POV CLARA
La prima settimana di lavoro è finita, posso ritenermi pienamente soddisfatta, i miei nuovi colleghi mi hanno accolta senza problemi, nonostante il mio coreano sia ancora molto limitato.
Come orari sono molto simili ad un posto di lavoro italiano, dalle 9 del mattino fino alle 6 di sera, un'ora di pausa in mezzo, e visto che casa mia dista circa 10 minuti a piedi dall'ufficio, posso dire di essere abbastanza fortunata, non devo neppure prendere i mezzi per muovermi e quando finisco, alle 6.30 sono già a casa.
Appena arrivata mi hanno mostrato le sale di montaggio e mi hanno spiegato a grandi linee in cosa consiste il mio lavoro.
Per iniziare mi hanno affidato lavori abbastanza semplici, assicurandomi che col tempo mi faranno fare anche cose più complesse.
In ufficio con me ci sono Hae, una ragazza di una decina d'anni più grande e Jun, un ragazzo più piccolo, abbiamo legato subito e senza che glielo chiedessi mi hanno presa sotto la loro ala aiutandomi quando mi vedevano in difficoltà.
Anche il mio capo è un uomo molto alla mano, sulla sessantina, autoritario ma giusto, scherza quando c'è da scherzare e comanda quando c'è da dirigere i lavori.
Nella mia nuova casa mi sono ambientata subito, certo, mi fa strano essere tornata a vivere da sola dopo una settimana passata in casa del mio ragazzo, però mi piace avere i miei spazi, gestirli come voglio io, e poi l'appartamento di Jung Kook dista solo mezz'ora a piedi, posso andare da lui nei weekend senza problemi.
Lui tendenzialmente ha la domenica libera, a parte quando deve registrare qualcosa o deve presenziare a qualche evento, di conseguenza, proprio come sto facendo ora, il sabato sera lo raggiungo.
Guardo l'orologio legato al mio polso sinistro, le 7:25 di sera, ormai dovrebbe essere tornato a casa.
Accelero il passo nella speranza di arrivare il prima possibile, questi cinque giorni lontana da lui dopo un anno di attesa e sei giorni passati assieme sono stati abbastanza pesanti da sopportare.
Arrivo davanti al suo palazzo, digito il codice di sicurezza che ormai ho imparato a memoria ed entro.
In più vederlo spalmato su tutta la città non aiuta, anche sulla bottiglietta di gazzosa che sto stringendo tra le mani c'è la sua foto stampata sopra.
Potevo scegliere quella con su uno degli altri sei, ma lui era li che mi sorrideva, che mi urlava "scegli me", così ho ceduto. Poi vogliamo mettere il gusto di esibire la sua immagine, sapendo che a breve sarò probabilmente avvinghiata a lui nuda?! Non ha prezzo.
La fisso mentre l'ascensore sale e non posso fare a meno di pensare che l'originale è molto meglio di così, soprattutto quando è senza abiti.
Ok Clara, va bene che stai per rivederlo dopo cinque giorni, ma cerchiamo di frenare gli ormoni, altrimenti penserà che sei una ninfomane!
Mi avvicino alla sua porta d'ingresso e suono, la vedo spalancarsi, poi un braccio a me molto familiare mi trascina all'interno.
Non ho nemmeno il tempo di realizzare, che mi trovo incastrata tra la parete e il corpo mozzafiato di Jung Kook.
La sua lingua sta già giocando con la mia togliendomi il fiato e le sue mani si sono appoggiate sul mio sedere cercando di spingermi il più possibile contro la sua eccitazione.
Meno male che ero io quella fissata col sesso, non mi ha dato nemmeno il tempo di entrare che mi è saltato addosso! Non che la cosa mi dia fastidio, anzi!
Istintivamente infilo le mani sotto la sua felpa, in questo momento ho un bisogno estremo di sentire la sua pelle calda sotto le dita.
Senza staccarsi da me sposta la sua mano tatuata verso il bottone dei miei jeans, lo slaccia e apre la lampo.
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Venere & Marte [J.JK]
Storie d'amoreClara è una giovane universitaria italiana immersa totalmente nello studio, vorrebbe laurearsi e trasformare la sua passione per il montaggio video in un lavoro. Un giorno però prende una decisione difficile: lasciare un commento puramente tecnico s...