Capitolo 40

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Dopo aver preso il caffè e mangiato dei pancake enormi con la nutella, salutai Jules, poi presi lo zaino e andai a scuola con la mia amata Jeep.
Fortunatamente oggi non avevo la nausea.

Io e Dylan ci saremmo incontrati a scuola, perché era dovuto tornare a casa per Chuck.

La scorsa notte gli avevamo dato la grande notizia e sembrava davvero felice.
Ho conosciuto anche i genitori di Dylan, erano molto gentili e a grande mia sorpresa erano rimasti molto felici della mia gravidanza. La signora Lisa mi aveva raccontato che anche lei aveva avuto Dylan alla mia età e il signor Patrick ci ha fatto gli auguri, anche lui entusiasta dicendo che non vedeva l'ora di diventare nonno.

Si erano anche scusati per non essersi presentati prima perché a causa del loro lavoro erano sempre impegnati, ma da quello che avevo capito stavano cercando di non partire più così tanto e il motivo era che si stavano perdendo la crescita di Chuck, e ovviamente anche Dylan aveva bisogno di avere i suoi genitori accanto.

Una volta entrata a scuola mi incamminai verso il mio armadietto e vidi che in quasi tutti gli armadietti c'erano appesi dei volantini.
Ne guardai uno e lessi "il ballo della scuola"Mi ero quasi dimenticata! Io in realtà non ero mai andata, perché non avevo mai un accompagnatore ma magari questa volta sarei andata con Dylan. Sempre se ci sarebbe voluto andare...

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Ero nel divano a guardare la tv, quando finalmente sentì delle chiavi muoversi nella serratura, mi alzai e guardai la porta, <<finalm...>> dissi per poi fermarmi.

Speravo fosse Dylan, invece erano Jules e Isaac.

<<Ehi Elle... aspettavi qualcun altro?>> mi chiese Jules vedendomi delusa.

<<No...>> dissi mentendo per poi sorridere.

Dopo di che salutai anche Isaac.

<<indovina!>> disse Jules guardando entusiasta Isaac.

Feci uno sguardo confuso, cercando di capire di cosa si trattasse.

<<mi ha invitata al ballo di fine anno!>> disse andando vicino ad Isaac, dandogli un bacio sulla guancia.

<<che bello! Sono felicissima, ma non ci sono problemi se non vai a scuola?>> chiesi risedendomi nel divano.

<<no assolutamente! Ho chiesto agli organizzatori e mi hanno detto che non ci sono problemi>> rispose Isaac andando verso la cucina per poi prendere una bottiglia di latte e berla.

Lo guardai abbastanza male, cavolo esistono i bicchieri, o no?

<<Che c'è?>> disse togliendo la bottiglia dalla bocca e gocciolando di latte sia in terra che sulla sua maglietta.

<<nulla!>> dissi per poi ridere.

<<tu non vai al ballo con Dylan?>> mi chiese Jules sedendosi accanto a me.

<<non me l'ha ancora chiesto... comunque a momenti dovrebbe arrivare, mi deve accompagnare dal ginecologo, devo far un ecografia per vedere se va tutto bene>> dissi accarezzandomi la pancia e sorridere.

Finalmente sentì bussare alla porta e a quel punto sapevo che era lui.

<<ciao piccola>> mi salutò Dylan dandomi un piccolo bacio sulle labbra.

<<ciao>>

<<tutto ok?>> mi chiese preoccupato.

<<si! Devo prendere la giacca e andiamo ok?>>

Dopo aver salutato Jules e Isaac andammo verso la macchina.

<<stai bene?>> chiese Dylan girandosi verso di me mettendomi una mano sulla coscia.

<<si tutto bene!>> dissi tutto ad un fiato.

Non mi aveva chiesto di andare al ballo... e decisi che se non me ne avrebbe parlato almeno a fine serata glielo avrei chiesto io.

Dopo 10 minuti finalmente arrivammo dal ginecologo.

<<signorina Elle, mi segua>> mi disse il dottore.

C'erano un sacco di bambini e madri incinte, mi spaventarono. La maggior parte di loro sembravano esaurite, continuavano ad urlare ai bambini e sembravano davvero stressate.

Non volevo assolutamente diventare così.

Presi la mano di Dylan e segui il dottore.

<<ma ti deve mettere le mani là sotto questo?>> mi sussurrò Dylan all'orecchio.

Sembrava geloso.

<<amore... avrà 60 anni...>> dissi per poi ridere.

<<se ti fa male lo uccido>> disse per poi prendermi dai fianchi e avvicinarmi più a lui.

<<si sdrai qua>> mi disse il dottore sorridendomi.

Il dottore accese un monitor e collegò dei fili.

<<sarà un po' freddo, ok Elle?>>

<<ok>> risposi un po' agitata.

Dopo di che prese il gel e me lo spalmò nella pancia, mi venne un brivido a quel tocco, era davvero freddo.

Dopo di che mi posizionò in pancia una cosa strana. (Non sapevo come si chiamava)

<<ok quello che vedete è vostro figlio, ovviamente non si vede molto bene perché è ancora troppo piccolo>> disse indicandomi il monitor.

Sorrisi.

Mi girai verso Dylan e notai che aveva le lacrime agli occhi. Si era emozionato.

Gli strinsi di più la mano, poi avvicinai la sua mano vicino al mio viso per baciargliela.

Mi aveva tenuto la mano tutto il tempo.

Dall'odio all'amore || Dylan O'brien Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora