Io e te siamo al sicuro" dice cercando di rassicurarmi con il suo meraviglioso sorriso.
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Venere & Marte [J.JK]
RomanceClara è una giovane universitaria italiana immersa totalmente nello studio, vorrebbe laurearsi e trasformare la sua passione per il montaggio video in un lavoro. Un giorno però prende una decisione difficile: lasciare un commento puramente tecnico s...