Capitolo 21

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Ormai erano passati già due mesi dal mio incidente.

Con Dylan andava tutto alla grande.
Stava sempre con me e mi aveva aiutata molto.

Avevo chiesto anche un permesso per il lavoro, mi ero presa 2 mesi di malattia..così potevo stare in tranquillità almeno per quel che potevo.

Per la scuola andai quasi regolarmente.
Jules continuava a vivere con me, andavamo molto d'accorto, era la mia migliore amica e le volevo troppo bene.
Con Isaac le cose si erano fatte serie e avevano una relazione, infatti spesso lui stava a casa nostra, oppure lei andava da lui.

Io stavo alla grande ormai, mi ero ripresa quasi del tutto.

Andai anche da mia madre, le raccontai dell'incidente. Ma ormai era del tutto assente... ogni giorno peggiorava sempre di più. Mi rendeva davvero triste.

Ma ormai mi ci stavo abituando.

Oggi come una delle tante volte ero a casa di Dylan, avevo anche conosciuto suo fratello Chuck.
Era davvero simpatico e molto bravo come bambino.

Ero stesa sul letto affianco a Dylan, mi misi in pancia in giù e lo guardai

<<Che c'è ?>> mi chiese confuso.

<<facciamo qualcosa?>> dissi con un sorriso stampato sulle labbra.

Mi guardò e con una smorfia mi fece solo un verso "mmh"

<<Giochiamo a nascondino?>> dissi scherzando.

<<accetto>> disse guardandomi divertito.

<<dai scherzavo!>> dissi ridendo.

<<io no. Nasconditi. Se ti trovo entro 5 minuti mi dovrai chiamare daddy. Almeno per un giorno. O una scopata>> disse facendomi l'occhiolino.

Lo colpì sul braccio, ma accettai.

<<Uno... due... tre...quatt...>>

iniziò a contare Dylan, quindi corsi a nascondermi.

Decisi di andare al piano di sotto e mi nascosi in un angolo vicino alla lavatrice. Non mi avrebbe mai trovata qua.

Come non detto..

Sentì dei passi venire verso la stanza dove mi trovavo.

Cazzo.

<<trovata>> mi disse soddisfatto.

<<non è giusto però!>> dissi facendo il broncio.

Mi porse una mano e mi aiuto a sollevarmi, mi diede un bacio.

Ma divenne più di un semplice bacio.

Iniziammo a baciarci con foga, mi prese dal sedere e mi fece sedere nella lavatrice che era in funzione.

Sentivo la lavatrice muoversi sotto di me e devo dire che aiutava molto per la situazione.

Mi alzò il vestito che avevo indosso e mi sfilò le mutande.

<<come mi devi chiamare bambolina?>> mi disse Dylan guardandomi dritto negli occhi mordendosi il labbro.

<<Daddy>>  sussurrai.

Infilò un dito dentro di me, <<non ho capito bambolina... ripeti...>> disse baciandomi il collo.

<<D-daddy>> dissi ansimando.

Lui infilò un altro dito muovendosi sempre più veloce, ansimavo sempre di più.

<<si daddy ti prego continua>>

Sentì il rigonfiamento nella gamba del membro di Dylan che mi fece bagnare ancora più.

<<vieni da me bambolina, su>> disse Dylan muovendo sempre più veloce le sue dita.

<<si daddy... sto venendo>> dissi per poi avere un orgasmo e squirtai dappertutto.

Dylan mi guardò e mi baciò sulle labbra.

Dopo ti che si tolse i pantaloni e fece entrare il membro dentro di me.

Era così grosso.

Con una mano mi prese dal collo e con l'altra i capelli.

Spingeva e spingeva, <<sto per venire piccola>> disse ansimando sempre di più.

<<si vieni da me daddy>> dissi ansimando.

Mi prese dal sedere e mi sollevò per mettermi contro la porta, andavo su e giù con l'aiuto delle sua mani sul sedere, finché lui non venne.

Rimanemmo in quella posizione abbracciati per qualche momento, finché Dylan non mi diede uno schiaffetto nel culo.

<<Dylan! Dai>> dissi per poi ridere.

Rise anche lui. Scendemmo da quella posizione e ci sistemammo i vestiti.

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Era l'ora di cena, ordinammo tre pizze.
Una per me, una per Dylan e una per Chuck.

<<piccola vado a cambiarmi>> mi disse Dylan andando al piano di sopra.

<<ok! Preparo la tavola con Chuck!>> dissi mandandogli un bacio volante.

Che lui prese e si mise in tasca.

Stavamo finendo di apparecchiare la tavola, quando Chuck mi fece una domanda alquanto insolita.

<<Elle che cosa significa daddy?>> mi chiese come se niente fosse.

Per un momento andai nel panico. Ci aveva sentito? Che figura di merda cazzo!

<<beh Chuck... significa papi>> dissi tutto ad un fiato.

Ma arrivò Dylan.

<<ti serve qualcosa bambolina?>> disse venendo verso di me per poi baciarmi sulla guancia.

Notai lo sguardo di Chuck confuso, che imbarazzo!

<<oh cazzo>> disse Chuck con la bocca spalancata.

Diventai rossa dalla vergogna.

<<Chuck le parole porca puttana!>> disse Dylan con rimprovero, <<Beh.. togli la parte finale!>> disse scuotendo la testa.

Finalmente arrivò il fattorino con la pizza.

<<vado io!>> dissi correndo verso la porta.

Iniziammo a mangiare la pizza.

<<Che buona! È ancora calda>> dissi assaggiando la prima fetta.

<<spero che non sia l'unica ad essere ancora calda>> rispose Dylan per poi fare finta di niente.

Lo guardai con gli occhi spalancati dandogli una gomitata.

<<Che vuol dire??>> chiese churk curioso.

<<Niente... continua a mangiare..>> dissi rossa dall'imbarazzo, <<è buona vero?>> chiesi cercando di cambiare argomento.

<<buonissima..>> rispose con un sorriso, <<Ma..quindi daddy vuol dire papi? Per quello stavi chiamando mio fratello così prima?>> chiese confuso.

Guardai Dylan e per poco non si strozzò con la pizza.

Abbassai lo sguardo e continuai a mangiare la pizza, <<beh cambiamo argomento! Che hai fatto oggi a scuola?>> dissi guardando Chuck.

Alla fine si scordò quella domanda e mi raccontò della scuola.

E menomale.

Dall'odio all'amore || Dylan O'brien Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora