CAP 35:

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POV CLARA

"Grazie mille Min-jun" dico mentre la mia mano si porta il calice di vino alla bocca.

E' una sensazione stranissima poter cenare in un ristorante insieme ad un ragazzo, poter mangiare tranquillamente circondati da altre persone, chiacchierare senza il timore di essere interrotti.

Non credevo, ma ora che sto vivendo tutto questo, mi rendo conto che mi mancava, poi se aggiungiamo il fatto che il ragazzo seduto davanti a me è veramente bello, simpatico, interessante, non guasta per niente.

L'ho conosciuto un paio di settimane fa a lavoro, è il figlio di uno dei clienti per cui abbiamo lavorato, insieme al padre un giorno è venuto in ufficio da noi per visionare il girato ed è stato molto gentile e disponibile.

Prima di andarsene ha voluto fare due chiacchiere con me, e si sa, da cosa nasce cosa, così ora mi ritrovo qui, in abito da sera, seduta al tavolo con lui, mangiando un piatto tipico coreano e parlando di quello che vorremmo fare in un futuro non molto lontano.

Più lo guardo e più mi rendo conto che è veramente molto sexy, si vede che ama la palestra, alto, muscoloso, la camicia bianca semi trasparente che sta indossando non lascia molto spazio all'immaginazione.

Non correre troppo Clara, in fondo siete solo al primo appuntamento.

Pensandoci bene con lui la regola delle tre uscite non mi farebbe poi così schifo, è bello ed è anche un buon partito, cosa voglio di più della vita?!

Riappoggiamo i piedi a terra che è meglio, praticamente lo conosco da due ore e già sto fantasticando, meglio evitare, magari poi conoscendolo meglio si rivela essere ciò che non è, in tal caso sarei ufficialmente eletta la ragazza straniera più sfigata della Corea!

"Qual è il tuo gruppo sanguigno?".

Una serata meravigliosa rovinata dalla tipica domanda senza senso che i ragazzi come lui amano fare.

Hiseu prima o poi dovrà spiegarmi come mai i coreani sono così attaccati a queste scemenze, già viaggiano più avanti rispetto al resto del mondo visto che per loro l'età effettiva di una persona è un optional, in più aggiungiamoci che credono nelle coincidenze peggio di Paolo Fox, abbiamo ottenuto il popolo più strambo della Terra.

Manco me lo ricordo il mio gruppo sanguigno!

Invento o dico la verità? Meglio la seconda, mi sono rotta di inventare cazzate.

"Non me lo ricordo. Devo chiedere a mia madre".

Ok, sta ridendo, questo vuol dire che è attaccato a queste scemenze fino a un certo punto, benissimo, bello, ricco, interessante e soprattutto intelligente.

Brava Clara, il tuo amico istinto suicida ci ha visto giusto, come sempre aggiungerei.

Finiamo la serata chiacchierando e scherzando, fin quando arriva il momento di tornare a casa, mi offre la cena e mi riaccompagna a casa.

Capisco subito che si sta innervosendo, probabilmente la sua voglia di passare dalle parole ai fatti sta prendendo il sopravvento.

Caro mio non corriamo troppo, quello che hai in mente te lo puoi bellamente scordare, non sono una che fa sesso al primo appuntamento, quindi no, non ti inviterò a salire da me, mi spiace.

Arriviamo sotto casa mia, vedo che muore dalla voglia di concludere la serata con un bel ricordo.

Dai mega fusto, se proprio vuoi il bacio della buonanotte te lo concedo.

Vedo il suo dolce viso allungarsi verso di me e colta da un desiderio irrefrenabile di assaggiare le sue labbra chiudo gli occhi, pregustandomi il suo tocco delicato.

Dolce, tenero, premuroso, è così che definirei il primo bacio con Min-jun.

"Buonanotte Clara".

"Buonanotte. Ci sentiamo Min-jun".

"Ci conto" mi risponde sorridendo.

Scendo dall'auto e mi dirigo all'ingresso del mio palazzo, senza voltarmi sento il motore della sua macchina ripartire e sparire in lontananza.

Guardo l'ora, le 11:00 di sera.

Bene, Hiseu sarà sicuramente ancora sveglia, quella di solito non va a letto prima dell'una, quindi senza farmi troppi problemi mi ritrovo davanti alla sua porta e suono.

"Allora?" mi dice spalancando la porta.
Sapeva già che ero io senza aver guardato dallo spioncino, ormai io e lei siamo telepatiche.

"Sapevo di trovarti sveglia".

"Forza, entra e racconta".

Mi sistemo sul suo divano e inizio a raccontarle tutto, del modo gentile in cui mi ha accolta appena mi ha vista, delle cose che mi ha raccontato, della premura dei suoi gesti mentre mi serviva da bere, del nostro dolce bacio.

"Wow! Grande Clara! Hai fatto colpo! Quando le nozze?".

"Cretina! Non ho intenzione di sposarlo, però mi piacerebbe conoscerlo meglio".

"Sono proprio contenta per te amica".

"Grazie".

Anche io sono contenta, finalmente sto vedendo la luce in fondo al tunnel, sento che mi sto riprendendo piano piano e forse questo ragazzo è la chiave di tutto, con lui mi sono sentita rilassata, felice, in un certo senso la vecchia Clara.

Voglio assolutamente rivederlo, voglio poterci uscire ancora, provare a costruirmi qualcosa insieme a lui, dopo tanta sofferenza un po' di felicità me la merito.


Finisco di fare colazione, il mio immancabile cappuccino e la solita brioche confezionata a farmi compagnia, accendo il cellulare e mi si scioglie il cuore nel leggere il messaggio che mi ha scritto.

"Grazie per la bella serata Clara, spero di poterti offrire molte altre cene in futuro. Sono stato veramente bene. Ti penso. Min-jun".

Mi rendo conto di essere stata veramente fortunata, mi trovo dall'altra parte del mondo, eppure sono riuscita a trovare un uomo che mi apprezza, che vuole trascorrere del tempo con me, un uomo con il quale condividere dei momenti felici.

"Anche io sono stata bene Min-jun. Grazie per la cena. Non vedo l'ora di rivederti. Intanto ti auguro una buona giornata. Clara".

Premo invio e spero con tutta me stessa di essere finalmente riuscita a trovare l'uomo giusto per me.

Venere & Marte [J.JK]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora