Capitolo 6

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Era mattina e ovviamente non andai a scuola.

Aspettavo Jules, mi aveva chiamato poco prima e mi disse che stava finendo di mettere le valige dentro la macchina e sarebbe arrivata una volta finito.

Sentì suonare il campanello e andai subito ad aprire la porta.

<<ciao coinquilina!>> disse avvicinandosi per abbracciarmi.

Ricambiai l'abbraccio e la salutai.

Le mostrai la casa e la sua nuova stanza da letto. Era la stanza degli ospiti, ma era molto spaziosa come la mia.

<<ecco.. questa è la tua camera, sistemala come vuoi, non farti problemi. Questa è anche casa tua ora>> dissi sorridendo.

<<grazie di tutto Elle... nessuno è mai stato così gentile con me>> disse sorridendo.

Notai che stava iniziando a commuoversi, così la abbracciai.
La conoscevo solo da un giorno e le volevo già bene. Sapevo che saremmo diventate grandi amiche.

<<dai su! Sistema le tue cose! Io vado a cucinare qualcosa da mangiare!>> dissi mettendo una sua valigia dentro la sua nuova camera.

<<Ah Jules... sta sera io devo andare a lavoro... vuoi venire con me a vedere com'è? Così se ti piace ti presento al mio capo>> chiesi.

<<Si certo! Non smetterò mai di ringraziarti Elle>> disse per poi sorridere.

Andai in cucina e mi arrivò un messaggio.

"bambolina perché non sei venuta a scuola?"

Era Dylan, l'avevo capito subito leggendo "bambolina", solo lui mi chiamava così, ma come aveva fatto ad avere il mio numero?

Decisi di ignorarlo.

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Come al mio solito mi infilai una tuta e presi il mio borsone, poi aspettai Jules.

Indossava un tubino color oro che le donava molto con la sua carnagione e il suo colore dei capelli.

<<porca troia! Sei fighissima coinquilina!>> dissi ridendo.

<<aw grazie!>> mi disse ridendo pure lei.

Andammo verso la macchina e partimmo.

<<Jules, tu non vai a scuola?>> chiesi curiosa.

<<No Elle... mi sono ritirata per badare a mia nonna>> mi disse in tono triste.

<<ah capisco... ma ti andrebbe di tornare un giorno?>> chiesi curiosa.

<<sinceramente no! Non mi manca tanto la scuola>> mi disse per poi scoppiare a ridere.

Andammo verso la macchina e una volta accesa la radio cantammo a squarciagola.

Arrivate al locale la portai con me in camerino e nel frattempo mi cambiai.

Questa sera mi sarei messa un reggiseno quasi trasparente rosso, e un tanga dello stesso colore.

Uscì dal camerino e vidi Jules guardarmi, <<wow sei stupenda>> disse a bocca aperta.

<<non esageriamo!>>

Io andai sul palco a ballare, invece Jules rimase seduta in un tavolino a guardare, rimase per tutta la serata a bocca aperta.

<<Wow! Sei stata fantastica Elle!>> disse avvicinandosi a me durante una mia piccola pausa.

<<Ti piacerebbe come lavoro?>>

<<Si... cioè non so... ho visto quanto pagano ed è perfetto! Però non so muovermi in quel modo...>> disse imbarazzata.

<<andiamo a parlare con il mio capo allora! Tanto per ballare ci metti poco a imparare ne sono sicura... poi se ho imparato io puoi farcela anche tu fidati. Ah e poi alle nuove arrivate insegnano a ballare la sera, quindi non farti problemi! Sono sicura che ti prenderà subito! È super simpatico il mio capo>> dissi trascinandola per un braccio nello studio del mio capo

<<capo! volevo presentarle la mia amica, Jules!>> dissi entusiasta.

Il mio capo la guardò, la prese da una mano e le fece fare una giravolta <<ok. Sei assunta>> disse per poi sorridere a Jules.

<<oddio davvero?>> chiese Jules entusiasta

<<si davvero! Se mi dai la tua email ti mando gli orari per fare le prove. Tanto ci sono anche altre ragazze, Elle ormai è una professionista quindi non viene più già da tempo!>>

Ero davvero felice, avevo un'amica, viveva con me e adesso lavoravamo anche insieme!

Dall'odio all'amore || Dylan O'brien Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora