Un altro giorno di scuola, che stress.
Avevo incontrato anche Madison per il corridoio e questo mi rovinò ancora di più la giornata.
Mi ignorò come sempre, ma era meglio così! Non l'avrei potuta sopportare oggi.L'unica cosa bella era Dylan accanto che camminava mano nella mano con me nel corridoio.
Lo guardavo e come sempre era bellissimo.
Ma come è possibile che ha il naso così perfetto?<<perché mi fissi?>> mi chiese Dylan per poi mettersi a ridere.
<<hai un nasino perfetto>> dissi per toccargli la punta del naso e baciarlo.
<<ti faccio vedere io cos'è perfetto bambolina>> disse Dylan trascinandomi nel bagno della scuola.
<<Dylan!>> dissi ridendo, <<che vuoi fare?>>
<<ora lo vedrai>> disse aprendo la porta del bagno.
Mi fece entrare in uno dei bagni e chiuse a chiave, per fortuna non c'era nessuno.
Mi prese dai fianchi e mi spinse contro la porta baciandomi con foga.
Con una mano mi toccava su un fianco e con l'altra sulla guancia, era così perfetto.
Dylan si staccò un centimetro da me, <<Sei in punizione> disse.
A quelle parole mi morsi il labbro e mi sbottonai la camicia che portavo.
<<Rispondimi bambolina>> disse alzando la voce per darmi una sculacciata.
<<Ok sono in punizione>> dissi mordendomi il labbro.
<<In ginocchio, ora>> mi ordinò alzando la voce.
Esegui l'ordine e mi inchinai.
Sputai la sua erezione e poi lo presi in bocca, e iniziai a fare avanti e indietro.
<<Sei così profonda>> disse Dylan ansimando per poi prendermi dai capelli e tirarmeli facendo andare avanti e indietro più velocemente.
Incominciai a succhiarlo sempre di più, quando alzai lo sguardo e notai che stava per venire.
<<vieni qua>> disse Dylan alzandomi e mettermi un dito sotto il mento per baciarlo.
Mi prese in braccio e mi fece incrociare le gambe intorno a lui.
Mi spinse contro la porta del bagno e mise la sua erezione dentro di me, continuando a baciarmi sulla labbra e sul collo.
Mi palpava il sedere sempre più forte continuando a spingere velocemente.
<<ti piace saltare sul mio cazzo bambolina?>> chiese leccandosi le labbra.
<<si daddy>> dissi ansimando, <<sto per venir... da...ddy>> dissi guardando la faccia di Dylan.
Continuai a salterellare sulla sua erezione finché non venne, dopo poco di lui venni anche io.
Uscimmo dal bagno pronti per andare in classe ma appena aprimmo la porta trovammo un ragazzo davanti a noi.
<<Era ora cazzo! È da due minuti che busso!>> disse nervoso.
Io e Dylan ci guardammo con gli occhi spalancati e uscimmo di corsa.
Entrambi, presi dalla foga del momento non avevamo sentito niente..<<Emh.. scusa eh!>> Disse Dylan tornando indietro, <<c'erano quattro bagni liberi.. perché non sei andato in uno di quelli?>> chiese curioso.
<<Dylan andiamo...>> dissi morendo di vergogna.
Volevo solamente andarmene, mi vergognavo troppo perché quel ragazzo aveva sentito tutto o meglio, una parte di quello che avevamo fatto.
<<Perché questo è il MIO bagno!>> rispose.
Dylan mi guardò stranito trattenendosi dal ridere, poi rivolgendosi a me mi fece cenno come per dire che quel ragazzo non era normale.
Il ragazzo entrò in bagno e ci incamminammo verso il corridoio.
Però Dylan si fermò di nuovo.
<<Che c'è!?>> chiesi confusa.
<<Un attimo..>> disse tornando indietro ancora una volta.
<<Dylan.. Che devi dirgli ancora!?>>
Tornò verso il bagno e iniziò a bussare.
<<Occupato!!>> rispose il ragazzo di prima.
<<Come ti chiami?>> chiese Dylan come se niente fosse.
<<Emh... Daniel..>> rispose il ragazzo confuso.
<<Ok bene, Daniel.. ti piace respirare?>>
In tutto questo io ero sempre confusa, ma che stava facendo!?
<<Mi lasci cagare in pace!?>> urlò il ragazzo che ormai aveva perso la pazienza.
<<Beh immagino che ti piaccia>> Disse Dylan riferendosi alla frase di prima, <<se dici qualcosa a qualcuno di quello che hai sentito.. anzi quello CHE CREDI di aver sentito prima, smetterai di respirare>>
Il ragazzo dopo aver scaricato l'acqua uscì dal bagno, <<non ho visto ne sentito niente... lo giuro!>> disse intimidito.
<<Come pensavo!>> disse Dylan per poi dargli una pacca sulla spalla, <<comunque ti conviene aprire la finestra prima di uscire da qua>> disse disgustato.
<<ma che cosa ti è preso!?>> chiesi cercando di trattenermi dalle risate.
<<Se l'avesse detto a qualcuno sarebbe successo un casino, meglio evitare>> disse soddisfatto.
Poi entrambi entrammo in classe cercando di non ridere nel bel mezzo della lezione per quello che era successo.
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Dall'odio all'amore || Dylan O'brien
RomanceElle Davis, una ragazza che ha problemi in famiglia, la madre soffre di depressione e il padre è morto in una sparatoria. Elle lavora in un locale dove fa la stripper per pagare la clinica dove si trova la madre e la propria casa. A scuola viene bul...