CAP 55:

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POV KAI

E' da due ore che guido ininterrottamente senza sosta diretto al mio paese natale.

Sono anni che non metto piede a Suncheon, il luogo in cui sono nato e cresciuto, il posto dove ho conosciuto lei.

Una sensazione strana invade il mio corpo mentre realizzo che sto tornando li dopo così tanto tempo, rivedrò le vie in cui passeggiavo, la scuola che frequentavo, la casa in cui sono cresciuto.

Non sono tante le ore che separano Seoul dalla mia città, eppure non ho mai trovato il tempo per prendermi una pausa per tornare dai miei genitori, dalle mie sorelle.

Forse questo è un segno, forse il destino mi sta facendo capire che la mia vita sta cambiando, che ora ho bisogno di altro, non più solo della celebrità, ma anche dell'amore dei miei cari, del calore di una donna.

Pensando a tutto ciò la mia mente non può fare altro che immaginare il suo bel viso, sì perché se la fuori c'è una donna che è nata per stare al mio fianco, quella è proprio Hiseu.

Lei è sempre stata qui con me, solo che prima ero talmente accecato dalla fama e dal successo che l'avevo nascosta, accantonata in un angolo del mio cuore, in attesa che qualcosa la facesse riemergere.

Così è stato, proprio la sera della festa, quando i miei occhi hanno incrociato i suoi ho capito che finalmente era tornata e che io ero pronto ad accoglierla, mettendola in cima alla lista delle mie priorità.

Non esiste che si sposi con quel ragazzo! So benissimo chi è e so anche che non è l'uomo giusto per lei. Nessuno lo è, perché l'unico che può permettersi di stare con lei e aspettarla all'altare quello sono solo e soltanto io.

Devo raggiungerla al più presto, sì, ma dove? A casa dei suoi?

Solo ora mi rendo conto che non posso presentarmi alla porta dei suoi genitori, non dopo quello che ho fatto alla loro bambina.

Come faccio?

Pensa Jong-in, pensa. Chi è in contatto con loro e può dirti esattamente dove si trovi Hiseu?

Ma certo! Il marito di mia sorella lavora con suo padre!

Afferro il telefono, lo collego al bluetooth della macchina e digito il suo numero.

"Jong-in! Che bello sentirti! Come sta il mio amato fratellino?".

"Ciao Jung-ah, tutto bene! Scusa ma ora non posso parlare. Devo chiederti un favore".

"Dimmi pure".

"Ho bisogno di sapere esattamente dove si trova Hiseu. Lui lo sa vero?".

"Jong-in".

Fa una pausa.

"Non so se è il caso. Da quando l'hai lasciata non ha più voluto saperne. Si sta per sposare

Jong-in".

"Lo so. E' proprio per questo che ho bisogno di vederla. Ti prego Jung-ah. Devo sapere se ho ancora una speranza".

Un'altra pausa, ma questa volta più lunga.

"Stasera sarà a cena al Kyochon, il ristorante in centro. Io non ti ho detto nulla".

"Grazie Jung-ah. Lo sai che sei la mia sorella preferita vero?".

"Si, come no. Vedi di non fare cavolate".

"Certo! Ci sentiamo".

"Ciao Jong-in".

Sapevo che potevo contare su di lei. Suo marito vede il padre di Hiseu tutti i giorni in azienda e sicuramente gli avrà raccontato per filo e per segno di quello che sta per fare sua figlia.


Dopo più di un'ora arrivo esausto nella mia città, non la ricordavo così caotica.

Ho impostato l'indirizzo del ristorante sul navigatore e dopo venti minuti di ricerche riesco a finalmente a trovare un parcheggio libero, chiudo l'auto e mi avvio verso il posto che mia sorella mi ha indicato.

Guardo l'orologio, segna le 21:10. Ormai avranno finito di cenare e staranno per uscire, accelero il passo imboccando la via del locale.

Merda!

Cos'è tutta questa gente? Cazzo ma proprio oggi dovevo beccarmi la festa di paese?!

Sistemo meglio il berretto sulla mia testa e mi faccio spazio tra la folla cercando di raggiungere la meta, quando all'improvviso sento qualcuno che afferra il mio braccio.

"Kai! Kai degli Exo!".

No vi prego! Non ora! Ho bisogno di raggiungerla, non posso fermarmi a fare foto e firmare autografi, non adesso.

"Scusa ma non posso" rispondo cercando di essere il più gentile possibile.

Mi allontano mimetizzandomi tra le persone intorno a me, arrivo al ristorante che mi è stato indicato e guardo oltre i vetri per vedere se riesco ad individuarla, ma nulla, deve essere già uscita.

Mi volto per proseguire e i miei occhi riescono finalmente a vederla, è nella piazza davanti a me che cammina a braccetto con lui.

Come se il mio pensiero avesse attirato la sua attenzione mi guarda e si blocca, poi all'improvviso si volta per scappare lontano.

"Hiseu!" grido, prima che la folla mi blocchi la visuale facendomela perdere, di nuovo.

Venere & Marte [J.JK]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora