CAP 11:

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POV CLARA

Apro lentamente gli occhi.

Testa ti prego smettila di pulsare così, altrimenti giuro che mi alzo e inizio sbatterti contro il muro fin quando la finisci di torturarmi.

Mi sollevo quel tanto che basta per mettermi seduta, afferro la sveglia sul comodino, segna le cinque e trenta del mattino, forse è il caso che prenda qualcosa prima che il cranio mi esploda.

Appoggio i piedi a terra e lentamente cerco di alzarmi, sento ancora il corpo spossato e questo vuol dire che ho ancora la febbre, speriamo passi in fretta perché già non ne posso più.

Mi avvio in cucina, metto in bocca un sorso d'acqua e ingoio la pillola implorando possa farmi stare meglio.

E' il caso che vada in bagno, così cerco di capire che faccia ho.

Appena arrivo davanti allo specchio noto subito gli occhi gonfi e rossi, mi sorreggo al lavandino mentre tutta quello che è successo la sera prima mi riaffiora nella mente.

Quanto vorrei trasformare ogni singolo ricordo in uno gnocco! Anche loro riaffiorano, ma la differenza sostanziale è che loro sono belli e soprattutto buoni, invece tutto quello che sto ricordando è tremendo!
Sono stato una stronza egoista, lo so, ma non sapevo cosa fare, mi sono sentita con le spalle al muro e non potevo assolutamente dirgli la verità.

Jung Kook, sono follemente innamorata di te, sai com'è no?

Certo che so com'è cara Clara, peccato che io non provi nulla per te, come la mettiamo?

Sono una stupida, lo sto incolpando perché so benissimo che lui non prova nulla e non è giusto.

La verità è che non ce l'ho con lui, ma con me stessa, perché non sono stata in grado di proteggermi, di non legarmi a lui, di non innamorarmi.

Le alternative sono due: o gli dico addio e riprendo in mano la mia vita, o continuo ad essere sua amica e faccio finta che non ci sia altro.

La prima ammetto che è molto allettante, ma se anche immagino per un istante di non sentire più la sua voce mi sento morire.

Chiaro è che il mio istinto suicida è così di nome, ma non di fatto, non vorrebbe mai che io morissi, ragion per cui mi rassegno, vada per la seconda.

Torno in camera da letto visto che le mie gambe stanno seriamente iniziando a lanciarmi segnali di cedimento, afferro il cellulare e mi stendo sotto le coperte.

Da quando sento Jung Kook lo tengo acceso anche di notte, ma ieri ero talmente arrabbiata che l'ho spento.

Aspetto che si riattivi, cercando di formulare la frase migliore per scusarmi, devo decidermi a cambiarlo, ci mette un secolo ad accendersi, in più inizio a non avere più spazio nella memoria.

La mia povera galleria, ogni volta che si aggiunge una foto, sembra gridarmi svuotami!

Non ci penso neanche, le foto che mi manda sono l'unica cosa che mi lega fisicamente a lui.

Finalmente riesco ad entrare in KakaoTalk, probabilmente sarà ancora arrabbiato, spero solo che possa perdonarmi.

Mi paralizzo appena vedo che mi ha preceduta, sono terrorizzata, magari mi ha scritto che non vuole più vedermi, che sono una stronza, che mi odia.

Cosa faccio?

Non ho il coraggio di entrare nella chat.

Fa niente, devo sapere, istinto suicida vieni a me, clicco sul suo contatto ed entro.

Nessuna frase, nessuna immagine, ma un link di YouTube, appoggio l'indice tremante sull'anteprima e faccio partire il video, è una canzone.

Beh, hai bisogno della luce solo quando si sta spegnendo

Ti manca il sole solo quando inizia a nevicare

Ti rendi conto di amarla solo quando la lasci andare

Ti rendi conto di essere arrivato in alto solo quando ti senti giù

Odi la strada solo quando ti manca casa

Ti rendi conto di amarla solo quando la lasci andare

E la lasci andare

Fissi il fondo del tuo bicchiere

Sperando un giorno di far durare il tuo sogno

Ma i sogni arrivano lentamente e spariscono così in fretta

La riesci a vedere quando chiudi gli occhi

Forse un giorno capirai perché

Tutto ciò che tocchi muore sempre

Ma hai bisogno della luce solo quando si sta spegnendo

Ti manca il sole solo quando inizia a nevicare

Ti rendi conto di amarla solo quando la lasci andare

Ti rendi conto di essere arrivato in alto solo quando ti senti giù

Odi la strada solo quando ti manca casa

Ti rendi conto di amarla solo quando la lasci andare

Fissi il soffitto nell'oscurità

Hai sempre la solita sensazione di vuoto nel cuore

Perché l'amore giunge lentamente ma sparisce in fretta

La vedi quando ti addormenti

Ma non riesci mai a toccarla o tenerla stretta

Perché l'hai amata troppo e sei affondato troppo in profondità

Beh, hai bisogno della luce solo quando si sta spegnendo

Ti manca il sole solo quando inizia a nevicare

Ti rendi conto di amarla solo quando la lasci andare

Ti rendi conto di essere arrivato in alto solo quando ti senti giù

Odi la strada solo quando ti manca casa

Ti rendi conto di amarla solo quando la lasci andare

E la lasci andare

E la lasci andare

e...la lasci andare

Sento calde lacrime rigarmi il viso, ma questa volta non è un pianto di rabbia o di dolore, sto piangendo perché sono felice.

Tutta la frustrazione che provavo è scomparsa, lasciando il posto ad un senso di serenità infinita.

Comprendo che questa non è una dichiarazione d'amore e nemmeno la voglio, ma con questa canzone, con questo testo ha semplicemente cercato di farmi capire che ci tiene a me, come io tengo a lui.

Io e te siamo due pianeti dispersi nello spazio, ma sono sicura che prima o poi riuscirò a raggiungerti.

Con gli occhi ancora colmi di lacrime torno nella chat, è collegato e senza nemmeno avere il tempo di realizzare gli scrivo.

"Non lasciarmi andare Jung Kook, perché ho un disperato bisogno di te".

Mentre lo vedo visualizzare il mio messaggio sorrido, i singhiozzi si mescolano alle mie risate, ed eccola li, la sua risposta, semplice ma decisa.

"Te lo prometto Clara, un giorno ci incontreremo. Preparati".

"A cosa?".

"Preparati perchè una volta che ti avrò incontrata non ti lascerò più andare".

Venere & Marte [J.JK]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora