CAP 39:

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POV CLARA

Sorrido mentre la mia mano stringe forte la frusta con cui sto impastando gli ingredienti per i pancake, sono troppo felice, è finalmente tornato da me, tra le mie braccia.

Quest'attesa è stata terribile, estenuante, però alla fine l'abbiamo superata, insieme.

So che avrò bisogno di tempo per mandare giù il boccone amaro del fatto che è stato con altre donne, ma non mi importa, l'unica cosa che conta ora è che siamo di nuovo insieme.

Jung Kook, il golden maknae dei BTS, il ragazzo più bello e desiderato, è di nuovo il mio fidanzato.

Grazie mille istinto suicida, stavo per fare la cazzata facendolo uscire dalla mia vita, ma come sempre sei stato tempestivo e sei intervenuto prima che accadesse, e ora sono qui, nella mia cucina, mentre preparo la colazione per il mio ragazzo che sta ancora dormendo nel mio letto, dire che sono al settimo cielo è riduttivo.

Poi all'improvviso sento di nuovo il mio telefono vibrare.

Non posso lasciarti con un messaggio Min-jun, nemmeno con una telefonata, non lo meriti, perché tu sei un bravissimo ragazzo e spero con tutto il cuore che la fuori ci sia la persona giusta per te.

Appena riusciremo a incontrarci ti spiegherò tutto, pregando soltanto che tu capisca, ti arrabbierai, ne sono sicura, ma sei intelligente e so che alla fine comprenderai le mie ragioni.

Inizio a versare la pastella sulla padella e, con la spatola in mano, comincio a rigirare i pancake uno alla volta, fin quando vedo il piatto pieno.

Mentre sono intenta a sciacquare la ciotola sento due forti braccia avvolgermi i fianchi.

"Buongiorno" dice lasciandomi caldi baci sulla spalla nuda e sul collo.

Sorrido e mi volto.

Meno male che mi sto sorreggendo al lavandino, altrimenti non credo che le mie gambe potrebbero sopportare il peso di così tanta bellezza.

Cazzo Jung Kook, sei una visione.

Ieri sera, col buio e gli occhi gonfi, non sono riuscita a guardarti bene, a parte che non posso fare a meno di notare i nuovi tatuaggi che si sono uniti agli altri che già avevi, ma i tuoi muscoli sono, come dire, esplosi.

Che cavolo hai combinato in questi mesi lontano dalla sottoscritta?!

Per caso ti sei pompato per fare colpo su di me? No, perché amore mio non era necessario, però ammetto che così sei superlativo.

Le mie mani infatti stanno esprimendo esattamente quello che provo, tastando i tuoi pettorali come se fossero mele al mercato.

Passo due meravigliosi minuti ad esaminare ogni sua fascia muscolare, finché la sua voce interrompe la mia adorata ispezione.

"Hai finito di tastare? No, perché avrei un pochino di fame".

Uffa, che fretta hai? Avevo appena finito l'analisi degli addominali e stavo per passare ai bicipiti, ma ho capito che sarà per un'altra volta.

"Vieni, ho preparato i pancake. Ti vanno?".

Afferro la sua mano e lo faccio accomodare al tavolo.

"Certo!".

Dall'entusiasmo con cui ha risposto capisco che è leggermente affamato.

Mentre facciamo colazione coglie l'occasione per farmi i complimenti per la casa, effettivamente lui non l'aveva mai vista, la sua fama gli ha sempre impedito di venirmi a trovare nel mio appartamento.

Venere & Marte [J.JK]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora