Venere & Marte [J.JK]

CAP 22:

POV CLARA

Così è perfetto.

Mi allontano ammirando il quadro che ho appena appeso di fronte al letto della mia nuova camera: una gigantografia identica a quella che ho regalato a Jung Kook, solo che al posto di Venere sulla mia c'è Marte.

Non che possa in qualche modo avere bisogno di un oggetto per ricordarmi di lui, ma guardandola mi sentirò sicuramente un pochino meno sola.

Piano piano la mia nuova casa sta prendendo forma, l'ho presa già arredata, per cui i mobili ci sono già, però mi manca tutto ciò che serve per riempirli.

I miei amati scatoloni non sono ancora arrivati, quindi per ora mi devo accontentare di quello che mi sono portata dietro, nel frattempo sto comprando un po' alla volta tutto quello che non mi verrà spedito dall'Italia, come ad esempio il televisore.

Ancora due giorni e poi verrò a vivere qui definitivamente, due giorni ancora con lui.

Domani avrà addirittura la giornata libera e non potendo fare molto altro lo passeremo chiusi in casa sua.

So benissimo che sarà dura, incontrerò per strada i miei colleghi, magari accompagnati dai rispettivi partner, e io dovrò far finta di nulla, dovrò mentire dicendo che non ho nessuno con cui condividere certi momenti, verrò invitata a cena dagli amici che spero un giorno di trovare e sarò l'unica senza accompagnatore.

Tutti dovranno pensare che sono single, sì, perché l'alternativa è ben peggiore dell'invidia che proverò nei confronti degli altri innamorati.

Le sue fan inizierebbero ad odiarlo, ad odiarci, la sua reputazione verrebbe rovinata e la mia vita diventerebbe un inferno.

Non posso nemmeno appoggiare sul mobile della sala qualche nostra fotografia insieme, perché se qualcuno entrasse in casa mia le noterebbe, di certo non potrei mentire raccontando che quello che nella cornice mi sta baciando è il sosia di Jeon Jung Kook, non ci crederebbe nessuno.

Lui è troppo bello, troppo perfetto per avere un clone che gira per Seoul.

Finisco di sistemare i vestiti nell'armadio, ho intenzione di lasciarne un po' a casa sua, così quando sarò da lui non dovrò portarmi avanti e indietro il cambio.

Faccio prendere una boccata d'aria all'appartamento, poi chiudo tutto ed esco.

Camminando per il mio quartiere mi sto rendendo conto che questa città è molto meglio di come me l'ero immaginata, sono sicura che non avrò problemi ad adattarmi.

Sono seduta sul suo immenso divano con il cellulare in mano.

Mia madre mi scrive ogni ora per sapere se va tutto bene, come darle torto, la sua unica figlia si trova in una città sconosciuta dall'altra parte del pianeta, è normale che si preoccupi, anche perché è convinta che qui io non conosca nessuno, quando in realtà in questo momento mi trovo svaccata nell'appartamento del ragazzo più famoso della Corea del Sud, ma come con gli altri, anche con lei devo mantenere il segreto.

All'improvviso sento delle chiavi che girano la serratura, guardo l'orologio che segna le sette di sera, ha fatto in fretta a tornare, credevo che terminasse di lavorare più tardi.

"Ciao".

Farfalle, sento tante minuscole farfalle che mi ronzano nello stomaco ogni volta che lo vedo.

Ma puoi essere così dannatamente bello anche la sera, dopo una giornata intera di lavoro?!

Jeans scuri attillati che mettono ben in risalto le sue cosce allenate, un giubbino di pelle nero, il suo fidato cappello alla pescatore e mascherina.