Lunedì mattina mi svegliai per andare a scuola, lasciai un biglietto a Jules per avvisarla e scrissi anche che se aveva bisogno di me di mandarmi un messaggio o di chiamarmi.
Arrivata a scuola mi incamminai verso la mia classe, ero già in ritardo.
Chiesi al professore se potevo andare in bagno e dopo che mi diede il permesso uscì dalla classe.
Era solo la prima ora e già non ne potevo più di sentire la lezione del professore.Presi il cellulare in mano e di fare una passeggiata in corridoio dato che non c'era nessuno.
Mi scontrai contro un ragazzo, <<oh scusa>> dissi per poi alzare lo sguardo.
<<la prossima volta guarda dove vai bambolina>> mi disse con un tono strafottente.
Dylan.
Lo guardai, ma poi abbassai subito lo sguardo e lo ignorai, <<che c'è non rispondi?>> disse per poi prendermi dal mento e alzarmi lo sguardo, rimasi lì a fissarlo ma poi uscì da quello stato di trans e mi allontanai.
<<devo andare>> dissi girandomi, ma non feci in tempo che mi senti prendere dal polso.
<<È perché ti ho baciata? È questo il problema?>>
<<ascoltami bene O'brien, smettila di trattarmi come una di quelle ragazzine che sono ossessionate da te, perché non lo sono affatto, non so per chi tu mi abbia preso. Ah, e comunque... vaffanculo>> dissi per poi andarmene di nuovo in classe.
Avrei preferito annoiarmi in classe piuttosto che stare un secondo di più con Dylan.
Dylan iniziò a ridere, <<lo sei, cazzo!>> disse con un tono di voce alto.
Feci finta di niente e rientrai in classe.
Non ero ossessionata da lui, forse avevo una cotta e basta, ma sapevo che prima o poi mi sarebbe passata. Non avrei mai potuto innamorarmi di un ragazzo del genere. Non dopo tutto quello che mi aveva fatto passare quest'anno.
Skip
Ero a casa nel divano, Jules era andata al locale per provare dei balletti, quindi decisi di guardarmi un film.
A metà del film mi arrivò un messaggio da Jules.
<<Elle oggi torno tardi, ok?😕>>
<<ok Jules, divertiti!😉>>
Dopo aver finito il film andai in un locale, questa volta decisi di andare in un locale più lontano da casa.
Arrivata lì notai una marea di gente e io non conoscevo nessuno...
Iniziai a pentirmi di essere andata lì, ma decisi di rimanere lo stesso perché non mi andava di tornare a casa ad annoiarmi ancora.
Chiesi un drink al barista, volevo bere e dimenticare tutto quanto per un po'.
Volevo dimenticare soprattutto Dylan, almeno per una sera, e al nostro bacio della festa di sabato.
Beh che ve lo dico a fare? Dopo sei drink mi buttai tra la folla e iniziai a ballare come una matta.
Forse ero troppo ubriaca.
POV'S DYLAN
Ero seduto sulla poltrona di casa, sopra di me c'era seduta Madison.
Vicino a noi, nel divano, c'erano tutti i miei amici e stavamo guardando una partita dei mets.Ma continuavo a pensare a Elle, non riuscivo nemmeno a concertarmi su quella partita.
Non sapevo perché l'avevo baciata.
Quella volta a scuola ho assaporato le sue labbra per la prima volta e sono andato fuori di testa.Provai a non pensarci più e più volte, ma fallì.
Poi sabato... quel bacio.
C'era qualcosa di più fra di noi. Non solo odio, lo sentivo, lo percepivo.Quella volta fuori dal locale, quando incrociai il suo sguardo, la vedevo triste. Spaventata.
Volevo sapere di più di quella ragazzina.
Sono il tipico ragazzo che le persone definiscono stronzo, quello che scopa e basta le ragazze, non uno che si prende una cotta.
Non era da me.
Ma lei era diversa e io mi stavo incasinando la testa.Poco dopo la partita finì e andarono tutti via da casa mia. Rimasi solo, nel divano a pensare.
Mi squillò il cellulare.
E adesso chi cazzo è?<<pronto?>>
<<sono Elle, ho bisogno che tu venga a prendermi>> disse singhiozzando.
<<ma che cazzo! Sei ubriaca?>> dissi per alzarmi in piedi e urlare.
<<dai per favore! Non sapevo chi chiamare. Ho solo bisogno di un passaggio! Ok?>>
<<non ci posso credere! Dove cazzo sei?>> risposi furioso.
<<sono sopra ad un piccolo ponte>>
<<in che senso scusa?>> chiesi confuso.
<<dai su vieni a prendermi>>
Dopo vari tentativi riuscì a spiegarmi bene dove si trovava di preciso, quindi presi la macchina e corsi subito da lei.
Arrivai nel ponte che mi aveva descritto, ma era deserto.
Non ci potevo credere.
C'era solo una persona, Elle. Camminava sopra il ponte.
Scesi subito dalla macchina e andai verso di lei.
<<Elle! Cazzo!>> dissi urlando.
<<oh>> disse Elle a urla per perdere l'equilibrio.
Non so come, ma feci in tempo a prenderla dal polso e tirarla su.
<<sei pazza?>> chiesi furioso.
Lei si limitò a guardarmi, quasi quasi non si reggeva più in piedi.
Ero seduto a terra con lei sopra le mie gambe, aveva la testa appoggiata alla mia spalla. Era così carina.
<<Ultimamente ho perso il sonno, sognando le cose che potremmo essere. Anche se mi tratti di merda, so che ti piaccio, ho visto come mi guardi>> disse tutto d'un fiato.
<<Elle stai parlando a vanvera! Andiamo via dai>> dissi per cercare di alzarmi ma non ci riuscì.
<<E sai una cosa? Piaci anche a me, anche dopo tutto quello che mi hai fatto passare.>> disse per poi guardarmi negli occhi.
<<ok andiamo>> dissi per poi prenderla in braccio, la infilai dentro la macchina e la portai a casa sua.
Aveva dormito per tutto il viaggio in macchina.
Arrivati a casa, cercai le chiavi nella tasca di Elle.
Aprì la porta, c'era silenzio. Molto silenzio.
<<c'è nessuno?>>
Non ricevetti risposta.
Andai al piano di sopra e per mia fortuna trovai al primo colpo la sua camera.
Si notava solo dando uno sguardo che fosse la sua. La descriveva.
La misi sopra il letto e le tolsi i vestiti, facendola rimanere in intimo.
Cazzo quanto era bella.
Presi le chiavi della macchina pronto per andare via, ma Elle mi fermò.
<<resta qua, ti prego>> mi disse per farmi spazio nel suo letto.
Non so perché, ma non ci pensai due volte. Mi sdraiai accanto a lei e pensai alle parole che mi aveva detto.
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Dall'odio all'amore || Dylan O'brien
RomanceElle Davis, una ragazza che ha problemi in famiglia, la madre soffre di depressione e il padre è morto in una sparatoria. Elle lavora in un locale dove fa la stripper per pagare la clinica dove si trova la madre e la propria casa. A scuola viene bul...