POV CLARA
Che meraviglia, che cos'è questo tepore che sento? Percepisco la mia testa rilassata e abbandonata contro una superficie soffice, vorrei rimanere così in eterno, ma forse è arrivato il momento di svegliarmi.
Lentamente mi costringo a sollevare le palpebre e i miei occhi vengono colpiti da una luce accecante che mi costringe a voltare la testa immediatamente in cerca dell'oscurità.
Sento il mio cervello pulsare, come se volesse esplodere da un momento all'altro.
"Ehi, ti sei svegliata?".
Mi volto e mi rendo conto all'istante che non sono nel nostro letto come credevo, ma in braccio a Jung Kook, in un luogo a me molto familiare.
"Dove siamo?" chiedo con la voce impastata, cercando riparo contro il suo petto.
"In ascensore".
Ok, non ricordo praticamente nulla di quello che è successo prima di svegliarmi, ne come mai mi trovo il braccio al mio ragazzo, ne del perché mi faccia così male la testa.
"Cos'è successo?".
"Nulla di che, sei quasi morta soffocata e per dimenticare ti sei bevuta tre drink".
Ah.
Ecco spiegato il motivo di questo dolore atroce.
Ora ricordo, stavo mangiando una frittella, poi all'improvviso l'ho sentita incastrarsi nella mia gola, cercavo di respirare ma non ci riuscivo, poi qualcuno mi ha stretta da dietro e mi ha aiutata.
"Devo chiamare Hiseu per ringraziarla, meno male che era li con me".
"Veramente lei non ha fatto molto a parte gridare il tuo nome disperata".
Alzo lo sguardo sorpresa, ero convinta che fosse stata lei a salvarmi.
"Chi è stato?".
"Da fan del kpop credo che tu lo conosca: Kai degli Exo".
Oddio! Cioè: tra tutti gli idol che erano presenti a quella dannata festa proprio l'ex della mia migliore amica?!
Solo ora realizzo di essermene andata senza di lei, l'ho abbandonata li, lasciandola in balia dell'unico uomo che non avrebbe mai voluto incontrare, probabilmente distrutta dai ricordi e dal risentimento.
"Merda! Devo chiamarla!" urlo liberandomi della presa di Jung Kook e appoggiando i piedi a terra.
Peccato che come al solito faccio male i calcoli e subito un capogiro prende possesso di me facendomi barcollare.
"Ehi! Cosa fai? C'era un motivo se ti stavo portando in braccio!" dice sorreggendomi.
Vedo le porte dell'ascensore spalancarsi e ancorandomi al suo braccio mi faccio accompagnare fino all'ingresso di casa nostra, in pochi secondi percepisco distintamente un fastidio farsi strada nelle mie viscere fino ad arrivare al mio povero stomaco.
Credo di aver fatto un'emerita cazzata a mandare giù tutti quei drink, già faccio fatica a sopportare due dita di vino, figuriamoci tre superalcolici!
"Jung Kook! Muoviti ad aprire questa porta!".
Deve aver capito la situazione, perché in un secondo la spalanca permettendomi così di correre verso il primo bagno disponibile, entro senza nemmeno accendere la luce e mi dirigo verso il gabinetto, aggrappandomi senza ritegno alla superficie fredda della ceramica e sporgendomi con il viso verso quel buco profondo.
Meno male che ho optato come al solito per il mio amato chignon, altrimenti avrei rischiato di farmi lo shampoo con un mix di alcol e frittelle.
Mentre sono intenta a liberare il mio apparato digerente vedo la luce accendersi e con molta calma sento la sua mano che si appoggia alla mia schiena per darmi conforto.
"Sai Clara, quasi quasi prendo la RED e immortalo il momento. Sarebbe proprio un bel ricordo" dice ridendo come un cretino.
Provaci Jung Kook, provaci soltanto e scoprirai cosa vuol dire annusare e non toccare, fidati amore!
Purtroppo la mia bocca è troppo impegnata a scaricare tutti i residui di cibo che ho ingurgitato dentro il water, quindi mi limito ad alzare il mio bel dito medio nella sua direzione.
"Ti amo anche io" conclude prima di alzarsi e dirigersi fuori dal bagno.
Credo di aver buttato fuori anche il pranzo di Natale di sette mesi fa ed esausta, ma soprattutto svuotata mi sollevo, rimanendo sempre ancorata alla superficie liscia del gabinetto e sedendomi sul pavimento.
Torna poco dopo con un bicchiere colmo d'acqua in una mano e quella che sembra una capsula nell'altra.
"Tieni, so anche io cosa vuol dire avere mal di testa da sbronza. Prendi queste, ti sentirai subito meglio".
"Grazie".
Accetto volentieri il suo aiuto e mando giù la pastiglia insieme a quel poco d'acqua che mi serve per deglutirla.
"Dai, vieni. Ti do una mano a spogliarti".
"Amore non credo di averne le forze".
"Piccola, lo sai che ti amo, ma in questo momento non mi avvicinerei alle tue labbra nemmeno se mi pagassero".
Non credevo di essermi fidanzata con l'idol più simpatico del pianeta, pensavo fosse solo il più sexy.
Visto Clara quante cose si scoprono?!
"Simpatico" dico alzandomi da terra e superandolo reggendomi alle pareti.
Ora voglio solo spogliarmi, infilarmi sotto le lenzuola e dormire quattordici ore!
Finalmente mi libero dell'abito lungo che avevo scelto per la serata, appurandomi di non averlo rovinato durante il mio appuntamento segreto col gabinetto, mi infilo la prima maglietta che riesco ad individuare, chiaramente non mia, e mi sdraio, chiudendo subito gli occhi e cercando un po' di conforto.
Merda! Devo chiamare Hiseu!
"Jung Kook! Passami il telefono, devo chiamare Hiseu!".
"Tranquilla, è in buone mani" mi risponde iniziando a slacciarsi la camicia.
La mia mente per un attimo viene distratta dal fisico tonico dell'uomo che, con nonchalance, mi sta regalando lo spogliarello più eccitante di sempre, peccato che in questo preciso momento non sia in grado nemmeno di alzarmi dal letto.
Ritorno a concentrarmi sulla mia amica, cercando di decifrare le parole che ho appena sentito.
"In che senso?".
"Eri troppo sbronza per accorgertene, ma quando ce ne siamo andati la tua amica si stava tranquillamente strusciando contro la cintura di Kai".
Non credo alle mie orecchie! Ma non era quella che diceva che non voleva più saperne?! Appena la mia testa me lo permette la chiamo, voglio assolutamente sapere tutto!
"Hai capito?! Meglio così, domani provo a sentirla".
"Sì, anche perché se la chiami ora dubito che ti risponderebbe. Fidati, conosco Kai: non è uno che si ferma a una strusciata in pista".
Stai a vedere che tra quei due c'è ancora del tenero! Domani mi sente, ma ora è meglio se la finisco di pensare, è come se il mio cervello mi stesse implorando pietà.
Mi rannicchio di lato, aspetto che Jung Kook si sdrai di fianco a me e finalmente mi lascio abbandonare ad un sonno profondo, consapevole del fatto che la mia amica è grande e vaccinata, capace di cavarsela anche senza i miei consigli.
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Venere & Marte [J.JK]
Roman d'amourClara è una giovane universitaria italiana immersa totalmente nello studio, vorrebbe laurearsi e trasformare la sua passione per il montaggio video in un lavoro. Un giorno però prende una decisione difficile: lasciare un commento puramente tecnico s...